giovedì 29 ottobre 2009

Famiglia, nuovi aiuti contro la crisi

Il governo al lavoro per introdurre misure a sostegno dei redditi. Tra le ipotesi, introduzione del quoziente familiare e agevolazioni per le madri lavoratrici.

Nel tempo segnato dalla Grande crisi, governo e parlamento stanno studiando nuove misure a sostegno dei redditi familiari. Le ipotesi sul tavolo sono numerose e vanno dal potenziamento degli asili nido, alla riformulazione del quoziente familiare, fino ad arrivare a un concorso a premi.

In sintesi ecco quali sono le proposte.
a) agevolazioni mamme lavoratrici. L’idea sarebbe quella di rimodulare l’orario di lavoro, affiancata da interventi a favore del reddito, come la distribuzione di voucher per asili nido, l’offerta di nuovi servizi per la cura dell’infanzia (potenziamento asili nido e diffusione di servizi tipo tagesmutter).Il pacchetto delle misure dovrebbe entrare in vigore entro fine anno e riguardare sia le lavoratrici assunte a tempo pieno sia per quelle in part-time.
b) fondo di credito per nuovi nati. Il provvedimento dovrebbe entrare in vigore entro la fine dell’anno e sarà rivolto alle famiglie con figli nati o adottati nel 2009, oltre che nel 2010 e nel 2011. Il fondo avrà la funzione da fungere da garanzia pubblica per i prestiti fino a 5mila euro, con un tasso non superiore al 50% del tasso medio rilevato trimestralmente dalla Banca d’Italia.
c) asili nido nelle pubbliche amministrazioni. Entro la fine dell’anno è prevista la pubblicazione del bando sperimentale per la realizzazione di asili nido nelle pubbliche amministrazioni.
d) moratoria mutui. Per le famiglie in difficoltà economica, rate sospese per tutto il 2010.
e) bonus bambino. La misura giace ancora in parlamento. Solo a livello locale si registrano interventi di questo tenore. Per esempio, nel Lazio il contributo è di 500 euro una tantum alla nascita, a patto che la madre sia residente in regione da almeno 12 mesi e abbia un reddito Isee non superiore ai 20mila euro.
f) quoziente familiare. I tecnici del Tesoro e il Parlamento stanno cercando di introdurre nuovi criteri per legare le detrazioni fiscali al cosiddetto quoziente familiare, cioè a un reddito calcolato in funzione al numero dei componenti familiari. Il sistema sarebbe in gradi di allentare la pressione fiscale per i nuclei familiari più numerosi.g) premio amico della famiglia. Un concorso a premi che mette in palio 3 milioni di euro ai soggetti – compresi gli enti locali fino a 15mila abitanti – che hanno attuato interventi a favore delle famiglie.

giovedì 22 ottobre 2009

Partita la Campagna Adesioni del PDL 2009/10



Gli iscritti, a seguito dell’accoglimento della loro richiesta, partecipano liberamente a tutte la attività de Il Popolo della Libertà e si distinguono in “ASSOCIATI”, i quali esercitano il diritto di elettorato attivo e passivo e possono essere designati o nominati a cariche interne al Popolo della Libertà (art. 4 dello Statuto) e “ADERENTI” che esercitano solo il diritto di elettorato attivo (art. 2 dello Statuto).

Tutti coloro che hanno un incarico elettivo negli enti locali o un incarico politico interno a Il Popolo della Libertà a qualsiasi livello, devono iscriversi come associati. Non è quindi possibile per le suddette categorie iscriversi come semplici aderenti.

Coloro che si iscrivono come ADERENTI, non possono usufruire della "Formula Famiglia" con la riduzione del 50% per i familiari. Tale modalità è prevista solo per gli associati purché all'interno della famiglia non ci sia un eletto a qualsiasi livello.

In deroga a quanto previsto dagli artt. 2 e 4 dello Statuto, hanno automaticamente diritto ad associarsi per l’anno 2009/2010 a Il Popolo della Libertà gli iscritti a Forza Italia degli anni 2007 e 2008, e di Alleanza Nazionale dell’anno 2008, che ne facciano esplicita richiesta e versino la relativa quota associativa” (VIII norma transitoria dello Statuto)

Coloro i quali hanno effettuato l’iscrizione a Il Popolo della Libertà come “aderenti” possono in qualunque momento effettuare il passaggio ad iscritto “associato”, versando l’integrazione della quota associativa nelle stesse modalità di pagamento previste per l’iscrizione.Adesione on-line con pagamento diretto attraverso carta di credito. Direttamente dal sito de Il Popolo della Libertà, sarà possibile effettuare l'iscrizione e il pagamento on-line utilizzando la carta di credito.

lunedì 19 ottobre 2009

Ora di religione islamica nelle scuole!?

Velo sì, velo no. Moschea sì, moschea no. Adesso a spaccare (trasversalmente) gli schieramenti politici è l'ora di religione islamica nelle scuole. La proposta lanciata dal viceministro Adolfo Urso, finiano doc, solleva un pandemonio. Come da copione."E' un diritto" sostengono di comune accordo Fini, ormai in odor si santità, e D'alema che finalmente può "dire qualcosa di sinistra".La Lega tuona e si professa "nettamente contraria" (forse avrebbe preferito un'ora dedicata a Toutatis e ai riti celtici), la Chiesa si divide tra chi "aveva già in passato accarezzato l'idea di un'ora di Corano a scuola" (cardinale Renato Raffaele Martino) e chi definisce l'idea "impraticabile" (cardinale Ersilio Tonini).C'è anche chi, abbracciando un imparziale relativismo, propone a questo punto che l'ora di religione musulmana sia affiancata da quella di religione ebraica, buddista, scintoista e zoroastriana...A gettare altra benzina sul fuoco pensa Vittorio Messori che, affrancato da facili buonismi, scrive sulle pagine del Corriere: "I nostri valori e, più ancora, i nostri vizi, corroderanno e, alla fine, faranno implodere una fede il cui Testo fondante non è per nulla in grado di affrontare la critica cui sono state sottoposte le Scritture ebraico-cristiane". E rincara la dose domandando "Gli ingenui, o insipienti, promotori della proposta... Non sanno che relativismo e neutralità religiosa sono frutti dell'illuminismo europeo, ma bestemmie per il credente coranico? Ignorano che l'anno islamico inizia da Maometto e che il tempo e il mondo sono solo del suo Allah? Non sanno che è impensabile il concetto stesso di 'storia delle religioni' per chi è convinto che c'è una sola fede e le altre sono o incomplete o menzognere?"
Che i nostri valori e ancor più i vizi suscettibili di minare l'Islam siano gli stessi che stanno 'desertificando' le navate delle Chiese cattoliche?

venerdì 9 ottobre 2009

L'ira di Silvio!

"Ci sono due processi farsa, risibili, assurdi, che illustrero’ agli italiani andando anche in televisione".Lo ha affermato in un’intervista al Gr1 il presidente Berlusconi, commentanto le conseguenze personali sul fronte giudiziario derivanti dalla bocciatura del lodo Alfano da parte della Consulta:"Scendero’ io stesso nelle Aule del tribunale facendo esporre al ridicolo gli accusatori dimostrando a tutti gli italiani di che pasta sono fatti loro e di che pasta sono fatto io. Per fortuna che Silvio c’e’, se no saremmo completamente nelle mani di questi signori della sinistra che hanno un’organizzazione di una minoranza della magistratura che usa il potere giudiziario a fini di lotta politica, hanno piu’ del 70% della stampa che e’ tutta di sinistra, con in testa Repubblica e altri giornali, hanno tutti i programmi di approfondimento politico e la Tv pubblica pagata con i soldi di tutti e un capo dello Stato di sinistra che e’ stato eletto da una maggioranza che non e’ piu’ maggioranza nel Paese, una maggioranza di sinistra, ed ha le radici totali della sua storia nella sinistra. Credo che anche l’ultimo atto di nomina di un magistrato della Corte dimostri da che parte sta. E poi c’e’ una Corte Costituzionale con 11 giudici di sinistra che non e’ certamente un organo di garanzia, ma e’ un organo politico come si e’ visto in questa occasione. Ma il Governo va avanti tranquillamente, serenamente e se possibile con piu’ grinta di prima perche’ si sente assolutamente necessario, indispensabile alla democrazia, alla liberta’ e al benessere di questo Paese. Abbiamo governato senza questo lodo per cinque anni dal 2001 al 2006, continueremo a governare senza questo lodo"