martedì 19 marzo 2013

Non solo Cipro, "prelievo del 15% anche in Italia".

"PRELIEVO DEL 15% ANCHE IN ITALIA" - Non solo Cipro. "Anche l'Italia dovrebbe applicare un prelievo del 15% sulle attività finanziarie". Ad affermarlo è Joerg Kraemer, capo economista della tedesca Commerzbank. Il provvedimento che Nicosia sta discutendo non solo non è disdicevole: è anche replicabile, in Paese come l'Italia dove la ricchezza privata in rapporto al Pil è superiore a quella tedesca. Kramer cita uno studio della Bce, secondo cui la disponibilità finanziaria netta degli italiani sarebbe pari al 173% del Pil. Nella Germania considerata la ricca locomotiva europea, la somma equivale al 124% del prodotto interno lordo.

Cosa significa? Che, secondo Kramer, gli italiani avrebbero riserve sufficienti a pagare parte del proprio debito. Subito. Per questo, ha suggerito l'economista, "un'aliquota fiscale del 15% su conti correnti, fondi comuni, depositi postali, azioni e Bot sarebbe probabilmente sufficiente a spingere il debito del governo italiano al di sotto del livello critico del 100 per cento del Pil". Un provvedimento simile a quello che potrebbe presto essere in vigore a Cipro, dove il governo sta studiando una rimodulazione del prelievo forzoso.

lunedì 18 marzo 2013

Il fisco entra in banca: si parte a ottobre.

Mancava solo il decreto di attuazione per aprire definitivamente le porte delle banche al fisco. E ora è pronto. L'Agenzia delle Entrate sta per varare il provvedimento che mette a punto la super-anagrafe dei rapporti finanziari. Il trasferimento dei dati comincerà il 31 ottobre. Confluiranno nei computer dell'Agenzia, oltre a tutti i nostri estratti conto a partire dal 2011, anche i depositi titoli, i movimenti delle carte di credito, gli accessi alle cassette di sicurezza e gli acquisti di oro.

La "sentenza capitale" per il segreto bancario era stata scritta alla fine 2011 dall'art. 11 della cosiddetta manovra "salva Italia", che nell'ambito della lotta all'evasione fiscale ha reso automatico il controllo delle movimentazioni finanziarie. Il Garante per la privacy era intervenuto sollevando perplessità sulla sicurezza della trasmissione informatica ma la piattaforma tecnologica è stata adeguata alle richieste e l'Authority ha dato il via libera lo scorso novembre. Con quest'ultimo provvedimento operativo l'operazione può definitivamente partire.

Il calendario

La trasmissione dei dati seguirà questa tempistica:

• entro il 31 ottobre 2013: tutti i rapporti attivi nel 2011;
• entro il 31 marzo 2014: tutti i rapporti attivi nel 2012;
• entro il 20 aprile di ogni anno successivo: tutti i rapporti attivi nel'anno precedente.

Chi deve trasmettere:
L'obbligo di trasmissione non spetta al singolo contribuente ma agli intermediari finanziari, cioè banche, Poste italiane, società finanziarie e di investimento, società di gestione del risparmio (Sgr) e società di investimento a capitale variabile (Sicav).

Cosa deve essere trasmesso:
Dovranno arrivare al fisco i dati identificativi di ciascun rapporto con una persona fisica o giuridica (con gli eventuali cointestatari) contraddistinta da un codice univoco e i saldi o i valori al 1° gennaio e al 31 dicembre dell'anno di riferimento.

Più in dettaglio, i principali rapporti e dati che dovranno essere inviati all'Agenzia delle Entrate sono:

Conti correnti o conti deposito: saldo contabile d'inizio e fine anno e importo totale addebiti e accrediti nel corso dell'anno;
Deposito titoli: controvalore dei titoli rilevato contabilmente alla fine dell'anno di riferimento e del precedente, l'importo totale degli acquisti di titoli, fondi ecc. effettuati nel corso dell'anno e l'importo totale dei disinvestimenti;
Carte di credito o di debito: utilizzo del plafond di spesa alla fine dell'anno e del precedente, importo totale degli acquisti effettuati e, nel caso di carte prepagate, l'importo totale delle ricariche o delle carte acquistate;
Fondi comuni di investimento: ammontare del contratto di gestione, importo totale delle sottoscrizioni di quote nell'anno e dei rimborsi;
Certificati di deposito e buoni fruttiferi: totale degli importi facciali, importo totale delle accensioni e delle estinzioni nel corso dell'anno (escluse quelle transitate su un deposito titoli);
Cassette di sicurezza: numero degli accessi nel corso dell'anno;
Compravendita di oro e metalli preziosi: valore totale degli acquisti e delle vendite.
Operazioni extra-conto: valore complessivo.

Sono escluse le operazioni tramite conto corrente postale di importo unitario inferiore a 1.500 euro.

L'obiettivo - vale la pena ricordarlo - è recuperare una parte dei 120 miliardi di euro che vengono sottratti al fisco ogni anno (in media 3mila per ogni contribuente italiano). Una cifra che da sola basterebbe a pagare gli interessi su tutto il nostro debito pubblico.

mercoledì 6 marzo 2013

Alwaleed infuriato con Forbes: ha sottostimato la sua ricchezza.

(Fonte: Teleborsa) - E' guerra aperta tra Alwaleed bin Talal e Forbes.

Secondo il principe e miliardario saudita, la classifica degli uomini più ricchi del mondo stilata dalla prestigiosa rivista americana avrebbe sottostimato la propria ricchezza. Forse volutamente, dal momento che i "dati errati sembrano essere stati progettati per penalizzare gli investitori e le istituzioni in Medio Oriente".

Forbes, che ogni anno stila l'attesa lista dei Paperoni, ha collocato il nipote del re saudita al 26° posto con un patrimonio stimato di 20 miliardi di dollari, circa 15,4 miliardi di euro.
Davanti a lui, che possiede investimenti in tutte le maggiori multinazionali, tra le quali la News Corp e gli hotel Savoy, figurano altri personaggi apparentemente molto meno ricchi, quali per esempio i fondatori di Google Larry Page e Sergey Brin.


Il portavoce di Alwaleed ha precisato che la sua vera ricchezza ammonta a 29,6 miliardi di dollari e che il giusto posto del principe è nella top ten di Forbes.

Non è mancata una vera e propria lettera di protesta indirizzata al direttore della rivista Steve Forbes, nel quale si accusa il giornale di avere avuto "pregiudizi intenzionali" nella valutazione, e sopratutto di aver tenuto conto dei rumors secondo i quali "l'aggiotaggio sarebbe lo sport nazionale saudita, data la mancanza di Casinò".

La conclusione è che fino a che non verranno operate le opportune rettifiche, Alwaleed collaborerà con Bloomberg Billionaires, che invece ha valutato la sua fortuna attorno ai 28 miliardi di dollari.




martedì 5 marzo 2013

I più ricchi d'Italia e del mondo.

L'annuale classifica della rivista americana Forbes elenca gli uomini più ricchi del mondo. Fra i primi 100 paperoni figurano gli italiani Ferrero, Leonardo Del Vecchio e Miuccia Prada. Silvio Berlusconi è 'solo' 194mo con 6,2 miliardi di dollari.

A livello globale Carlos Slim si conferma l'uomo più ricco di mondo con una fortuna di 73 miliardi di dollari. Al secondo posto Bill Gates con 67 miliardi di dollari e al terzo lo spagnolo Amancio Ortega, il re di 'Zara', con 57 miliardi di dollari.

ITALIA

1. Michele Ferrero e famiglia
Patrimonio: 15,7 miliardi di euro
Età: 87 anni
Azienda: Ferrero
Posizione nella classifica dei miliardari Forbes 2013 (mondiale): 23
Posizione nella classifica dei miliardari Forbes 2013 (italiana): 1



2. Leonardo Del Vecchio
Patrimonio: 11,8 miliardi di euro
Età: 77 anni
Azienda: Luxottica
Posizione nella classifica dei miliardari Forbes 2013 (mondiale): 49
Posizione nella classifica dei miliardari Forbes 2013 (italiana): 2



3. Miuccia Prada
Patrimonio: 9,5 miliardi di euro
Età: 63 anni
Azienda: Prada
Posizione nella classifica dei miliardari Forbes 2013 (mondiale): 78
Posizione nella classifica dei miliardari Forbes 2013 (italiana): 3



4. Giorgio Armani
Patrimonio: 6,5 miliardi di euro
Età: 78
Azienda: Giorgio Armani spa
Posizione nella classifica dei miliardari Forbes 2013 (mondiale): 131
Posizione nella classifica dei miliardari Forbes 2013 (italiana): 4



5. Patrizio Bertelli
Patrimonio: 5,1 miliardi di euro
Età: 67
Azienda: Prada
Posizione nella classifica dei miliardari Forbes 2013 (mondiale): 175
Posizione nella classifica dei miliardari Forbes 2013 (italiana): 5






MONDO

 

1. Carlos Slim Helù
Patrimonio: 73 miliardi di dollari
Età: 73
Nazione: Messico
Residenza: Messico
Azienda: Telmex, América Móvil
Posizione nella classifica dei miliardari Forbes 2012 (mondiale): 1





2. Bill Gates
Patrimonio: 67 miliardi di dollari
Età: 57
Nazione: USA
Residenza: Usa
Azienda: Microsoft
Posizione nella classifica dei miliardari Forbes 2012 (mondiale): 2




3. Amancio Ortega
Patrimonio: 57 miliardi di dollari
Età: 77
Nazione: Spagna
Residenza: Spagna
Azienda: Zara
Posizione nella classifica dei miliardari Forbes 2012 (mondiale): 3





4. Warren Buffett
Patrimonio: 53,5 miliardi di dollari
Età: 83
Nazione: Usa
Residenza: Usa
Azienda: Berkshire Hathaway
Posizione nella classifica dei miliardari Forbes 2012 (mondiale): 4





5. Lawrence Ellison
Patrimonio: 43 miliardi di dollari
Età: 69
Nazione: Usa
Residenza: Usa
Azienda: Oracle Corporation
Posizione nella classifica dei miliardari Forbes 2012 (mondiale): 5