lunedì 31 gennaio 2011

Un piano bipartisan per la crescita

Un piano bipartisan per la crescita. Con una lettera al "Corriere della Sera", il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi propone una "frustata per la ripresa" e apre al segretario del Pd Pierluigi Bersani "in passato sensibile al tema della liberalizzazioni": agiamo "insieme in Parlamento, in forme da concordare, per discutere senza pregiudizi ed esclusivismi un grande piano bipartisan per la crescita dell'economia italiana; un piano del governo - ha scritto Berlusconi - il cui fulcro è la riforma dell'articolo 41, annunciata da mesi dal ministro Tremonti, e misure drastiche di allocazione sul mercato del patrimonio pubblico e di vasta defiscalizzazione a vantaggio delle imprese e dei giovani".

Il presidente del Consiglio, che ha ribadito il proprio "no" alla patrimoniale (un'imposta che impaurisce e paralizza, un'imposta che peraltro sotto il mio governo non si farà mai) è peraltro ben cosciente di quanto sta avvenendo a livello politico. "Non mi nascondo - ha scritto - il problema della particolare aggressività che, per ragioni come sempre esterne alla dialettica sociale e parlamentare, affligge il sistema politico. Ne sono preoccupato come e più del presidente Napolitano", ha concluso.

mercoledì 26 gennaio 2011

Federalismo interessato

Dietro il federalismo si combatte una dura battaglia politica come dimostrano le parole rilasciate da Enrico Letta del Partito democratico e indirizzate alla Lega: il federalismo interessa anche a noi, ma se resta Berlusconi la riforma è a rischio.
Parole che dimostrano come nel Pd l’obiettivo di eliminare Berlusconi dalla scena politica prevalga sugli interessi del Paese.

mercoledì 19 gennaio 2011

E' stata tutta una bufala!

Ruby ha confessato di avere passato anni a raccontare agli altri una propria "vita parallela" e ha precisato che durante i suoi incontri con Silvio Berlusconi il premier non l'ha mai toccata "neanche con un dito".

Quanto alla serata del 14 febbraio 2010, quella in cui conobbe Silvio Berlusconi ad Arcore, Ruby ha detto di essere stata presentata al premier da un'amica come una ragazza "in difficoltà". Ho detto che avevo 24 anni e ho trovato un uomo interessato ad ascoltarmi a differenza degli psicologi avuti nelle comunità dove sono stata. Ho detto la mia storia in sincerità tranne che sul nome, sull'età e sulla nazionalità. Ho raccontato di essere egiziana.
La cena ad Arcore, ha continuato la ragazza, è stata una serata tranquilla, una cena normale da un amico normale perché è la sensazione che dava. Me ne sono andata appena finita la cena dicendo che ero stanca perché in quel periodo facevo la cameriera". Quanto alla presunta richiesta di 5 milioni di euro
al premier in cambio del suo silenzio Ruby ha detto di non riconoscersi in quelle parole: "Non poteri arrivare a dire una frase del genere". La ragazza ha infine auspicato di essere chiamata al più presto dai pm sui quali, a suo parere, "bisogna accertarsi".

Maurizio Lupi: il problema è la cultura dominante.

''L'inconsistenza dell'impianto accusatorio e' dimostrata dal fatto che il presunto concusso dice di non avere avuto pressioni e la ragazza nega agli atti tutto quello che le viene contestato''. Lo afferma il vicepresidente della Camera, il Pdl Maurizio Lupi, che in un'intervista al Corriere della Sera parla di una ''macchina giudiziaria spaventosa che, indagando sulla vita privata del premier, ha cercato di sovvertire il giudizio del popolo''. ''Se ci sono dei reati, di quelli bisogna rispondere e Berlusconi ha gia' ribadito con forza l'infondatezza delle accuse'', dice Lupi. L'esponente del Pdl sottolinea che ''i miei valori e le mie scelte sono diversi da quelli di cui sento parlare'', aggiungendo che ''il problema non e' Berlusconi, ma la cultura dominante. In questi anni si e' teorizzato il principio che ogni desiderio sia un diritto. Mi sembrano ipocriti anche i miei amici di sinistra, che oggi attaccano il presidente e che qualche anno fa predicavano l'amore e il sesso libero e davano del bigotto a chi parlava di verginita' e fedelta'''. Lupi sostiene infine che lo spostamento del voto cattolico, ''se avverra', non sara' per questa vicenda, ma perche' non sapremo dare al mondo cattolico e a tutti i cittadini le risposte che si attendono sui temi della famiglia, dell'educazione, della sussidiarieta'''.

martedì 18 gennaio 2011

sondaggio del quotidiano "LaStampa"

Il quotidiano "La Stampa" ha attivato un sondaggio on line dal titolo: "Berlusconi contrattacca: Privacy violata, contro di me una persecuzione. Il premier ha ragione?"

Attualmente il parere è negativo. Tu cosa ne pensi? Puoi esprimere il tuo parere con un semplice click nella pagina del sondaggio.

(LINK QUI) www.lastampa.it/sondaggi/cmsVota.asp?IDsondaggio=1607

lunedì 17 gennaio 2011

videomessaggio di Silvio

"...E’ gravissima, è inaccettabile, è contro la legge, questa intromissione nella vita privata delle persone.

Perché quello che i cittadini di una libera democrazia fanno nelle mura domestiche riguarda solo loro.

Questo è un principio valido per tutti e deve valere anche per me.

Del resto nessuno può essere rimasto turbato da quelle serate perché tutto si è sempre svolto all’insegna della più assoluta eleganza, del più assoluto decoro etranquillità e senza nessuna, nessuna implicazione sessuale.

Tutti i partecipanti a quelle serate hanno rilasciato al riguardo dichiarazioni inequivocabili.

Del resto io, da quando mi sono separato, ma non avrei mai voluto dirlo per non esporla mediaticamente, ho avuto uno stabile rapporto di affetto con una persona che ovviamente era assai spesso con me anche in quelle serate e che certo non avrebbe consentito che accadessero a cena, o nei dopo cena, quegli assurdi fatti che certi giornali hanno ipotizzato...."

Queste alcune delle frasi del videomessaggio inviato oggi dal presidente Berlusconi, per chiarire la verità dopo l'ennesimo attacco giudiziario-mediatico sul presunto "caso Ruby".

giovedì 13 gennaio 2011

Sinistra divisa anche sulla Fiat.

Il sindaco di Firenze, il rottamatore Renzi, è esplicito: “Io sono dalla parte di Marchionne”. D’Alema non si sa da che parte sia. Dice di non volere dare consigli (e chi glieli ha chiesti?) ma ribadisce che rispetta gli operai. A proposito di governo Bersani insiste: “Il governo è nelle nebbie”. Ci spieghi il leader del Pd perché l’esecutivo dovrebbe intervenire, visto che la Fiat è azienda privata e da tempo non usufruisce di soldi pubblici.

Nessuno a sinistra che abbia il coraggio di sottolineare che in tempo di crisi internazionale Marchionne vuole investire quando le aziende chiudono, vuole mettere tanti quattrini per agganciare Mirafiori alla locomotiva statunitense, là dove l’accordo coi sindacati è stato siglato in poche ore e senza drammi, scioperi, lacrime e sangue.