mercoledì 21 novembre 2012

Ho provato il Redditest...

Ieri sera ho scaricato dal sito dell’Agenzia delle Entrate il Redditest (che se non hai Java non riesci a scaricare, tanto per cominciare).
Dopo cena mi sono divertito con mia moglie a compilarlo… dopo i primi 5 minuti ci eravamo già impantanati! Ci sono una infinità di domande e anche molto particolareggiate.
Ma con un po’ di pazienza e molto pathos siamo arrivati in fondo e sono risultato coerente. Con nostra grande soddisfazione (ero un po’ preoccupato!).
Comunque per chi volesse cimentarsi nell’avventura dovrà già essere in possesso di alcuni dati di spesa della famiglia e tutti riferiti all’anno 2011! Quindi se non si è fatto una specie di bilancino di fine anno a suo tempo con il totale delle spese per il gas, il telefono, la luce, la pay tv, ecc., ecc. sarà molto, molto difficile poterlo compilare. A esempio chiedono investimenti e disinvestimenti fatti dal 2009 ad oggi… ma chi può ricordarlo se non possiede un minimo di prospetto riassuntivo?
Oppure chiedono le spese effettuate per palestra, beauty farm, estetista, ecc.; se si sono comprati diamanti o quadri o preziosi; se si possiede uno o più cavalli; ecc. Ma non chiedono se si possiede un cane o un gatto. Uno potrebbe possedere un enorme Alano e spendere per lui più di un cavallo visto quello che costa alimentarlo e accudirlo, ma non viene richiesto. Mah!
Tanti auguri…..
http://jws.agenziaentrate.it/jws/redditest/redditest/redditest.jnlp

martedì 13 novembre 2012

Arriva il software di autodiagnosi fiscale!

Redditest: serve a verificare la coerenza tra il nostro tenore di vita e la nostra dichiarazione dei redditi prima che ci pensi direttamente il fisco.

Siamo alla prova generale del nuovo redditometro. Il 20 novembre l'Agenzia delle Entrate presenterà il Redditest, il software che ci darà la possibilità di testare i nostri redditi dichiarati e capire se passeranno l'esame del redditometro o se ci porteranno dritti tra le braccia del dell'accertamento fiscale.

Il Redditest è in sostanza uno strumento di compliance proposto dall’Amministrazione finanziaria per una autodiagnosi della propria "coerenza" fiscale. Il software, che sarà disponibile online, serve cioè a verificare preventivamente se il reddito dichiarato è coerente con il tenore di vita presunto in base agli 80 indicatori di reddito distribuiti in 7 categorie:
• abitazioni,
• mezzi di trasporto,
• assicurazioni e contributi previdenziali,
• istruzione,
• attività sportive e ricreative,
• investimenti immobiliari e mobiliari,
• altre spese significative.

Luce verde o rossa per i nostri redditi
Potremo effettuare questa verifica in privato direttamente dal nostro computer. Se al termine dell'inserimento dei dati richiesti si accende una luce verde significa che il risultato risulta coerente con la nostra dichiarazione dei redditi e non ci saranno ulteriori verifiche. Una luce rossa segnala invece un tenore di vita incoerente con quanto sostiene la dichiarazione: un invito a rivederla per evitare ulteriori conseguenze. Infatti, se lo scostamento tra la situazione reddituale dichiarata e quella presunta col redditometro supera il 20% scattano i controlli automatici.

Per dimostrare che si tratta solo di uno strumento di utilità e non di indagine, l'Agenzia delle Entrate assicura che i dati inseriti nel Redditest non saranno in alcun modo registrati sul web. Come sostiene Attilio Befera, direttore dell'Agenzia, si tratta di uno strumento che servirà esclusivamente ad "aumentare la compliance e agire con la prevenzione contro l'evasione e l'elusione fiscale".

 

lunedì 29 ottobre 2012

Attenzione alle elezioni siciliane!

Il 47% di affluenza alle urne vuole dire che la maggioranza dei cittadini della Sicilia con diritto di voto non è andata a votare. Questo significa che chiunque vincerà in questa tornata elettorale non potrà dirsi espressione della maggioranza dei cittadini siciliani. Questo dimostra che non siamo in un Paese democratico, perchè in democrazia vince la maggioranza non la minoranza. La grave colpa degli attuali partiti e dei politici legati a questi partiti è quella di non essere in grado di motivare la maggioranza della popolazione ad esprimere il loro parere. A mio avviso, se questo risultato dovesse ripeteresi anche l'anno prossimo nelle elezioni politiche nazionali l'Italia non potrà più considerarsi un Paese democratico.
Con conseguenze molto, molto gravi!

giovedì 11 ottobre 2012

Fotovoltaico a freddo: low cost ed efficienza con il made in Italy.

Tutta italiana la nuova tecnologia per realizzare celle solari a partire da strati sottilissimi di seleniuro, rame, indio e gallio, con un unico passaggio e a temperature molto più basse. Risultato: alta efficienza e riduzione massiva dei costi di produzione.

Celle solari efficienti e a basso costo con una tecnologia tutta made in Italy. L’innovazione arriva dai laboratori dell’Istituto dei materiali per l’elettronica e il magnetismo (Imem-Cnr) di Parma. Si tratta di un nuovo sistema di produzione per realizzare pannelli fotovoltaici con sottilissimi strati di seleniuro, rame, indio e gallio. Il risultato, pubblicato sulla rivista Applied Physics Letters, potrebbe abbassare di molto i costi di produzione dei pannelli senza andare a intaccare la loro efficienza.

Il materiale con cui sono costruiti i pennelli, chiamato Cigs, è infatti «ideale per applicazioni fotovoltaiche soprattutto perché assorbe la luce in modo molto efficiente», ha spiegato Massimo Mazzer, uno dei responsabili della ricerca. La diffusione di questi tipo di pannelli fotovoltaici è rimasta però confinata da una serie di difficoltà e di costi di produzione su scala industriale.

Col nuovo processo che consente di depositare film sottili con unico passaggio a temperature di circa 270 gradi, molto più basse di quelle richieste finora, aggiunge Mazzer, è invece possibile produrre celle solari «su un'ampia gamma di substrati, tra cui nastri metallici o materiali plastici flessibili, realizzando per esempio prodotti fotovoltaici da integrare nell'edilizia, dove si consumano i due terzi di tutta l'energia elettrica distribuita in rete».

In termini di efficienza, conclude Mazzer, «il 15% di prodotto ottenuto col nuovo processo è in linea con i migliori risultati raggiunti finora su scala industriale ma ci si aspetta di riuscire a colmare ulteriormente il gap con l'attuale record mondiale del 20,3% ottenuto in laboratorio dai ricercatori dello Zsw di Stoccarda».

mercoledì 10 ottobre 2012

Soldi alla 'ndrangheta per voti al Pirellone, in Lombardia....

Arrestato assessore Zambetti, avrebbe comprato un pacchetto di 4.000 voti dalla 'ndrangheta per 200.000 euro, 50 euro a voto. Le accuse sono di voto di scambio e concorso esterno in associazione mafiosa. Venti in tutto gli arrestati. Domiciliari per il sindaco di Sedriano (Milano). Formigoni "licenzia" Zambetti ed esclude proprie dimissioni.  Domenico Zambetti, assessore alla Casa della Regione Lombardia e storico collaboratore di Formigoni. Il quale dichiara di aver già sollevato Zambetti dal suo incarico, reputando molto gravi le accuse.
Domenico Zambretti assessore alla Casa

martedì 9 ottobre 2012

Podestà si dimette da presidente della Provincia di Milano.

Da giorni si ipotizzava un passo del genere, probabilmente anche per potersi candidare alle elezioni politiche. Le ragioni della scelta verranno spiegate in una conferenza stampa alle 16. Ma intanto twitta: Governare così è (quasi) impossibile!


Piste ciclabili fai-da-te con il kit di luci laser.

L’Italia è il paese europeo con la più alta densità di automobili: in strada circolano 36 milioni di vetture, pari a 65 auto ogni 100 abitanti.
Eppure, il numero dei ciclisti che usa la bicicletta come mezzo di trasporto ì è salito a 25 milioni. E proprio di qualche giorno fa è la notizia che, complice la crisi economica, le vendite di due ruote nel 2011 hanno superato quelle dei veicoli a motore.
La sicurezza però rimane un problema critico. In Italia sono ancora troppo pochi i chilometri di piste ciclabili: si tratta di poco più di 3mila km in totale. Poco, pochissimo se si considera che a questo dato si arriva sommando le ciclabili di sole tre città europee (Stoccolma, Hannover ed Helsinki).
I protagonisti istituzionali del mondo della bici in Italia – Fiab, Salvaiciclisti e Legambiente – stanno tentando di modificare le cose. Ma il percorso non è semplice e si scontra con la mancanza di fondi e, in alcuni casi, con la resistenza delle amministrazioni pubbliche.
In attesa che si attivi il cambiamento, arriva un nuovo sistema tecnologico che aumenta la sicurezza di chi pedala durante la notte. Si chiama Bike Lane Safety Light, costa circa 30 euro, ed è prodotto e distribuito (anche online) dall’azienda statunistense Xfire.
Si tratta di un dispositivo laser che si applica al telaio della bicicletta e che proietta sulla strada ai lati del veicolo due luci rosse. L’effetto è quello di vedere un mezzo che si muove in un’area protetta. In questo modo i ciclisti sono più visibili e, di conseguenza, corrono meno rischi.

 

martedì 2 ottobre 2012

Agenzia digitale, direttore cercasi!

La carta d'identità elettronica arriverà 'nella primavera 2013'.

Tra le tante chimere dell'amministrazione pubblica italiana, una in particolare vanta un iter ultradecennale di promesse, prototipi, e clamorose ritirate. E' il caso della Carta d'Identità Elettronica (Cie), il nuovo documento destinato a contenere tutti i dati identificativi e le informazioni ufficiali relative alla persona e a funzionare anche come carta di servizi.

Documento di identità, tessera sanitaria, codice fiscale memorizzati in un micorchip, su un unico supporto. Potrebbe essere la volta buona, stando alle recenti dichiarazioni del ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi, il quale ha annunciato la distribuzione delle prime carte "nella primavera 2013". L'obiettivo, ha aggiunto il ministro, è quello di distribuirne circa 8 milioni l'anno, per un costo di circa 62 milioni di euro l'anno.

Documento multitasking
Il nuovo documento avrà caratteristiche particolari di sicurezza e sarà una carta per accedere ai servizi digitali della Pubblica amministrazione e per effettuare pagamenti. Oltre a contenere tutti i dati anagrafici del cittadino, la Cie costituirà una piattaforma preferenziale di comunicazione tra la persona e i servizi erogati a livello locale e nazionale: il fascicolo sanitario elettronico, le prescrizioni mediche online, le iniziative per la scuola digitale, l'abbonamento per il trasporto pubblico locale.

Agenzia digitale, direttore cercasi
Il progetto CIE è considerato strategico nel passaggio (il decantato switch off ) verso la digitalizzazione della P.a., anche se vale la pena ricordare che la cabina di regia che dovrebbe guidare l'innovazione tecnologica italiana attende ancora la nomina per il direttore dell'Agenzia Digitale; dunque, è tutto in stand by.
A questo proposito segnaliamo che il governo ha aperto un bando per la selezione del direttore generale dell'agenzia per l'Italia digitale. Coloro che intendono candidarsi possono inviare il proprio curriculum vitae in formato europeo al seguente indirizzo di posta elettronica certificata:  agenziaitaliadigitale@pec.governo.it.

venerdì 28 settembre 2012

Per ridurre il packaging si mangia anche la confezione

Merendine ipocaloriche, prive di conservanti e che dichiarano guerra al packaging. Per far bene alla salute dei più giovani, ridurre i rifiuti e pesare meno sull’ambiente. L’idea è tutta italiana e arriva dalla facoltà di Agraria dell’Università di Foggia che ha messo a punto una glassa per muffin e similari in grado di bandire per sempre da questi prodotti etanolo, sorbati e derivati dell’anidride solforosa che appesantiscono e rendono meno digeribili e sani gli snack dolci.
A garantire tale “rivoluzione”- si legge sul sito ambienteambienti.com - l’innovativo film commestibile messo a punto dai ricercatori foggiani nell’ambito delle attività condotte nel Laboratorio di cereali e derivati e nel Laboratorio di formulazioni alimentari.
Grazie a questa glassa protettiva le merendine non hanno bisogno di essere confezionate in altri materiali che ne garantiscano la corretta conservazione. Nei prodotti da forno, infatti, spesso si riscontra la necessità di inserire una atmosfera protettiva – tipo azoto - all’interno della confezione. E così le confezioni aumentano.
«Il problema maggiore dal punto di vista dell’impatto sull’ambiente è quello dei secondi e terzi imballaggi», spiega la professoressa Carla Severini, a capo dell’equipe di ricerca.
«I nostri prodotti, invece, possono essere confezionati, molto semplicemente, in un solo materiale che sia in grado di fare da barriera al vapore d’acqua: grazie alla ricopertura superficiale, infatti, il prodotto è protetto di per sé da migrazioni interne di umidità, che potrebbero portare al suo indurimento o alla formazione di condensa dentro la confezione, cosa che comprometterebbe la conservabilità del prodotto

martedì 25 settembre 2012

... in compenso al Senato c'è molta droga!!

ARRESTATO DIRETTORE DELLE POSTE DEL SENATO PER SPACCIO DI DROGA !

Le accuse: elemento di spicco di una banda italo-albanese, usava anche l’auto di servizio.
Tra i dieci componenti di una banda italo-albanese di spacciatori arrestati dai carabinieri di Valmontone c’è anche il direttore dell’ufficio delle poste del Senato. L’uomo, O. R., di Olevano Romano, secondo le indagini risulta tra gli elementi di spicco della banda che gestiva lo spaccio di cocaina a Valmontone e nell'hinterland a sud della capitale, quasi un braccio destro del boss che controllava il mercato rifornendosi da un gruppo di albanesi.
L'uomo, agli arresti domiciliari, sarebbe accusato anche di peculato in quanto avrebbe usato anche l'auto di servizio per fini illeciti.
Gli arrestati sono tre albanesi e sette italiani, e tra questi ultimi anche un autista di bus di linea, e un agente di polizia locale del Comune a sud di Roma. Anche loro si sarebbero prestati, anche con le loro auto di servizio, a smerciare droga per conto dell'organizzazione.
Orlando Ranaldi direttore delle poste del Senato

giovedì 20 settembre 2012

Al Senato non c'è più nessuno....

Al Senato è successo anche questo: che la seduta del 20 settembre sia stata sospesa per mezz'ora perché non c'era nessuno che potesse svolgerne la presidenza. Pare sia la prima volta che succede nella storia del Senato. Sarà anche sfortuna, ma che un simile episodio accada proprio in questi giorni non può che accentuare la sensazione di crollo del sistema politico italiano. 

Andiamo con ordine. Al Senato si discutono le mozioni sulla violenza contro le donne. Presiede Emma Bonino, che a fine turno deve essere sostituita da Domenico Nania, che però è in ritardo a causa del suo volo da Catania a Roma. Per qualcuno il ritardo non è previsto, Nania dirà che aveva avvisato. A quel punto, Rosi Mauro (sì, è ancora tra i vicepresidenti del Senato) accetta di presidere, ma lascia a mezzogiorno per "impegni personali" e corre a Fiumicino. Risultato: seduta sospesa, finché non arriva il presidente Schifani, che era con Michela Brambilla alla cerimonia di consegna degli ultimi tre beagle sequestrati nell’allevamento di Green Hill.
 Qualcuno si chiederà: ma per una tale cerimonia occorre che intervenga la seconda carica dello Stato? Evidentemente sì. Ma a parte ciò, non si può fare una colpa a Schifani perché comunque ci sono i vicepresidenti. Non sempre, purtroppo.
Arrivato in aula, Schifani si sente i rimproveri dei senatori presenti, Anna Finocchiaro in primis, dichiara che il fatto sia "increscioso" e che farà un'istruttoria. Alla fine, le maggiori critiche vanno a Rosi Mauro, per aver accettato di presiedere l'aula, ma con la "condizione" del doversene andare a mezzogiorno. Sandro Bondi, che probabilmente ha qualche sassolino da togliersi con i suoi ex alleati, ha detto: "Che cosa c’è di più improrogabile della gestione d’aula? E' un fatto inaudito, Mauro deve dare spiegazioni". 
Tutto vero, per carità. Tutto corretto. E tutto che alimenta, inesorabilmente, il vento dell'antipolitica. Pochi chilometri più in là di palazzo Madama, la Regione Lazio sta per esplodere. Ma le pareti del Senato sono ben protette da ogni possibile rumore. 

mercoledì 19 settembre 2012

A 23 anni, inventa il frigorifero senza corrente. Come funziona?

Caterina Fallini, 23enne livornese, ha vinto una borsa di studio presso il centro ricerche della Nasa per realizzare il suo progetto Freijis: il risultato è l'invenzione di un frigorifero che funziona senza corrente. E non si tratta di una bufala mediatica ma è frutto di quattro anni di studi e sperimentazione presso l’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche a Firenze. Caterina però ha ammesso che appena terminati gli studi universitari lascierà l'Italia: un altro cervello in fuga verso mete dove sono in grado di apprezzare e valorizzare i giovani talenti.

Ecco un video di Caterina Fallini
Ma come funziona? E che scenari offre nel mercato degli elettrodomestici?
  • Il frigorifero senza corrente che ha inventato Caterina è l'idea che le ha permesso di vincere la borsa di studio presso il centro di ricerca NASA della Silicon Valley. Ecco cosa ha detto in merito "L’idea mi è venuta in Africa studiando alcune strutture fatte con materiali porosi come il fango o la terracotta. Strutture che utilizzano il processo chiamato evaporative cooling, lo stesso per il quale la temperatura nel nostro corpo si abbassa nel momento in cui avviene la sudorazione. Ho associato questa tecnologia con dei materiali che si chiamano PCM. Così è nato Freijis".
Il suo progetto ha suscitato l'interesse di numerose aziende e, dopo la presentazione del progetto, Caterina è partita per la California dove ha trascorso l’estate in compagnia di ricercatori provenienti da tutto il mondo. Prima di partire aveva provato a bussare alla porta di Provincia e Regione Toscana ma ha trovato molte difficoltà e tanta diffidenza. Negli Stati Uniti invece è venuta a contatto con gli ideatori di Google Earth con cui ha condiviso le sue esperienze e le sue idee. Che differenza abissale tra Usa e Italia!

E questo è dimostrato dalle sue parole "Devo finire l’Università, ma conto di tornare in California per sviluppare il mio progetto. Forse potrei farlo anche a casa mia, ma sarei più frustrata perché incontrerei enormi difficoltà che rallenterebbero il mio lavoro".

venerdì 14 settembre 2012

Prossimo obiettivo: 900 km di autostrade nuove!

Il prossimo Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica), previsto entro la fine di settembre, dovrebbe dare il via libera alla Orte-Mestre, un'opera che costa circa 10 miliardi di euro e misura 400 chilometri. Alla cosiddetta Nuova Romea si aggiungono i recenti provvedimenti del Cipe sulla Tirrenica ( Livorno - Civitavecchia) e sulla Nuova Pontina (Roma - Latina, con inizio sulla Pontina in località Tor de' Cenci).
Autostrade importanti, riguardo alle quali il viceministro alle Infrastrutture Mario Ciaccia ha affermato: "si sta dando avvio a qualcosa come 900 chilometri di nuove autostrade, pari al 15% dell'intera rete. Questo dimostra che con la partnership pubblico-privato e una normativa adeguata si può fare molto."
Le grandi opere citate diventano un obiettivo possibile, ha dichiarato il braccio destro di Corrado Passera "grazie a un sempre maggiore coinvolgimento del capitale privato. Si tratta inoltre di un esempio di defiscalizzazione su cui si può andare avanti e su cui ritengo si possa fare di più".
Il Governo e, in particolare, il ministro dello Sviluppo puntano molto sullo strumento del project financing  per il rilancio delle grandi opere infrastrutturali e, conseguentemente, del settore edilizio.

giovedì 13 settembre 2012

Le regole del "tovagliometro"

Non sanno più cosa inventarsi! Alle dichiarazioni di Befera durante l'audizione alla Commissione Finanze della Camera fanno da sponda i giudici tributari che fissano le regole del "tovagliometro", lo strumento per accertare il "nero" nel settore della ristorazione in base alla quantità di tovaglioli effettivamente usati dal locale.

Un redditometro a misura di famiglia e regione
Presentato quasi un anno fa, il nuovo redditometro doveva diventare pienamente operativo entro lo scorso giugno e invece subirà un altro slittamento. Colpa del software, non ancora abbastanza preciso nello scovare i "furbetti" che hanno un tenore di vita incompatibile coi redditi dichiarati. D'altronde Befera l'aveva detto: "vogliamo prenderci un po' più di tempo ma farlo bene".

Ma c'è anche un affinamento dei criteri di indagine. Per prendere meglio la mira il nuovo strumento di accertamento deve tarare i suoi 80 indicatori su diversi parametri. In altre parole, le spese rilevate avranno un peso variabile nel calcolo del reddito in base:
all'area geografica (coefficiente territoriale): l'acquisto di una barca come indicatore di reddito elevato ha un "peso specifico" maggiore in una regione del sud con reddito medio-basso che in una del nord a reddito alto;
alla famiglia (coefficiente familiare): una casa di grandi dimensioni può essere una spesa "di lusso" per un single ma non per una famiglia numerosa.

Il redditometro vuole essere innanzitutto uno strumento di "compliance". La sua prima funzione è informare il contribuente che dai dati provenienti dalle sue dichiarazioni e da varie altre fonti (banche, registri immobiliari ecc.) ci sono segnali di discrepanza tra il reddito dichiarato e quello necessario per mantenere un determinato tenore di vita. Questo dovrebbe spingere il contribuente a giustificare le spese "sospette" o a rettificare la sua posizione reddituale. Se permane una differenza superiore al 20% scatta in automatico il controllo e l'accertamento esecutivo.

Il tovagliometro per il "nero" dei ristoranti
Sempre sul versante della lotta all'evasione rispunta un altro strumento di indagine, battezzato "tovagliometro". Si tratta di un particolare tipo di redditometro applicato ad alberghi e ristoranti e serve a verificare quanti coperti reali ha avuto l'esercizio in base al numero di tovaglioli utilizzati e lavati. Il dato viene poi confrontato col numero di ricevute emesse. Un metodo già avallato dalla Cassazione con una sentenza del 2007.
Ora una sentenza della Commissione regionale del Veneto ha stabilito che il metodo, per non dare spazio ad abusi, deve essere circostanziato. Cioè servono anche altri indizi di evasione. Nel caso specifico esaminato dei giudici non era stato considerato che un albergo di lusso - come quello sotto indagine - usa molti più tovaglioli per lo stesso cliente e dunque il numero complessivo non indica, da solo, un'evasione in atto.

lunedì 10 settembre 2012

Per salvare la Groenlandia serve il nucleare!

«È davvero deprimente che i politici e la gente si preoccupino del cambiamento climatico ancora meno di 20 anni fa, quando la Thatcher lanciò l’allarme. I livelli di Co2 stanno crescendo velocemente in modo esponenziale e i politici non fanno altro che prendere misure banali come eliminare i sacchetti di plastica». A esternare la sua delusione è Peter Wadhams, ambientalista convinto e professore di fisica oceanica all’Università di Cambridge.
SERVE IL NUCLEARE. Wadhams ha manifestato il suo scontento dopo essere tornato da una missione in Groenlandia e aver verificato che il livello dello spessore dei ghiacci questa estate ha fatto registrare un record negativo. Ma la soluzione proposta dal docente va controcorrente: «Io diffido sempre dall’usare la tecnologia per risolvere problemi che la tecnologia ha causato. Ma siccome negli ultimi 20 anni non abbiamo fatto niente per risolvere il problema, allora propongo di adottare misure disperate, come adottare tecniche di geo-ingegneria e aumentare il programma nucleare degli Stati».
DILEMMA GIAPPONE. La proposta non farà certo piacere a un paese come il Giappone. Dopo l’incidente di Fukushima, il governo ha sospeso momentaneamente l’attività dei suoi 54 reattori nucleari. Il 5 luglio, per affrontare la crescente richiesta di elettricità in estate, sono stati riattivati tra le proteste della popolazione due reattori della centrale di Kansai. Se il 70 per cento dei giapponesi vorrebbe cambiare drasticamente la politica energetica del paese, abbandonando il nucleare, non tutti sono convinti.
MENO NUCLEARE, PIÙ CO2. Le nove principali compagnie energetiche del paese sono infatti entrate in allarme annunciando al governo che perderanno 33,8 miliardi di dollari sono nel 2012. Senza lo sfruttamento dell’atomo, inoltre, secondo previsioni fatte dal governo, il paese dovrà spendere 1.500 miliardi di euro in più all’anno per provvedere al fabbisogno energetico della popolazione, prima soddisfatto al 30% dal nucleare. E l’impatto ambientale sarà devastante: già in questi mesi, infatti, per produrre energia il Giappone ha dovuto riattivare impianti a gas e petrolio costosi e inquinanti. Oggi il governo nipponico doveva presentare un piano, una road map che indicasse come ridurre l’incidenza del nucleare sul fabbisogno energetico al 15 per cento entro il 2030. Ma il primo ministro Noda ha rimandato tutto, non essendo il governo ancora riuscito a creare un piano sostenibile. Secondo una delle nove compagnie energetiche, un piano sostenibile non può essere fatto «perché l’abbandono del nucleare non potrà che rappresentare un durissimo colpo per l’economia del Giappone».
 
http://www.tempi.it/ambientalisti-di-cambridge-per-salvare-la-groenlandia-serve-il-nucleare

Monti a Sarajevo per meeting religioni comunità Sant'Egidio

Una crisi non solo economica quella che attraversa l'Europa, ma "più profonda" che rischia di trasformare un "fattore unificante" come la moneta unica europea, in "fonte di nuove divisioni o di nuove linee di frattura".
Imponendo, pertanto, "la sfida dell'imparare a costruire una società che viva e si alimenti delle diversità", al di là delle sole ricette economiche alla crisi. E' un forte appello all'unità quello che il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha ribadito domenica da Sarajevo - dove ricorre il ventennale dell'inizio della guerra fratricida bosniaca del 1992-95 - intervenendo ai lavori di apertura dell'incontro annuale tra le religioni del mondo, organizzato dalla comunità Sant'Egidio.
I tempi che stiamo vivendo sono tempi di crisi, di certo non solo economica e finanziaria, si tratta di una crisi più profonda di quanto si pensi, che mina le basi di quell'umanesimo attorno al quale è nata e si è sviluppata la costruzione europea" ha detto Monti. Notando come popoli e nazioni europei "siano arrivati al punto più alto del percorso di integrazione, esprimendo un unico messaggio e un'unica moneta, per poi sembrar aver smarrito, mi auguro solo temporaneamente, il del senso del loro agire insieme".
In tale quadro, "combattere la crisi non è semplice", ha detto Monti anche alla luce della sua "esperienza diretta in questo periodo di governo nazionale". La questione "non è soltanto quella di mettere a posto i conti, ma di risvegliare nel Paese una voglia di crescere, di ottimismo e di fiducia nel futuro", ha indicato il presidente del Consiglio.
Il presidente del Consiglio ha proseguito il suo ragionamento sulla crisi di valori della società europea notando come "l'euro che rappresenta un fattore unificante da preservare, il pinnacolo più alto di quella costruzione gotica magnifica che è l'Europa, ha rischiato, forse ancora rischia, di diventare fonte di nuove divisioni e fratture".
In tale quadro "il senso profondo dell'azione europea che si sta compiendo non è quindi solo quello della ricerca di soluzioni tecnico politiche, ma è prima di tutto quello di recuperare quel comune sentire, basato su grandi valori positivi della tradizione europea, solidarietà, tolleranza, ricerca del bene comune". Così declinata la globalizzazione potrà essere vissuta dall'Europa "non solo senza paura, ma anzi come un'opportunità per tornare a occupare un posto di primo piano sulla scena mondiale", ha detto Monti, alla presenza anche del presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy.
Parole quelle del presidente del Consiglio, dall'accresciuto valore simbolico perché pronunciate a Sarajevo, città simbolo dei conflitti che hanno segnato la Storia contemporanea del continente. "Nella nostra Europa i Balcani sono da sempre luogo simbolo della mescolanza tra i popoli", ma anche "della sofferenza, della difficoltà e della necessità dell'incontro" ha osservato Monti. Il quale ha ringraziato per il suo impegno nel dialogo religioso, la Comunità Sant'Egidio "questo faro nel mondo che rende l'Italia orgogliosa di esserne sede" ha sottolineato Mario Monti.

Arriva il casco invisibile: salva la testa senza rovinare l’acconciatura

Casco obbligatorio in bicicletta. Potrebbe essere realtà se le richieste di “salva i ciclisti” e “Fiab” saranno accolte dalle istituzioni. Del resto, negli ultimi dieci anni, sulle strade italiane hanno perso la vita 2.556 ciclisti.
Una decisione che però potrebbe non trovare consensi nel mondo dei fashion addicted. Per chi ha a cuore la propria testa – anche da un punto di vista estetico – è ora disponibile una nuova invenzione: il casco invisibile.
Il congegno funziona come un air bag ed è stato inventato da due studentesse svedesi, Anna Haupt e Terese Alstinat. Ci sono voluti 10 milioni di dollari e cinque anni di ricerca presso la Sweden’s Lund University, ma alla fine le due ragazze ce l’hanno fatta: Hövding è sul mercato e sta già riscuotendo un buon successo.
Il casco invisibile è dotato di batterie ricaricabili, un accelerometro e un giroscopio. Insieme, questi strumenti riconoscono il momento in cui sta per verificarsi l'urto e attivano un meccanismo che gonfia istantaneamente una membrana protettiva di nylon attorno alla testa del ciclista.
Hövding costa circa 500 euro, ma si può ottenere uno sconto se si accetta di posizionarvi una sorta “scatola nera” che registra i movimenti della bici prima e durante l’eventuale impatto. Questi dati verranno poi studiati dall’azienda per apportare eventuali miglioramenti al prodotto.
Al termine del suo ciclo di vita, ovvero quando il casco avrà superato la sua data di scadenza, potrà essere riconsegnato alla Hövding Sverige AB oppure potrà essere lasciato in un apposito contenitore per il riciclo. È da considerarsi un rifiuto elettronico (Raee), per questo è importante smaltirlo correttamente, perché è possibile recuperare i materiali elettrici che sono inclusi al suo interno.

giovedì 6 settembre 2012

ISEE, come cambia il calcolo della ricchezza delle famiglie

Un nuovo modo di fotografare la ricchezza delle famiglie italiane. Cambia l’Isee, ovvero l’Indicatore della situazione economica equivalente, il modello che riproduce redditi e patrimoni familiari per stabilire il diritto o la priorità di accesso a una serie di servizi - dagli asili nido alle rette universitarie all'assistenza domiciliare - o di agevolazioni. Nel calcolo peserà di più la prima casa ed entreranno anche i redditi esenti o tassati separatamente come le indennità di accompagnamento o gli affitti tassati con la cedolare secca.

Il rischio è che con questi nuovi criteri molte famiglie appariranno "più ricche" e potrebbero perdere il diritto ai servizi e alle agevolazioni che finora avevano. Ma secondo il governo, che sta mettendo a punto i nuovi criteri di calcolo, il nuovo Isee consentirà una distribuzione dei servizi più equa, a chi ne ha effettivamente bisogno, limitando i casi dei "falsi poveri".

Ecco in sintesi le novità che entreranno in vigore dal 2013.

ABITAZIONE PRINCIPALE. Il valore della prima casa peserà il 60% in più sul calcolo della ricchezza familiare e non ci sarà più la franchigia di 51.645 euro sul valore catastale (di contro però la rendita catastale sarà conteggiata solo al 75%).

REDDITI ESENTI. Nel nuovo Isee dovranno essere compresi, oltre ai redditi soggetti a tassazione Irpef ordinaria, anche i redditi che finora ne erano esclusi perché esenti da tasse o soggetti a tassazione sostitutiva. Tra i primi, ad  esempio, l’indennità di accompagnamento per i disabili e, tra i secondi, i redditi da locazione sottoposti al regime della cedolare secca.

SCONTI PER LAVORATORI, PENSIONATI E DISABILI. Sui redditi da lavoro dipendente e da pensione e sugli alimenti a ex coniugi e figli verrà calcolata una franchigia del 20%. I disabili potranno dedurre alcune spese in base a una scala della disabilità suddivisa in "media", "grave" e che comporti la "non autosufficienza", .

CONTI CORRENTI. Non si dovrà indicare più la situazione del conto al 31 dicembre dell’anno precedente, ma si prenderà un giorno a caso negli ultimi 3 mesi dell’anno. Una regola anti-furbetti che svuotavano provvisoriamente il conto in prossimità del giorno di rilevamento.

AIUTO AI DISOCCUPATI. Chi perde il lavoro potrà richiedere un Isee aggiornato per poter rientrare da subito nei servizi e nelle agevolazioni previste.

COMPILAZIONE DEL MODELLO. Una novità importante: non sarà più il cittadino a compilare l’Isee, da solo o con il commercialista di fiducia. La dichiarazione verrà compilata dall'Inps e dall'Agenzia delle Entrate, che utilizzeranno i dati sui redditi e i patrimoni già in loro possesso. Il contribuente indicherà solo le spese da detrarre e segnalerà eventuali errori.

mercoledì 5 settembre 2012

Non è ancora iniziata la scuola e abbiamo già i ponti!

L'anno scolastico 2012-13 inizia il suo percorso.
I primi a tornare in aula sono gli studenti del Trentino e poi a mano a mano tutti gli altri. L'anno scolastico conosce la prima sosta al 1° novembre con la possibilità di ponti. Poi una serie di interruzioni per le festività natalizie, il Carnevale, la Pasqua. Ogni regione fa da sé anche per quanto riguarda la data di chiusura delle lezioni, quindi tanto vale vedere il dettaglio del calendario.

Inizio anno scolastico:
5 settembre: Trentino
10 settembre: Valle D'Aosta
11 settembre: Molise
12 settembre: Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino, Umbria e Veneto.
13 settembre: Campania, Lazio
14 settembre: Sicilia
17 settembre: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Liguria, Puglia, Sardegna.

Festa di Ognissanti
1° novembre
cade di giovedì ed è festa nazionale per tutti. In queste regioni però è già stato deciso di tenere chiuse le scuole anche venerdì 2: Liguria, Calabria, Marche, Valle d'Aosta, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria, Trentino, Basilicata, Veneto.
Immacolata concezione
8 dicembre
: cade di sabato.
Vacanze di NatalePiccole differenze da regione a regione:
22 dicembre - 6 gennaio: Trentino, Sicilia e Toscana
23 dicembre - 6 gennaio: Lombardia e Molise
24 dicembre - 6 gennaio: tutte le altre regioni.

25 aprile - 1° maggio - 2 giugnoChiusura per tutti. Il 25 aprile cade di giovedì (Piemonte, Toscana e Lazio hanno già indicato un ponte per il 26-27 aprile), il 1° maggio di mercoledì, il 2 giugno invece di domenica.

Carnevale
8-12 febbraio
: Piemonte
11-12 febbraio: Lombardia (a Milano rito ambrosiano 15-16 febbraio), Basilicata, Trentino11-13 febbraio: Veneto e Friuli Venezia Giulia
Le altre regioni non hanno ancora deciso.

Pasqua
27 marzo - 3 aprile: Trentino
28 marzo - 1 aprile: Liguria, Veneto, Molise
28 marzo - 2 aprile: Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Marche, Umbria, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
28 marzo - 3 aprile: Trentino, Abruzzo.


Fine anno scolastico
6 giugno: Emilia Romagna
8 giugno: Abruzzo, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria e Veneto
11 giugno: Trentino, Molise e Basilicata
12 giugno: Calabria, Lazio, Liguria, Piemonte, Sicilia e Valle d'Aosta
14 giugno: Alto Adige.

martedì 4 settembre 2012

Arrivano le batterie che si ricaricano in un minuto!

Meno di un minuto per ricaricare la batteria dell’auto. Un sogno che si avvera, una possibilità che renderebbe più appetibile l’acquisto di una vettura elettrica.
Secondo quanto riportato dal sito americano Autobloggreen, un team di scienziati coreani dell’Istituto nazionale di scienza e tecnologia di Ulsan (Unist) sarebbe stato in grado di sviluppare delle batterie agli ioni di litio in grado di ricaricarsi dalle 30 alle 120 volte più velocemente rispetto a quelle presenti oggi sul mercato.
Il segreto è la realizzazione, attraverso un processo di carbonizzazione di grafite, di una rete di tracce conduttrici che si irradiano attraverso il materiale catodico che riveste tutta la batteria.
In questo modo la ricarica è più efficace, perché ogni parte dell'accumulatore riceve energia nello stesso tempo.
Il problema rimane il costo. La richiesta delle nuove batterie ultra-veloci non è ancora sufficiente per attivare economie di scala e, quindi, il loro prezzo rimane alto. Un fattore importante, considerando che già quelle disponibili oggi sono considerate troppo onerose per la maggior parte dei clienti.
Tuttavia, se la notizia dell'innovazione si diffonderà, il numero delle richieste di questo nuovo tipo di batterie salirà e, di conseguenza, il loro costo tenderà a ridursi. Di certo, ci vorrà tempo.

lunedì 27 agosto 2012

Viviamo bene solo perché siamo in un periodo storico di pace

Non si tratta di un proclama antimodernista ne una strana nostalgia autarchica nell’era in cui sembra più compiuto e inarrestabile il processo di globalizzazione. Buon senso e misura paiono animare il ministro delle Politiche agricole, Mario Catania, che ha appena presentato in consiglio dei ministri un ddl contro il consumo di suolo destinato all’agricoltura e che in una lunga intervista ad un quotidiano ha tracciato le sue linee guida.
«L'agroalimentare – dice Catania - può dare un grosso contributo alla crescita». E aggiunge: «Sia chiaro, non sto teorizzando il ritorno alla civiltà rurale, sarebbe ridicolo, ma un modello più armonico che premi la qualità dei prodotti, in sintonia con l'ambiente, la qualità della vita e del lavoro». Negli ultimi dieci anni in Italia è stata sostituita dal cemento un'area pari a tutta l'estensione del Veneto. Dall'estensione della superficie coltivata dipende direttamente l'autosufficienza alimentare del nostro Paese, in cui invece attualmente si arriva a coprire il fabbisogno di cibo di tre cittadini su quattro.
E se si va avanti a questo ritmo, «oltre a mettere a rischio un patrimonio paesaggistico rurale che vale 10 miliardi di euro l'anno», la sottrazione di terreni agricoli rischia di aumentare considerevolmente la nostra dipendenza dall'estero. Secondo Catania nel far ripartire la crescita, nuova emergenza dell’esecutivo guidato da Mario Monti, l’agroalimentare può giocare un ruolo strategico e deve, quanto meno, fare la sua parte.
È assurdo, ad esempio, secondo il ministro, che da esportatori di grano ci siamo trasformati in importatori. Oggi in Italia l'approvvigionamento di grano tenero rimane largamente al di sotto del 50% mentre per il grano duro siamo al 70-80%.
«Non siamo autosufficienti – ricorda Catania - nemmeno nell'olio di oliva, fermo al 75-80% dell'approvvigionamento. Rimaniamo in eccedenza solo con vino, riso e ortofrutta. Perché da troppo tempo non abbiamo una vera politica agricola. E se viviamo bene è solo perché siamo in un periodo storico di pace, in occidente. Ma non dobbiamo farci illusioni: la domanda mondiale crescerà più dell'offerta».
Piuttosto che di un revanscismo autarchico Catania fa professione di una sorta di globalismo consapevole. Il ministro sostiene che la gestione delle risorse alimentari globali va coordinata a livello internazionale, sottraendola alle speculazioni e alla forzature del mercati finanziari. «Le transazioni sulle commodities agricole - dichiara Catania al Manifesto - sono decine di volte superiori al valore delle transazioni reali. Per fermare la cosiddetta volatilità dei prezzi, dovuta anche all' effetto della speculazione, bisogna regolamentare il mercato dei derivati che amplifica le tendenze e quindi dilata gli andamenti reali. E l'unico modo per farlo – conclude il ministro - è raccordare le politiche agricole mondiali».

venerdì 3 agosto 2012

Estratto conto, addio al segreto bancario!

Cronaca di una morte annunciata. E' quella del segreto bancario, che sparirà definitivamente in Italia dal 31 ottobre prossimo, data in cui le banche e gli altri intermediari finanziari dovranno inviare all'Anagrafe tributaria una copia dei nostri estratti conto relativi al 2011. E' solo l'inizio: dal 2013 l'operazione si ripeterà puntualmente il 31 marzo di ogni anno, con riferimento alle operazioni di conto corrente (e anche extra-conto) relativi all'anno precedente.

La "sentenza capitale" era stata scritta alla fine dell'anno scorso dalla
manovra "salva Italia". Nell'ambito della lotta all'evasione fiscale, l'art. 11 del decreto ha reso automatico il controllo delle movimentazioni finanziarie. Banche, Poste, Sim, ecc. devono comunicare regolarmente al fisco le operazioni relative ai rapporti di tutti i clienti.

Al setaccio tutti i movimenti bancari

Per rendere operativa questa disposizione mancava un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate per stabilire le modalità di selezione e trasmissione dei dati. Provvedimento che ora è in dirittura d'arrivo. Nei giorni scorsi l’Agenzia ha inviato una nota all'Abi, alle Poste e alle varie associazioni di categoria del mondo finanziario specificando che "Nelle more dell’adeguamento alle prescrizioni del Garante del provvedimento di prossima emanazione, restano confermati i dati e le informazioni oggetto di trasmissione all’Anagrafe tributaria".

Il Garante per la privacy, infatti, aveva espresso forti preoccupazioni per l'attuazione di questa misura. "Mi piacerebbe - aveva dichiarato all'indomani del varo - che il paese fosse consapevole del costo altissimo ma necessario che questa misura rappresenta. Per la lotta all’evasione stiamo rinunciando allo stato di diritto". 

Malgrado questo, l'Agenzia ribadisce che devono essere trasmessi gli importi delle movimentazioni nei conti e di tutte le operazioni fuori conto (es. cambi di valuta estera o incasso di assegni). Sono esclusi i pagamenti con bollettini postali inferiori ai 1.500 euro.

In questo modo l’amministrazione tributaria avrà accesso diretto ai dati contenuti in circa 40 milioni di conti correnti. Ad accogliere questa valanga di informazioni ci sarà Serpico, il super computer della Sogei, la società informatica del Ministero dell'economia. Con i suoi 2.000 server e una potenza complessiva di 1 milione di giga, Serpico (acronimo di "Servizi per i contribuenti") è in grado di elaborare le 22.200 informazioni al secondo che transitano sui suoi processori e di segnalare le posizioni "a rischio", cioè che richiedono un controllo più mirato.

Come convertire l’auto in una vettura elettrica.

Non è un segreto: le auto elettriche costano tanto. Il prezzo varia dai 20 ai 40mila euro a seconda dei modelli. In attesa della versione low cost promessa da Tata, al momento c'è un'opportunità più economica: il retrofit.
Si tratta di convertire la propria auto in una vettura elettrica e In Italia ci sono diverse associazioni che promuovono questa pratica.
Il retrofit è un’operazione semplice e ha un costo variabile tra i 5-10mila euro. In pratica, si rimuovono il motore, il serbatoio, i tubi di scappamento e il sistema di raffreddamento e si sostituiscono con un motore elettrico a corrente continua e una serie di batterie ricaricabili.
«La conversione “basica” ha un costo medio di 3-4mila euro per un motore dc di media piccola potenza, batterie al piombo e componentistica all’osso con 5-6mila euro si ottiene una buona conversione brushless con batterie al piombo e con 10-15mila euro si può avere una conversione “top di gamma” con motore Ac, controller vettoriale e batterie litio polimeri» si legge sul sito dell’associazione EuroZev.
È possibile diminuire il costo aderendo a un Gruppo d'acquisto solidale (Gas): se ci sono almeno dieci richieste di conversione per uno stesso modello di auto l'operazione diventa vantaggiosa da un punto di vista economico.
L’autonomia della vettura convertita si aggira sui 50-70 km se si parla di batterie al piombo, più economiche ma pesanti, mentre quadruplica a 200-300 km con le batterie litio polimeri che hanno anche un ciclo di vita più lungo.  
Esempi concretiTra le varie associazioni, Eurozev, eCarsNow! e Riker, hanno sviluppato il kit per convertire una Smart in un veicolo elettrico a tutti gli effetti, senza intervenire sul volume interno dell’abitacolo (bagagliaio incluso) che non subisce variazioni. Una volta trasformata, l’auto percorre fino a 100 km in autonomia e a una velocità massima di 80 km/h e impiega 4 ore per ricaricare la batteria. Il costo si aggira sui 10mila euro.
Criticità burocraticheAl momento, in Italia, non è ancora possibile omologare il mezzo riconvertito da termico a elettrico. Ma le cose stanno per cambiare. All’interno del decreto sviluppo, che a breve dovrebbe essere approvato in via definitiva dal Parlamento, sono contenuti due emendamenti che renderanno legale e più semplice l’omologazione delle auto retrofit.
Non tutti sono d’accordo. Le associazioni dei produttori delle auto elettriche lamentano che, sostenendo la pratica del retrofit, si disincentivino le case automobilistiche a investire nella mobilità elettrica.
Dall’altra parte c’è invece chi sottolinea i pregi di questa pratica: il recupero del parco circolante, con la conseguente riduzione dei rifiuti prodotti e delle emissioni generate dallo smaltimento e recupero delle loro componenti.

giovedì 2 agosto 2012

Espulsione sociale per chi evade le tasse.

L'evasione fiscale è il vero problema strutturale del Paese. La distribuzione del carico tributario grava in gran parte sulle spalle di lavoratori e pensionati, costretti a pagare circa l'80% del gettito fiscale, pur detenendo solo il 30% della ricchezza nazionale. Uno squilibrio, alimentato da un'evasione fiscale record, che non ha precedenti nei Paesi avanzati.
Un panorama esplosivo, in grado di rompere il patto sociale su cui si fonda lo Sato e di minare la sostenibilità del sistema produttivo.

Francesco Delzìo, manager e saggista, ha lanciato una proposta che fa discutere: isolare gli evasori "espellendoli" da ruoli di responsabilità nella società. Lo ha scritto nel nuovo libro "Lotta di Tasse. Idee e provocazioni per una giustizia fiscale" (Rubbettino).

Chi è Francesco Delzìo?
Manager, scrittore, giornalista e docente universitario. Attualmente ricopre l'incarico di Executive Vice Presidente di Autostrade per l'Italia. E' Condirettore e docente del Master in Relazioni Istituzionali, Lobby e Comunicazione d'Impresa presso la Luiss Guido Carli. Ha fondato e anima il think tank “La Scossa”.

"Prends-moi" il profumo dimagrante. Ecco come funziona!

Si chiama Prends-moi ed è il primo profumo dimagrante. Prodotto da Veld's e sviluppato dalla casa francese di profumieri Robertet, è la prima fragranza snellente del mondo. Il profumo si basa sui principi di aromaterapia e neurocosmetica.
In pratica, contiene ingredienti che rilasciano B-endorfine presenti nella pelle, scatenando un 'messaggio piacere' che viene trasmesso al cervello, innescando così una sensazione di benessere e un aumento della soddisfazione, e riducendo il bisogno di mangiare troppo. La fragranza (dall'aroma di bergamotto, mandarino e pompelmo) è commercializzata in Gran Bretagna a 28,99 sterline per 100 ml e ha una lista d'attesa di oltre 6.000 persone.  

mercoledì 1 agosto 2012

Come chiedere gli incentivi

Fotovoltaico: parte il Quinto Conto Energia
Il 10 luglio 2012 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale sul Quinto Conto Energia (Dm 5 luglio 2012) e, dal giorno successivo, è entrato in vigore.
La sua operatività, però, non è immediata.
Secondo quanto previsto dal decreto, le nuove tariffe incentivanti scatteranno il 27 agosto 2012 e smetteranno di essere operative ogni volta che verrà raggiunto il tetto massimo annuale di 6,7 miliardi destinati alle fonti rinnovabili, di cui 700 milioni sono riservati al fotovoltaico.
Per ottenere gli incentivi occorre prenotarli attraverso l’iscrizione al registro dedicato. Da quest’obbligo sono esclusi gli impianti integrati innovativi, gli impianti a concentrazione, quelli realizzati da amministrazioni pubbliche e quelli con potenza fino a 12 kW, o quelli fino a 20 kW che accettino una riduzione dell’incentivazione del 20% e poi ancora gli impianti sui tetti con potenza fino a 50 kW in sostituzione di tetti in amianto.
Ogni sei mesi verrà aperto un nuovo registro, con un diverso tetto di spesa: 140 milioni per il primo, che dà priorità agli impianti già in esercizio e a cui si applicano i criteri del quarto conto energia; 120 per il secondo e 80 per ogni ulteriore registro, per cui si dà priorità agli impianti su edifici con classe energetica D o superiore in sostituzione di coperture in amianto, fino al raggiungimento del limite fissato nel Quinto Conto per il fotovoltaico (ossia 700 milioni di euro).
I nuovi incentivi saranno così strutturati: in primo luogo, la tariffa omnicomprensiva per gli impianti fino a 1 MW (che retribuisce di una cifra variabile a seconda della potenza e delle caratteristiche dell’impianto ogni MWh di elettricità prodotta) e poi le tariffe premiali per gli impianti di potenza superiore a 1 MW (pari alla tariffa omnicomprensiva dedotto il prezzo zonale orario nel periodo rilevante dell’energia elettrica all’ingrosso, applicato all’energia elettrica prodotta in quel periodo).
Se, da una parte, con il nuovo sistema il valore degli incentivi è sceso, dall’altra il tempo è stato prolungato: la tariffa omnicomprensiva sarà infatti valida per almeno 20 anni a partire dall’entrata in esercizio di un impianto.
Per richiedere gli incentivi vai al sito del Gse.

Un'opportunità per risparmiare soldi e impattare di meno sull'ambiente.

Record di distributori di metano in Italia, risparmio garantito!
Puglia, Toscana, Calabria e Romagna sono le mete turistiche più gettonate per le vacanze 2012. Questo emerge dal sondaggio di Confesercenti-Swg. Per raggiungerle la maggior parte delle persone utilizzerà l’auto con costi – per l’ambiente e per il portafoglio – che variano a seconda del carico e dal carburante.
Per risparmiare, si sa, la prima cosa da fare è spostarsi in gruppo, la seconda è scegliere un'auto alimentata con un carburante meno costoso.
Con un costo medio di 0.963 euro/kg, il metano si conferma uno di quelli più economici – dopo il gpl (0.876 euro/litro) – ed ecologici.
Secondo i dati elaborati dall’Osservatorio Metanoauto, sono 262 gli euro che risparmiano gli automobilisti proprietari di una vettura a metano che decideranno di andare in vacanza da Parma a Tropea (2.200 km) rispetto a quelli che si sposteranno con un’auto a benzina. Il costo con un’auto a carburante tradizionale sarebbe di 405 euro, mentre quello con una a metano scende a 143 euro.
Ma, più in generale, per qualsiasi tragitto il metano si conferma vincente. I 500 km che separano Udine da Castiglioncello costano 119 euro in meno con un’auto a metano (184 euro contro 65 euro). Milano-Ostuni, 2mila km andata e ritorno, si percorrono con 130 euro, per un risparmio di 238 euro rispetto a un’auto a benzina. Infine, per Torino-Rimini (900 km) il risparmio calcolato è di 107 euro (166 euro contro 59).
E non bisogna aver paura di rimanere a secco: l’Italia, infatti, detiene il primato europeo con 908 distributori sparsi lungo la Penisola.
«Con questo record – ha detto Dante Natali, presidente dell'Osservatorio Metanoauto – l'Italia conferma la sua posizione di leadership nel continente europeo per quanto riguarda il metano per autotrazione. Infatti in Italia, oltre che il maggior numero di distributori, è presente anche il maggior parco circolante di veicoli alimentati a metano. L'Italia, poi, può contare su una rete di aziende attive nel campo del metano per autotrazione, aziende che sono particolarmente impegnate nelle esportazioni e che hanno contribuito in maniera determinante all'affermazione dei veicoli alimentati a metano in tutto il mondo. Il comparto industriale del metano per autotrazione rappresenta quindi una vera e propria area di eccellenza del nostro Paese su cui si può puntare per rilanciare l'economia italiana».
Per vedere la mappa dei distributori in Italia (con i prezzi per ogni impianto) e calcolare il proprio percorso vai al sito di Metanoauto.