giovedì 31 dicembre 2009

Risultati Scudo Fiscale.

Lo scudo fiscale ha permesso il rimpatrio di 95 miliardi di euro. Il ministero dell’Economia ha fatto sapere che "su questo volume, il 98% è fatto da rimpatri effettivi in Italia". Il gettito derivante dai rimpatri di capitali dall’estero vale "ben oltre i 6 punti di pil".
Lo scudo fiscale ha totalizzato 95 miliardi di euro (pari a 190.000 miliardi di vecchie lire) per volume delle operazioni e di questo ammontare, il 98% è fatto da rimpatri effettivi in Italia. Il Tesoro ha spiegato che questi numeri "marcano uno straordinario successo, segno di forza della nostra economia e di fiducia nell'Italia". Nella nota si precisa anche che "il termine di riapertura delle operazioni di rimpatrio con maggiorazioni di aliquota ad aprile 2010 è ultimo e definitivo. L'alternativa in tutti i Paesi G20 è costituita solo dall'applicazione delle nuove e molto efficaci norme antievasione".
Sui 95 miliardi di euro, il 98% è fatto da rimpatri effettivi in Italia. "Sono numeri - prosegue la nota di via XX Settembre - che marcano uno straordinario successo, segno di forza della nostra economia e di fiducia nell'Italia. E anche di intelligenza. L'impegno dei principali Paesi del G20 è infatti nel senso che: 'Il tempo dei paradisi fiscali è finito per sempre'. Portare o tenere i soldi nei paradisi fiscali non conviene più, né economicamente né fiscalmente. Il rendimento è minimo, il rischio è massimo".

domenica 27 dicembre 2009

"Ora riforme per modernizzare lo Stato"

Collegamento telefonico con la "Comunità incontro" di don Pierino Gelmini. Il premier rilancia la stagione di riforme istituzionali: "Nel 2010 faremo tutte le riforme per modernizzare lo Stato in tutti i suoi comparti. Tantissimi italiani ci incoraggiano ad andare avanti: due italiani su tre sono con noi". E assicura: "La maggioranza è coesa".

Terni - "Seguendo il tuo esempio, io non mollerò e continuero nell’attività di governo che ha fatto molto bene. Ci dedicheremo alle riforme per modernizzare lo Stato in tutti i suoi comparti. Tantissimi italiani ci incoraggiano ad andare avanti: due italiani su tre sono con noi". Ad annunciarlo è stato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che nel corso di un collegamento telefonico con la "Comunità incontro" di don Pierino Gelmini, ricordando che "la maggior parte degli italiani sostiene il Governo".
La ripresa dei lavori: "Il 7 gennaio con la ripresa dell’attività spero che tutti i segni che ho sul viso siano spariti". Berlusconi è già pronto a tornare al lavoro e a mettere in campo tutte quelle riforme necessarie al Paese per il bene comune: "Il 2010 sarà l’anno delle riforme in tutte le direzioni". "Sempre una volta di più dico che l’amore vince su tutto, non solo sull’odio che rende violente contro l’avversario politico le menti più fragili - ha continuato il premier nel collegamento telefonico - al contrario di ciò che noi facciamo perchè noi rispettiamo l’avversario politico".
Lavorare per il bene: Poi il presidente del Consiglio ha voluto lanciare un invito al proprio Paese: "Mettiamoci insieme, tutti noi, persone di buona volontà, che credono nell’amore e che credono che l’amore possa vincere l’invidia e l’odio. I nostri avversari hanno ironizzato, dicendo che noi stiamo quasi dando vita ad un partito dell’amore. Lo dico senza ironia: è proprio così". Poi, Berlusconi ha aggiunto: "Intendiamo essere tutti uniti tra coloro che amano e rispettano gli altri, per portare avanti il duro lavoro che ancora ci aspetta, per fare migliore il nostro Paese e per dare a tutti i ragazzi la possibilità di realizzarsi e di guardare al futuro con sicurezza".

venerdì 25 dicembre 2009

Gli auguri del Presidente Silvio Berlusconi.

Gentile Gabriele,
La ringrazio per il sostegno e l'incoraggiamento di questi giorni. Mi ha molto confortato sapere di essere circondato e sostenuto dall'affetto di tante persone come Lei, che vogliono costruire e non distruggere, che vogliono il bene di tutti e a nessuno augurano il male.
Come sa, ho ripreso a lavorare perchè tante sono ancora le cose da fare per mantenere fede al mio impegno con Lei e con tutti gli italiani: cambiare in meglio la nostra Italia.
Chiedo a Lei e a tutti coloro che partecipano al network on line, Forzasilvio.it, un doppio sforzo: regalare un’iscrizione al Popolo della Libertà e far registrare un altro amico su www.forzasilvio.it
Come ho detto due domeniche fa a Milano in Piazza Duomo, l'obiettivo della campagna di tesseramento del Pdl è raggiungere un milione di adesioni. Un milione di persone che chiamo a lavorare insieme a noi a favore del bene del nostro Paese e degli italiani. Le chiedo di essere al mio fianco per raggiungere questo obiettivo e Le chiedo anche di diffondere ulteriormente Forzasilvio.it, per fare in modo che il maggior numero di nostri sostenitori possa continuare a ricevere informazioni dirette sull'attività del governo. Troppo grande è la distanza fra quello che il governo fa e quello che i cittadini vengono a sapere per colpa della disinformazione dei giornali e della tv. Forzasilvio.it serve anche a questo: a colmare questa distanza.
Grazie per quello che farà. Auguro a Lei e a tutti i Suoi cari di trascorrere un Natale sereno e che il nuovo anno Le consenta di realizzare tutti i desideri di bene e di amore che sono nel Suo cuore.
Cordialmente
Silvio Berlusconi

giovedì 24 dicembre 2009

"Basta con il disfattismo e con l'odio"

Il premier telefona a Radio Anch'io : "Mi aspetterei che tutte le fabbriche del disfattismo e del pessimismo la smettano di produrre un'atmosfera che non è soltanto di odio e di violenza nella politica ma che è anche negativa sul piano dei consumi e degli investimenti". E sulla crisi: "La ripresa ci sarà, abbiamo fatto una Finanziaria senza alzare le tasse e senza introdurne di nuove". Sulla criminalità ribadisce: "Vogliamo sconfiggere definitivamente la mafia".

RIPRESA: "La ripresa ci sarà perché tutti gli indicatori vanno in questa direzione". Così risponde il premier a una domanda sulla possibilità che nel 2010 l'economia torni a crescere. Il presidente del Consiglio ha detto poi di aspettarsi "che tutti reagiscano positivamente, con fiducia e ottimismo perché senza ottimismo non si va da nessuna parte". "Tutti dovremmo metterci in testa - ha proseguito Berlusconi - che per uscire dalla crisi si deve avere fiducia in noi e guardare con ottimismo al futuro. Solo un esempio: tutte le categorie, che non hanno nulla da temere dalla crisi perché sono garantite, come i lavoratori pubblici che non saranno licenziati dallo Stato e che hanno avuto un incremento di oltre il 3% nel 2009 usufruendo di un maggior potere d'acquisto o i pensionati, dovrebbero decidere di non cambiare i loro consumi e il loro stile di vita". Al contrario, ha proseguito, "il fatto di insistere sempre su questa crisi e di creare paura in tutti produce la crisi perché a furia di dire una cosa alla fine si avvera. Questo dovremmo tenerlo presente per uscire prima e meglio degli altri concittadini europei da questa crisi che certamente è grave e profonda e di cui noi italiani non abbiamo nessuna colpa".
FINANZIARIA: "Sulla Finanziaria ho sentito troppe critiche infondate: noi abbiamo fatto una Finanziaria che non ha consentito l'attacco alla diligenza, cioé con tutti i parlamentari che cercavano di portare a casa qualcosa per le loro clientele; abbiamo fatto una Finanziaria di 9 miliardi di euro, senza alzare le tasse esistenti e senza introdurre nuove tasse". "In questo momento il fatto di non aver messo le mani nelle tasche dei cittadini è certamente un merito grande del nostro governo".
CONTI PUBBLICI: "In un momento di crisi il nostro sistema ha dato la dimostrazione di essere solido a cominciare dalla solidità delle banche" e il governo è riuscito a "mantenere i conti pubblici in ordine cosa che non è riuscita a molti paesi europei".
GOVERNO: "Sono stati 18, 19 mesi di lavoro straordinario di tutto il governo e di una squadra davvero eccezionale". Così il premier Silvio Berlusconi nel corso di un collegamento telefonico con 'Radio Anch'iò. Nel riassumere i risultati conseguiti dall'esecutivo, il presidente del Consiglio ha sostenuto che il governo ha "risposto bene a tutte le emergenze su cui si è dovuti intervenire", ricordando la "tragedia" della Campania, così come quella dell'Aquila. Berlusconi ha quindi sottolineato i meriti dell'esecutivo sia per come ha affrontato la crisi, mantenendo in ordine i conti pubblici, che per quanto fatto nella lotta alla criminalità organizzata.
MAFIA: "La mafia è un fenomeno patologico che noi vogliamo sconfiggere definitivamente negli anni che restano di questa legislatura". Nel riassumere i risultati perseguiti dal governo nel 2009, il premier ha detto: "Vorrei far notare che, nonostante le accuse che sono state rivolte soprattutto al presidente del Consiglio, nessun governo mai nella storia della Repubblica ha agito con così tanta determinazione e efficacia nella lotta alle organizzazioni criminali".
L'AQUILA: Nell'affrontare il terremoto dell'Aquila è stato fatto un "miracolo", anche perché "lo Stato ha fatto finalmente ciò che uno Stato civile deve fare: stare vicino ai cittadini nel momento in cui questi avevano massimamente bisogno di essere aiutati". E' un passaggio dell'intervista di Silvio Berlusconi al direttore del Giornale Radio Rai Antonio Preziosi nel corso di un collegamento con 'Radio anch'io" , la trasmissione di RadioUno andata in onda dall'Aquila. Nell'intervista, la prima dopo l'aggressione di Milano, Berlusconi ha ringraziato tutti quelli che sono stati coinvolti nell'assistenza dei terremotati ed in particolare lo "straordinario" capo della Protezione Civile Guido Bertolaso.
"UN MIRACOLO": Quindi il premier ha ricordato quanto fatto in Abruzzo: un "miracolo", ha detto, che "ha permesso di dare le case a tutti coloro che le avevano perse e cioé aver creato dal nulla una città di oltre 30 mila abitanti in pochi mesi. Di questo dobbiamo essere, tutti come cittadini italiani, estremamente orgogliosi perché mai a seguito di una catastrofe naturale i Paesi hanno saputo reagire nel modo in cui abbiamo saputo reagire noi". "Mi hanno riferito - ha proseguito il Cavaliere - che una trasmissione televisiva abituata a fare critiche anche dure al governo, ha mandato i suoi inviati tra gli abitanti dell'Aquila nuova, quella che non è stata ricostruita perché per farlo occorreranno molti anni, per cercare invano qualcuno che formulasse delle critiche all'operato della nostra Protezione Civile, ma hanno trovato nessuno. Credo che sia da sottolineare il fatto che tutti i cittadini dell'Aquila a cui lo Stato ha dato una casa moderna e con tutti i comfort portino nei loro cuori un sentimento di gratitudine, vera e profonda, nei confronti di tutti gli operatori dello Stato. La lezione dell'Aquila è stata proprio questa: lo Stato, finalmente, ha fatto quello che uno Stato civile deve fare, ossia stare vicino ai cittadini quando i cittadini hanno massivamente bisogno di essere aiutati".

"Valori cristiani sempre presenti nel nostro governo"

Il presidente del Consiglio scrive a Benedetto XVI per ringraziarlo della sua vicinanza dopo l'aggressione subita: "Le Sue parole mi sono state di grande conforto". Poi assicura il pontefice: "Il mio governo adotterà tutte le misure necessarie per garantire la serenità e la pace sociale". Lettera accolta con piacere in Vaticano.

Momento di riflessione: "Il Natale è un momento importante di riflessione per tutti gli uomini di buona volontà. Il messaggio di pace e di fraternità di Cristo, che dovrebbe regnare tra gli uomini, purtroppo viene dimenticato quando alla forza delle idee si risponde con la violenza verbale o financo fisica", scrive ancora Berlusconi.
I valori cristiani: Sono "sempre presenti" nell’azione del governo, che è impegnato ad adottare misure necessario a garantire "la serenità e la pace sociale". "La speciale attenzione che il Santo Padre rivolge all’Italia - sottolinea il presidente del Consiglio- è testimoniata dalla sollecitudine dimostrata in occasione del tragico terremoto de L’Aquila, quando egli, nel corso della visita, dopo aver affermato la sua vicinanza alle popolazioni colpite ha detto: Vorrei abbracciarvi ad uno ad uno".
Serenità e pace sociale: "Posso confermare che i valori cristiani testimoniati dal Pontefice sono sempre presenti nell’azione del governo da me presieduto, che adotterà - assicura il premier - tutte le misure necessarie per garantire la serenità e la pace sociale. Nel rinnovare a lei e a sua santità gli auguri più devoti, le invio i più fervidi saluti".
Accolta con piacere in Vaticano: "Gli auguri fanno sempre piacere": è l’unico commento, informale, che si strappa da ambienti vaticani sul messaggio natalizio inviato da Berlusconi. Nulla trapela su come il pontefice deciderà di rispondere alla lettera del presidente del consiglio. Di certo c’è che Ratzinger - come di consueto - parlerà dell’Italia durante la benedizione "Urbi et Orbi" che impartirà il giorno di Natale dalla loggia centrale di San Pietro. In quell’occasione il Papa potrebbe far riferimento anche agli auguri di Berlusconi come a quelli, tradizionali, del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

martedì 22 dicembre 2009

Berlusconi ai lettori: "A Natale? Tessera del PDL"

Gli auguri di Natale del presidente del Consiglio dal sito de ilGiornale.it "a tutti gli italiani che amano la libertà". Poi l'idea-regalo: "A voi e a tutti i vostri amici regalate una tessera del Pdl. Ci darete più forza per continuare a resistere e a lavorare per il bene di tutti".

Gli auguri di Natale di Silvio agli italiani su ilGiornale.it
Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in un audio ha voluto far sentire la sua voce con un messaggio di vicinanza ai lettori in occasione delle feste natalizie. "Che possiate realizzare tutti i progetti, tutti i sogni che portate nella vostra mente e nei vostri cuori. Per voi e per tutti i vostri cari" l’augurio del presidente del Consiglio. Poi un messaggio "a tutti gli italiani che amano la libertà" con un’idea-regalo particolare: "A voi e a tutti i vostri amici regalate una tessera del Pdl". Il premier sottolinea il significato politico dell’iniziativa: "Ci darete più forza per continuare a resistere e a lavorare per il bene di tutti".

domenica 20 dicembre 2009

Il rapporto annuale della Guardia di Finanza

Dati record per la lotta all'evasione e per quella contro i patrimoni della mafia.
La Guardia di Finanza ha presentato il suo tradizionale "Rapporto annuale" relativo ai primi 11 mesi del 2009. Ecco un po' di cifre per comprendere qual è la portata dell'illecito nel nostro Paese. Grazie all'azione dell'Arma, l'Agenzia delle entrate ha riscosso 7,4 miliardi di euro a seguito della lotta all'evasione. E' la somma più alta mai incassata dal Fisco italiano per le attività di controllo. Inoltre, nelle operazioni contro i patrimoni della mafia, sono stati indagati 5.279 soggetti (tra persone fisiche e società) e sequestrati beni per circa 2 miliardi di euro. Un dato record, visto che rispetto al 2008 le confische sono raddoppiate. Sono state inoltre arrestate 465 persone e indagate altre 5.100 per i reati di riciclaggio, usura, falsificazione dei mezzi di pagamento e reati bancari e finanziari. La GdF ha altresì sequestrato profitti illeciti per 2,9 miliardi di euro. Ha scoperto redditi non dichiarati per 30 miliardi di euro ed Iva evasa per oltre 5 miliardi: sono stati individuati oltre 8 mila tra evasori totali e paratotali.Le Fiamme Gialle hanno sequestrato 85 milioni di prodotti recanti marchi italiani contraffatti, 3777 apparecchi da intrattenimento e videogiochi non autorizzati o non collegati alla rete telematica dei Monopoli, 451 centri di raccolta scommesse di bookmaker stranieri. Hanno inoltre scovato 6.420.000 Gratta e vinci falsi (+138% sul 2008). Sul fronte del lavoro, sono stati scoperti quasi 5.700 datori di lavoro che hanno impiegato 26.300 dipendenti in nero o irregolari, tra cui 4.600 cittadini extracomunitari.
Il generale D'Arrigo - comandante generale delle Fiamme Gialle - è molto soddisfatto: "I buoni risultati raggiunti quest'anno confortano le nostre scelte strategiche. Non sono conseguenti a picchi di verifiche, ma il risultato di una media molto elevata di efficacia delle attività di controllo. Abbiamo investito molto in formazione e ci siamo concentrati su alcuni filoni. Siamo particolarmente orgogliosi non tanto del volume del gettito recuperato a tassazione, quanto del suo aumento. C'era un livello di rischio in Italia per gli evasori molto basso, lo stiamo facendo aumentare. E' questo - ha concluso - che li convincerà a pagare". Un ultimo allarme in vista del Natale. Secondo la GdF bisogna stare attenti all'atto di acquistare giocattoli. Sono infatti sempre più diffusi i prodotti non sicuri. Nel 2009 sono stati sequestrati 22 milioni di giocattoli fuori norma, un quantitativo nove volte superiore rispetto al 2008. Un "aumento esponenziale", ha sottolineato il generale di Brigata Giuseppe Vicanolo, legato all'aumento del flusso dei traffici di merci contraffatte che le organizzazioni criminali hanno potuto realizzare approfittando della crisi economica.

venerdì 18 dicembre 2009

L'UFFICIO DI PRESIDENZA HA PRESENTATO LE CANDIDATURE

La lista dei candidati del centro destra alle regionali di marzo inizia a prendere corpo. L’ufficio di presidenza del Pdl, riunitosi per la prima volta senza Silvio Berlusconi ricoverato in ospedale dopo l’aggressione di domenica a Milano, ha infatti ufficializzato alcuni nomi.Arriva la conferma per Roberto Formigoni in Lombardia e la candidatura di Giuseppe Scopelliti in Calabria, di Renata Polverini nel Lazio e di sandro Biasotti in Ligura. Vittoria poi per la Lega che schiererà i suoi candidati in Piemonte (Roberto Cota) e Veneto (forse Flavio Tosi invece di Luca Zaia). Resta ancora da sciogliere invece il nodo della Campania così come per alcune regioni del Sud, come ad esempio la Puglia, il vertice del Pdl ha deciso di prendere tempo in attesa di capire le intenzioni dell’Udc.Nonostante la scelta di confermare Formigoni alla guida del Pirellone fosse stata resa nota già da diversi giorni, l’arresto dell’assessore regionale al Turismo Piergianni Prosperini, dà all’ufficializzazione della candidatura una valenza diversa. Come a dire che Formigoni gode della fiducia e della stima incondizionata del Pdl.Nome già noto da tempo poi era quello di Renata Polverini, una candidatura che ha avuto in Gianfranco Fini il principale sponsor. Superate le ultime resistenze di una parte interna al Pdl dubbiosa sulla possibilità di concedere due grandi regioni alla Lega, l’ufficio di presidenza ha potuto ufficializzare che in Veneto e Piemonte a rappresentare la maggioranza sarà un esponente del Carroccio. Una decisione che ha scatenato l’ira dell’attuale governatore del Veneto Giancarlo Galan pronto a correre di nuovo per la presidenza della Regione anche da solo. Galan definisce la decisione presa a Roma «peggiore di un tradimento» e promette battaglia. L’idea che circolava nei mesi scorsi era di presentare comunque una lista a suo nome. Decisione per il momento non ufficializzata. Quanto al suo successore, i giochi sono ancora aperti: Umberto Bossi infatti dovrà scegliere tra Luca Zaia, ministro dell’Agricoltura e nome in pole position, oppure Flavio Tosi, attuale sindaco di Verona. L’eventuale corsa di Zaia apre però un problema all’interno del governo e cioè l’assegnazione della poltrona di ministro. Le intenzioni dei lumbard sono di conservare l’Agricoltura in quota leghista, ipotesi però ancora da discutere con il resto degli alleati. Per questo sembrano salire le quotazioni di Tosi.In Piemonte invece sembra certa la corsa del capogruppo alla Camera Roberto Cota contro l’attuale presidente Mercedes Bresso. Resta invece ancora insoluto invece il problema Campania. Il vertice del Pdl avrebbe deciso di rinviare la decisione per discutere il problema direttamente con Berlusconi. Il passo indietro di Nicola Cosentino appare ormai scontato, ma l’intesa sul sostituto ancora non c’è. Rinviate poi le decisioni anche sulle regioni meridionali (tra i fautori di un rinvio delle scelte ci sarebbe il ministro Raffaele Fitto) con l’obiettivo di agganciare l’Udc. Non è mistero infatti che lo stesso Berlusconi abbia insistito più volte sulla possibilità di poter siglare intese locali con i centristi. E la scelta del candidato della Puglia potrebbe essere l’occasione.Per il momento poi restano vuote le caselle delle regioni rosse su cui alcuni dirigenti del Pdl hanno chiesto del tempo per un ulteriore approfondimento prima scegliere.

giovedì 17 dicembre 2009

Ben tornato Presidente!

Il premier Silvio Berlusconi ha lasciato l'ospedale San Raffaele di Milano. Il presidente del Consiglio, con un vistoso cerotto sopra il naso era sorridente e ha salutato cronisti e fotografi presenti all'uscita di via Olgettina da dove è partito il corteo di auto. Il premier è arrivato ora a villa san Martino ad Arcore. "Se cambiano i toni della politica il mio dolore non è inutile", ha detto Berlusconi.

Il premier offre un patto democratico a Pd e Udc

Il Cavaliere a Bersani e Casini: "Intesa democratica contro l'odio. Sì alle riforme costituzionali". Ai suoi dice: dal leader Pd segnali di buona volontà. L’ex An? Punta a un gruppo autonomo.
di Adalberto Signore

- «Va bene, proviamoci...». Niente conferenza stampa di fine anno, niente sera di Natale tra i terremotati a L’Aquila e, soprattutto, niente apparizioni pubbliche per almeno 15 giorni. Quello che aspetta Silvio Berlusconi dopo che oggi lascerà il San Raffaele di Milano sarà un vero e proprio isolamento «mediatico» in quel di Arcore. Al punto che scorta e servizi di sicurezza stanno anche studiando l’eventualità di una sorta di «zona cuscinetto» nei pressi di Villa San Martino per evitare che telecamere e cronisti passino le feste di Natale appostati davanti al cancello. Un silenzio, quello del premier, che sarà come al solito interpretato in questa o quella direzione.
E che servirà a Berlusconi per ragionare a bocce ferme sulla situazione e valutare con calma eventuali cambi di strategia. Tra cui si fa strada l’idea di «una stagione nuova» che dia vita non solo a «un clima diverso» ma anche a «un percorso riformatore». Parole che seppure in privato il Cavaliere arriva a pronunciare davanti all’insistenza delle cosidette «colombe», da Gianni Letta a Fedele Confalonieri fino a Paolo Bonaiuti. E non è un caso che sin dalla mattina sia proprio il portavoce del premier a insistere sui «segnali di buona volontà» registrati nel faccia a faccia tra Berlusconi e Pierluigi Bersani.
Ed è in questo quadro che l’ufficio di presidenza del Pdl riunito a via dell’Umiltà mette nero su bianco l’idea di «un patto democratico tra le maggiori forze politiche che segni chiaramente i confini della normale dialettica». Una proposta che ha come interlocutori Pd e Udc, visto che il documento sottolinea «i segnali di apertura dell’opposizione a partire dalle dichiarazioni di Pier Ferdinando Casini e Pierluigi Bersani». Il Pdl, dunque, dà la sua disponibilità ad abbassare i toni nel tentativo di aprire una stagione nuova. Seppure sottolineando con forza che in questi mesi Berlusconi è stato «vittima di un’aggressione frutto di una campagna di odio senza precedenti».
Il senso del ragionamento è chiaro e riflette in buona parte quelle che restano le perplessità di Berlusconi. L’appello al Pd, infatti, non può non implicare che Bersani rinneghi la linea di Antonio Di Pietro prendendo le distanze dall’Idv. Un’ipotesi che il Cavaliere continua a considerare «lontana». Ed è proprio con questo spirito che il premier decide di cedere all’insistenza delle «colombe». Proviamoci - è il senso del suo ragionamento - anche se non credo che saranno mai in grado di isolare i facinorosi. Convinzione ribadita anche alla luce della puntata di Ballarò di martedì sera. «Io non sono neanche lontanamente vicino a come mi dipingono quei pazzi che erano in studio», ha ripetuto ieri in più d’una telefonata. Che poi un tentativo di riallacciare il dialogo sia «dovuto» è altra cosa, perché - ripete più d’un ministro - è «doveroso» cercare di trarre del bene da quanto accaduto in piazza Duomo e non dare più «alibi» a chi continua a dire che è il Pdl che avvelena i pozzi.
Ma oltre al tentativo di una pax «esterna», nell’ufficio di presidenza del Pdl si prova anche a siglare una pax «interna». Con concessioni alla linea di Gianfranco Fini che non sono certo di poco conto: il via libera alla candidatura della finiana Renata Polverini nel Lazio e l’apertura di credito sul tema della cittadinanza su cui - si legge nel documento - «proseguirà l’approfondimento avviato dalla consulta Affari costituzionali in parallelo dell’iter dei lavori parlamentari». Il giorno delle colombe, dunque. Anche perché la bozza del documento viene concordata telefonicamente dai coordinatori proprio con Berlusconi. Che decide di mandare segnali di fumo sia all’opposizione che a Fini. Anche se questo non significa certo che il Cavaliere abbia scordato gli ultimi mesi di attriti, tanto che ancora nei giorni scorsi confidava in privato a più di un interlocutore tutti i suoi dubbi. Fini non si fermerà - è il senso del ragionamento - finché non riuscirà nel suo obiettivo di costituire un gruppo parlamentare autonomo.

mercoledì 16 dicembre 2009

Gli 007: "Basta bagni di folla, Berlusconi è a rischio!"

Troppi rischi sull’incolumità del premier. Il comitato parlamentare sui servizi segreti guidato da Francesco Rutelli non si nasconde: «Sebbene l’aggressione di Massimo Tartaglia a Silvio Berlusconi sia stato un gesto isolato, il presidente del Consiglio deve essere più prudente nei contatti con la folla». La sua sicurezza, ha ribadito il leader centrista, «è un bene nazionale» e il rischio che da un episodio così grave possa derivare «una crescita del pericolo di emulazione» è altissimo. La fitta giornata di incontri al Copasir, iniziata con l’audizione del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e del direttore del Dis (l’organismo di controllo degli 007), Gianni de Gennaro, è servita a fissare alcuni paletti: serve maggiore prudenza e soprattutto sarà necessario dire qualche «no» in più: «Certe cose - ha sottolineato Rutelli - Berlusconi non le può fare perché ora il pericolo è più alto di prima e in qualche momento va posto uno sbarramento». Anche perché quando il capo del governo va in luoghi pubblici, come ha chiarito l’ex vicepremier, «la competenza è dei servizi segreti».Si spengono intanto le ultime critiche alla gestione della sicurezza attorno a Berlusconi al termine del suo comizio a Milano. «C’era un tale numero di guardie del corpo e addetti alla sicurezza che è da considerarsi quasi un evento accidentale che possa essere filtrato e passato l’oggetto che lo ha colpito». Getta acqua sul fuoco anche il ministro dell’Interno Roberto Maroni: «Tutto è stato fatto nel miglior modo possibile, anche i cosiddetti “interventi preventivi” di forze dell’ordine e servizi segreti». Ma l’asticella dell’allarme segna rosso: «Da tutte le analisi fatte dai servizi nell’ultimo periodo - è la sintesi di Rutelli - è emersa una crescente preoccupazione sul fatto che ormai sono molti i punti di tensione nel nostro Paese». E visto che l’esuberanza del premier «rende di fatto impossibile impedirgli dei contatti fisici con il pubblico», qualcosa dovrà cambiare. Certe «falle» nella sua sicurezza personale vanno evitate, come suggerisce il deputato Pdl e membro del Copasir Carmelo Briguglio: «L’attuale dispositivo, che si è confermato lacunoso e inadeguato, va radicalmente modificato».

martedì 15 dicembre 2009

Politica e internet. La proposta del PDL

Le polemiche di questi giorni confermano il ruolo centrale che internet ha assunto anche nella politica italiana, come luogo di un dibattito politico permanente. Internet è e deve rimanere un luogo di libertà di espressione ma non è un luogo al di sopra delle leggi. Bene fa il governo a tenere sotto osservazione siti e pagine sui social network che diffondono messaggi di vera e propria istigazione a delinquere e a perseguire chi si macchia di tali reati, avvalendosi delle leggi vigenti.
Il PDL invita il governo a valutare due possibili linee di intervento:
1. Stabilire un dialogo permanente con chi ha la responsabilità dei social network per facilitare e velocizzare la rimozione di contenuti odiosi e l’individuazione dei singoli responsabili.
2. Costituire una task force permanente con gli esperti e gli operatori del settore, per individuare insieme quali misure adottare per garantire che la rete sia un luogo di libero confronto di idee e non una palestra di odio. Aprire un sito dedicato, dove accogliere su questo tema i contributi di tutti gli italiani che vorranno partecipare alla discussione.
“Si tratta di impedire – commenta l’on. Antonio Palmieri, responsabile internet PDL - che la spazzatura dell’odio sommerga la rete. Libertà di espressione non significa libertà di insulto o istigazione a delinquere. Internet non è una arena dove esprimere il peggio di sé. Dobbiamo educarci tutti a usarla liberamente ma responsabilmente”.
"Internet deve essere un ambito di discussione, di cultura - afferma Antonio Giordano, vice responsabile internet PDL - e di vero confronto, non una piazza dove vince chi grida e chi insulta di più."

lunedì 14 dicembre 2009

Silvio non mollare mai!

Caro Presidente,
io e il mio coordinamento cittadino le esprimiamo il più sincero augurio di pronta guarigione.
Siamo certi che presto la rivedremo più forte di prima sul palco ad inneggiare alla Libertà, il dono più grande che Dio abbia concesso all'uomo.
Purtroppo stiamo attraversando un periodo dove l'odio sta prendendo il sopravvento sulla gente e lei ne sta subendo le conseguenze più di chiunque altro.
"Perchè mi odiano...?" lei dice, mentre si sta facendo in quattro da anni per il proprio Paese.
Non so rispondere, ma è certo che questo odio è figlio di quell'invidia che più descrive i "sinistri" (come li chiamo io, amichevolmente...).
Invidia nel vedere un uomo riuscire dove tanti hanno fallito e tuttora falliscono, e per questo sfuggire alla comune comprensione in quelle piccole menti che sono le sinistre comuniste.
Inconcepibile per loro vedere arrivare al successo un uomo, vederlo realizzato e vedere realizzarsi i propri sogni.
Mentre al contrario, caro Presidente, lei è un esempio per tutti noi!
Sappiamo che ha il morale a terra più per il gesto d'odio nei suoi confronti che per il dolore fisico.
Ma non si scoraggi. Non molli mai! Per tutti noi che le vogliamo bene e la apprezziamo.
Siamo tanti, ma tanti di più di quei matti e disadattati della sinistra italiana.

Tanti auguri.
Coordinamento Cittadino di Piubega (MN)

giovedì 10 dicembre 2009

Super Premier! Silvio, a te la Kriptonite ti fa un baffo!

"Sono un premier super, con oltre il 60% degli apprezzamenti". Lo ha affermato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il quale intervenendo a Bonn al congresso del Ppe ha ricordato che fino a qualche tempo fa il suo gradimento era intorno al 68%, prima che la sinistra cominciasse la campagna di calunnie. "Io pero’ sono sempre piu’ forte e la gente dice: ’mamma mia dove troviamo uno forte e duro con le palle come Berlusconi’?".Nel corso del suo intervento, il nostro premier ha osservato che nonostante le centinaia di procedimenti e le migliaia di udienze che gli garantiscono un record universale della storia, è stato sempre assolto: "Per fortuna e’ solo una parte dei giudici che sta con la sinistra, mentre i giudici soprattutto del secondo e terzo livello sono giudici veri come negli altri Paesi. In Italia succede un fatto particolare, di transizione, a cui dobbiamo rimediare. E cioe’: la Costituzione italiana dice che la sovranita’ appartiene al popolo, e’ il popolo che vota ed e’ il Parlamento che fa le leggi, ma se queste leggi non piacciono al partito dei giudici della sinistra questo si rivolge alla Corte Costituzionale che ha undici componenti su quindici che appartengono alla sinistra. Di questi, cinque sono di sinistra in quanto di nomina del presidente della Repubblica e noi abbiamo avuto purtroppo tre presidenti della Repubblica consecutivi tutti di sinistra. Quindi da organo di garanzia la Corte costituzionale si e’ trasformata in organo politico che abroga le leggi decise dal Parlamento. Quindi la sovranita’ oggi in Italia e’ passata da parlamento a partito dei giudici. Una situazione transitoria visto che stiamo lavorando per cambiarla, anche attraverso una riforma della Costituzione".Silvio Berlusconi ha inoltre ricordato la vicenda del Lodo Alfano, la quale per le alte cariche dello stato prevedeva che "durante il loro mandato si potessero dedicare completamente alla cura degli interessi del Paese. Ma anche questa legge e’ stata abrogata dalla Corte costituzionale che ha praticamente detto ai giudici ’riprendete la caccia all’uomo’ nei confronti del presidente del Consiglio.In Italia si e’ formato un partito dei giudici e poiche’ la sinistra e’ allo sbando e non riesce ad avere ragione con la politica, cerca di farlo attraverso i processi. Di fronte a questa situazione, abbiamo una grande maggioranza in Parlamento che lavorera’ per cambiare questa situazione anche con una modifica della nostra Costituzione".

mercoledì 9 dicembre 2009

Grande Alfano!

Alfano ai giudici: meno in tv, lavorare più in procure!

Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha voluto ringraziare il "procuratore capo di Palermo, Francesco Messineo, per il tris di arresti (Raccuja, Nicchi e Fidanzati) con il quale ha tagliato il vertice di Cosa Nostra a Palermo". Questo dimostra, per il Guardasigilli, che "si può battere e vincere la mafia senza andare in tv o fare convegni. Anzi, lavorando di più in Procura e senza la luce delle telecamere, si arresta qualche latitante in più, quindi - ha concluso Alfano - qualche convegno in meno e qualche latitante in più fa bene al paese".

martedì 8 dicembre 2009

Il Papa bacchetta i media: "Intossicano le coscienze"

Attraverso i mass media "il male viene raccontato, ripetuto, amplificato, abituandoci alle cose più orribili, facendoci diventare insensibili e, in qualche maniera, intossicandoci". Celebrando in piazza di Spagna la solennità dell’Immacolata concezione, papa Benedetto XVI ricorda che Maria porta a tutti "una bella notizia", che "dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia" e "ripete anche agli uomini del nostro tempo: non abbiate paura, Gesù ha vinto il male, l’ha vinto alla radice, liberandoci del suo dominio".
L'intossicamento da media: la celebrazione dell’Immacolata, "purezza in persona", perfetta trasparenza dell’anima nel corpo, è stata l’occasione, per il Papa, per una durissima critica a giornali, radio e televisioni, "colpevoli" di "intossicare" i cuori, "perché il negativo non viene pienamente smaltito e giorno per giorno si accumula. Il cuore si indurisce e i pensieri si incupiscono". Il Santo Padre ha parlato della "città", ma facendo subito capire che non stava parlando solo di Roma, né solo delle città reali, ma anche di quel "villaggio globale" che sono ormai i media: "la città - ha spiegato - siamo tutti noi. Ciascuno contribuisce alla sua vita e al suo clima morale, in bene o in male. Nel cuore di ognuno di noi passa il confine tra il bene e il male e nessuno di noi deve sentirsi in diritto di giudicare gli altri, ma piuttosto ciascuno deve sentire il dovere di migliorare se stesso". I mass media, ha insistito papa Benedetto XVI, "tendono a farci sentire sempre 'spettatori', come se il male riguardasse solamente gli altri, e certe cose a noi non potessero mai accadere. Invece siamo tutti 'attori' e, nel male come nel bene, il nostro comportamento ha un influsso sugli altri". Un meccanismo che aggiunge all’inquinamento dell’aria nelle città, che "in certi luoghi è irrespirabile", e che richiede "l’impegno di tutti", un "inquinamento dello spirito", "meno percepibile ai sensi, ma altrettanto pericoloso". Un inquinamento, ha osservato il pontefice, che "rende i nostri volti meno sorridenti, più cupi, che ci porta a non salutarci tra di noi, a non guardarci in faccia. La città è fatta di volti". "Le dinamiche collettive - ha avvertito il Pontefice - possono farci smarrire la percezione della loro profondità. Vediamo tutto in superficie. Le persone diventano dei corpi, e questi corpi perdono l’anima, diventano cose, oggetti senza volto, scambiabili e consumabili". Di fronte a tutto questo, ha concluso, la Madonna "ci insegna ad aprirci all’azione di Dio, per guardare gli altri come li guarda Lui: a partire dal cuore. E a guardarli con misericordia, con amore, con tenerezza infinita, specialmente quelli più soli, disprezzati, sfruttati".
L'amore per il prossimo: concludendo il suo discorso, papa Benedetto XVI ha voluto "rendere omaggio pubblicamente" alle tante persone impegnate in varie forme a "rispondere al male con il bene", sottolineando, con una ulteriore critica ai mass media, che "raramente fanno notizia". Il Papa ha parlato di "tutti coloro che in silenzio, non a parole ma a fatti, si sforzano di praticare questa legge evangelica dell’amore, che manda avanti il mondo. Sono tanti, anche qui a Roma, e raramente fanno notizia. Uomini e donne di ogni età, che hanno capito che non serve condannare, lamentarsi, recriminare, ma vale di più rispondere al male con il bene. Questo cambia le cose; o meglio, cambia le persone e, di conseguenza, migliora la società". Ha quindi esortato i romani, e quanti vivono in città, a "prestare orecchio alla voce di Maria, mentre siamo affaccendati nelle attività quotidiane", una voce che invita a cambiare le cose "a partire proprio dal tuo cuore e dalla tua vita. E la città - ha concluso - sarà più bella, più cristiana, più umana"

lunedì 7 dicembre 2009

Il presepe è pieno di extracomunitari...

"E' bello che si difendano le tradizioni, il crocifisso e il presepe ma, con una battuta ironica, dico che chi guarda il presepe vede che è pieno di extracomunitari". Con queste parole il presidente della Camera, Gianfranco Fini, torna sulle polemiche sollevate da alcune prese di posizione della Lega Nord. Fini non commenta direttamente l'attacco della Lega al cardinale di Milano Dionigi Tettamanzi ma ribadisce che "l'identità non è una fortezza sotto assedio, la nostra identità non preclusiva", e il fatto che le radici dell'Europa siano giudaico cristiane "non significa che oggi in Ue non ci siano altre identità". La battuta sul presepe scatena le repliche degli altri due relatori dell'incontro alla comunità di Capodarco su immigrazione e integrazione al quale partecipa Fini. È il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini a notare che, sì, ci sono molti extracomunitari nel presepe "a partire da Gesù Cristo". Pronta la replica di Fini: "Lui lo può dire". Infine si inserisce il presidente della commissione Antimafia Beppe Pisanu osservando che Gesù Cristo ha dovuto "chiedere anche l'asilo politico".

domenica 6 dicembre 2009

Agevolazioni fiscali per la casa.

36, 55, 3 e 4%. Il Fisco per una volta fa una faccia meno cattiva. Queste cifre sono agevolazioni – meno da tasse da pagare – per chi si avventura nell’acquisto di una casa oppure, più semplicemente, in spese di ristrutturazioni. Vediamo a quali condizioni è possibile beneficiarne.

Mettersi un tetto sulla testa approfittando della crisi. Un'idea che può avere la sua logica. Nel 2009, infatti, le vendite sono crollate del 15% e i prezzi sono scesi in media dell'8%. Potrebbe essere il momento giusto per acquistare un immobile. Com'è noto, per calcolare l'impegno economico per l'acquisto di una casa occorre aggiungere al prezzo dell'immobile un'altra serie di costi, tra cui l'eventuale commissione per l'agenzia, la parcella del notaio, le imposte. Mentre i primi due dipendono da fattori di mercato e dai tariffari professionali, il carico fiscale varia in base al fatto che si tratti o meno di una abitazione principale (sono previste agevolazioni fiscali per l'acquisto della "prima casa") e che il venditore sia un privato o un'impresa costruttrice.

Prima casa più leggera:
Se acquistate un immobile ad uso abitativo (e delle eventuali pertinenze: box, cantine ecc.) e "non di lusso":
- da un privato cittadino,
- da un'impresa non costruttrice, oppure
- da un'impresa costruttrice che vende un immobile ultimato da più di 4 anni,
siete tenuti a pagare le imposte di registro, ipotecarie e catastali (a un tasso agevolato) e non l'Iva. Questa imposta invece è dovuta se il venditore è un'impresa costruttrice che vende la casa entro i 4 anni dalla fine lavori.
Questi gli importi:
- imposta di registro: 3% calcolato sul valore catastale e non su quello commerciale (il vero prezzo d'acquisto dev'essere indicato nel rogito ma non ha alcuna rilevanza fiscale)
- imposta ipotecaria: 168 euro (importo fisso),
- imposta catastale: 168 euro (importo fisso).
- Iva (se dovuta): 4% calcolato sul valore d'acquisto (e non sul valore catastale).
Per la prima casa è prevista anche una riduzione del 30% sulla parcella notarile per il rogito.
Per ottenere queste agevolazioni:
- dovete essere residenti nello stesso comune dell'immobile che acquistate o dovete trasferirvi la residenza entro 18 mesi dall'acquisto,
- non dovete possedere altri immobili nello stesso comune,
- non dovete avere già usufruito delle agevolazioni "prima casa" per qualsiasi altro immobile su tutto il territorio nazionale.

sabato 5 dicembre 2009

Dare credito al pentito Spatuzza è una follia tutta italiana.

Le dichiarazioni di Gaspare Spatuzza rappresentano una follia tutta italiana. La follia è quella di immaginare di dar credito a chi parla dopo 11 anni dall’arresto, chi è stato autore materiale di efferati delitti tra cui quello di don Puglisi e lo strangolamento e scioglimento nell’acido del dodicenne Di Matteo, chi ha procurato un aborto ad una studentessa incinta di un boss palermitano. Questa persona dopo 11 anni coinvolge il presidente del Consiglio e trova ascolto presso la magistratura oltrechè, purtroppo, presso parte del mondo politico. Da tutto ciò appare l’impazzimento di alcuni magistrati che sembrano volere attuare un vero e proprio colpo di stato per via giudiziaria.
Lo ha dichiarato il deputato del Pdl, Mario Valducci, presidente della commissione Trasporti della Camera.

Mai così tanti successi contro la criminalità organizzata!

GOVERNO BERLUSCONI - Maggio 2008/ottobre 2009 -
Differenza rispetto ai 18 mesi precedenti

OPERAZIONI DI POLIZIA
377 +53%
ARRESTI
3.630 +22%
LATITANTI ARRESTATI
282 +87%
Tra 30 più pericolosi
15 +67%
Tra i 100 più pericolosi
37 +131%
BENI SEQUESTRATI
5.629 milioni di euro +56%
BENI CONFISCATI
1.753 milioni di euro +364%

Penso che non servano tante altre parole descrittive per valutare la bontà del lovoro fatto dal Governo Berlusconi.
Grazie Sivio di esistere !!!
(non mollare mai)

venerdì 4 dicembre 2009

Decoder obbligatorio? E allora aumenta il prezzo.

Esplode il caro-consumatori nelle zone dove è in corso lo switch off. In Trentino addirittura +20%, in Campania occhio all'antennista.

È in corso il passaggio dalla tv analogica a quella digitale terrestre. Data la situazione, i prezzi dei decoder stanno cambiando? Sì, in aumento.Inchiesta in tre regioniPer saperlo, tra settembre e ottobre la rivista Altroconsumo è andata a verificarlo nelle regioni che in questo periodo stanno effettuando lo "switch off", il passaggio: Trentino Alto Adige, Lazio, Campania.
Il caso più preoccupante è quello del Trentino Alto Adige: a transizione in corso, nel giro di un mese i prezzi sono lievitati del 13%, con punte del 20%. Un esempio? A settembre il decoder interattivo Telesystem in un punto vendita di Trento costava 79,90 euro, mentre solo un mese più tardi lo stesso negozio lo vendeva a 99 euro (+ 24%).
La situazione è altrettanto losca nel Lazio e in Campania, anche lì i prezzi dei decoder sono saliti prima del passaggio al digitale terrestre.
Variazione prezzi decoder settembre/ottobre 2009
Trentino Alto Adige : + 13%
Campania : + 2,5%
Lazio : + 1,3%

D'altra parte, in Campania si assiste a un altro fenomeno. Con il passaggio alla tv digitale, antennisti ''spregiudicati'' che chiedono soldi per sintonizzare i canali (operazione che richiede poche e semplici mosse) giustificando l'esborso con necessari interventi tecnici. Per raccogliere le lamentele dei consumatori il Movimento difesa del cittadino da alcuni mesi ha attivato lo sportello Sos decoder.''Sono troppi i tecnici o presunti tali - spiega l'associazione - che chiedono cifre esorbitanti per operazioni semplicissime: il tutto senza tener conto di alcuni tariffari che, sebbene diversi da regione a regione, possono essere considerati quale punto di riferimento per gli utenti''. Per questo l'Mdc chiede l'intervento del Garante dei prezzi e della Guardia di Finanza.

giovedì 3 dicembre 2009

Dai! Silvio... non scherzare! Ci metti paura...

Silvio Berluisconi ha fatto una battuta all’inizio del suo intervento alla conferenza internazionale Italia-America Latina che a me personalmente non ha fatto ridere, anzi mi ha gelato il sangue nelle vene. Buttandola sul ridere ha dichiarato che presto farà le valige e se ne andrà a Panama...
Sentirà la mancanza di Repubblica, L’Unità, Annozero e i pm, il presidente del Consiglio si è detto pronto a correre a casa, fare le valige e trasferirsi a Panama.

Dai! Silvio... non scherzare su queste cose. Ci metti paura!

Silvio non mollare mai!!!

martedì 1 dicembre 2009

C’è l’apocalisse: tutti in fila a "godersi" la morte.

Spopola il film catastrofista 2012. E' basato sulla profezia Maya del devastante allineamento dei pianeti fra tre anni. E gli italiani scoprono il sottile piacere di immaginare la propria morte, anziché una vita fra trans, toghe pazze e mutui.
di Marcello Veneziani

Mancano poco più di tre anni alla fine del mondo e noi stiamo qui a baloccarci tra mutui e giudici, trans e sms. C’è un incubo che attraversa il mondo e si presenta nelle vesti della ricreazione: è la fine del mondo, fissata per il 21 dicembre del 2012. Profezia tratta dal calendario Maya e avallata dalla più avventurosa astrofisica, narra di un pericoloso allineamento dei pianeti da cui scaturirà la fine della Terra, dopo orrende catastrofi. Si fermerà per 72 ore la rotazione della Terra, rimpiangeremo la forza di gravità, e poi ripartirà in senso inverso, generando cataclismi. Ma la Terra si va già attardando, perde minuti da anni, rallenta paurosamente. Aiuto, la Terra s’ammoscia... In tutto il mondo e in Italia capeggia le classifiche il film catastrofico di Roland Emmerich, 2012, che ci fa vedere in anteprima da spettatori quel Crollo Finale che ci vedrà invece attori, coinvolti e travolti, alla vigilia di una Santa Natività in cui non nascerà più nessuno. Saremo condannati a morte in flagranza di creato. Piace da morire godersi in poltrona a 7,5 euro lo spettacolo della propria fine, e quella degli odiati vicini, oltre che dei propri cari; bello godersi il filmino del proprio funerale planetario, sgranocchiando pop corn, nell’unica realizzazione verace e universale del comunismo: la fine del mondo ci renderà finalmente tutti uguali. ’A livella, per dirla con quel marxista funerario di Totò. Muoiono tutti, belli e brutti, ricchi e poveri, stronzisti e merdacce, per usare le nuove categorie della politica. Ma tutti insieme, e l’estrema applicazione del mal comune mezzo gaudio dà qualche consolazione in extremis. In fondo è brutto morire a qualcuno, perdersi la luce dei giorni venturi, il mare della prossima estate e i sapori della frutta di giugno, sapere che la vita continua ma noi abbiamo avuto la nomination fatale, siamo fuori. Ma se si va via tutti insieme, se si spegne per sempre il creato, non abbiamo da rimpiangere niente e nessuno. Game is over, la festa è finita, andate in pace. Veramente proprio in pace non si finisce nel film, considerando l’apocalisse totale, la terra che si apre e inghiotte città e grattacieli, terremoti e maremoti che lo tsunami faceva solo ridere, vulcani impazziti e ghiacciai che si sciolgono come ghiaccioli. Chi pensa di scamparla perché vive nascosto in provincia, sbaglia di grosso; ma figuratevi che effetto fa vedere al cinema il crollo di san Pietro e del quartiere adiacente, quando tu abiti proprio lì. Presto, vendere subito, prima che crollino con i prezzi anche le case.Mentre furoreggia il film di Emmerich c’è pure la conferenza di Copenaghen sul surriscaldamento del globo e dunque la fiction si salda con i tg e sembra inverarli. Se ne parla da anni e su internet esplode la mania, il terrore e l’ebbrezza dell’apocalisse. Nascono sette, c’è chi lucra sulla paura. C'è una diffusa psicosi che prende soprattutto gli psicolabili americani; ma anche da noi la sindrome del finimondo miete vittime. Una prospettiva di vita di solo tre anni potrebbe renderci più avidi ma anche migliori, più ansiosi di arraffare tutto il più presto possibile, togliendosi tutti gli sfizi finora frenati; ma potrebbe anche spingerci a farci più eterei e meno terrestri, più mistici perfino, filosofi e santi. La prospettiva della fine migliora i migliori e peggiora i peggiori. Non cambia l’umanità, rivela e radicalizza i caratteri. Fratello ricordati che devi morire, dicono i nuovi frappisti della geo-fiction, la data è stata già stabilita, non valgono gli oroscopi dopo quella scadenza. Non progettate oltre il triennio, abolite le lauree che durano di più. Godetevi gli ultimi mondiali di calcio, promettete di sposarvi nel 2013 per fare la sposa contenta e gabbata; firmate cambiali a morire, tanto non ci frega più niente. Il film concede qualche eccezionale sopravvivenza all’ecatombe, e penso che Berlusconi si senta già tra gli eletti superstiti. Il paradosso di questa profezia astro-cinematografica è che unisce il massimo di irrealtà al massimo di realtà. La fine del mondo non è affatto inverosimile, la sorpresa semmai è come mai non sia già avvenuta. Ci dev’essere un ordine pazzesco e divino nel cosmo se non si verifica mai un guasto, un mutamento di rotta di stelle e pianeti. Ma la fine di un ciclo, spiegano i Maya, è già accaduta altre volte nel cosmo; l’arca di Noè era solo uno sbiadito ricordo, mutato nel carro allegorico di uno zoo. La morte comunque è certissima, differisce solo la datazione: e anche la morte universale è certissima, l’unico dubbio è se in unica soluzione per liquidazione d’esercizio o con il sistema rateale dei decessi dilazionati, che conosciamo da sempre. L’uomo è l’unico essere vivente che abbia piena coscienza della sua morte futura, e l’unico che oltre a piangerla ha pure la forza di riderne, di esorcizzarla e persino di divertirsi vedendola al cinema. Quelle folle che gremiscono le sale non sono costrette da religioni cupe e sacerdoti funesti a constatare il loro miserabile destino di morenti; ci vanno di spontanea volontà, per un incrocio di paura e goduria, e pagano pure per farsi ricordare la loro tremenda precarietà. Vogliono passare tre ore spensierate a immaginare la propria morte, e nel modo più drammatico possibile. Caschi il mondo, but show must go on. Vorrei dire alle masse necrofile e masochiste: se avete proprio voglia di gustarvi la fine del mondo e di voi, andate alla Cappella Sistina, godetevi il Giudizio Universale di Michelangelo. Almeno lì c’è arte e c’è pure il conforto divino, si muore in bellezza e viene a prelevarci il Signore in Persona. Certo, angoscia sentirsi giudicati senza appello, non c’è lodo Alfano che ci esoneri dal dies irae; in compenso non ci giudicano i magistrati nostrani. Eppure resta un mistero il piacere mondiale di spararsi al cinema la Disgrazia delle Disgrazie, all inclusive, noi compresi. A una falsa scadenza è legata la verità della condizione umana, una fiction ci riporta all’autenticità di morenti. Alla fine ci attacchiamo a quel soffio leggero chiamato anima, segretamente convinti che almeno lei, che è leggera come un fiato, la farà franca e andrà ad abitare in imprecisati cieli. In un fiato finirà il mondo, con un fiato ricomincerà la vita. Appuntamento generale al 22 dicembre del 2012. In cielo, all’inferno o sotto casa del regista, a pretendere il biglietto risarcito per la bufala cosmica.

lunedì 30 novembre 2009

Lo scandalo a luci rosse (e nere)

Il video hard della Mussolini e Roberto Fiore sarebbe stato offerto a Palazzo Chigi agli inizi di settembre al costo di un milione di euro. Lo scandalo a luci rosse, o meglio, a luci nere prende contorni sempre più scabrosi e per certi versi simili al caso Marrazzo. Con una grossa differenza che non è sfuggita ai più attenti: nel caso del video-Mussolini, l'atteggiamento di Palazzo Chigi è stato meno "informale": anziché avvertire la diretta interessata dell'esistenza di queste immagini compromettenti (come fatto nel caso Marrazzo), è stata contattata la magistratura e ora la Procura di Roma indaga per tentata estorsione. Il video, della cui esistenza ormai quasi nessuno dubita più, sarebbe stato consegnato mediante lettera il cui mittente, scrive il Corriere "è stato individuato e perquisito. Ora si tenta di scoprire chi si sia mosso dietro questa vicenda". Il misterioso mittente si cela dietro l'acronimo A.C., un tizio (che si dice essere nella mailing list di Forza Nuova) in difficoltà economiche che sperava in un "aiuto di Silvio Berlusconi" per riappianare i buchi nelle sue casse. A.C. non avrebbe fatto (almeno per ora) agli inquirenti il nome dell'autore del video. limitandosi a definirsi solo "un intermediario". Ora emerge che il soggetto in questione si sia qualificato come produttore televisivo, che abbia avuto guai con la giustizia per truffa e che sia nel giro di Corona.
In pochi mesi due ricatti a sfondo sessuale (al netto delle vicende D'Addario, Topolanek, Noemi, etc. etc.) e una mano che sembra essere piuttosto simile. Qualcuno dalla Capitale ricorda i casi di spionaggio che videro in qualche modo coinvolto l'ex governatore del Lazio Storace proprio contro i principali avversari politici di quel momento. Ma la vicenda, i cui contorni sono ancora avvolti nel torbido, fa venire in mente una domanda: a chi giova tutto questo scompiglio? A voi la risposta.

Incredibile attacco mediatico contro Berlusconi.

Nota del presidente del Consiglio e leader del Pdl, Silvio Berlusconi:
"Dalla lettura dei quotidiani dei giorni precedenti e anche di oggi appare evidente a ogni persona onesta e di buon senso che ci troviamo di fronte all’attacco più incredibile e ignobile che mi sia stato rivolto nel corso di questi ultimi anni, da quando ho deciso di dedicarmi con tutte le mie forze al bene del mio Paese. Se c’è una persona che per indole, sensibilità, mentalità, formazione, cultura e impegno politico, e lontanissima dalla mafia, questa persona sono io. Se c’è un partito che in questi anni più si è distinto nel contrastare la criminalità organizzata, questo partito è stato Forza Italia e oggi è il Popolo della Libertà, se c’è un governo che più di tutti ha fatto della lotta alla mafia uno dei suoi obiettivi più netti e coerenti, questo è il mio governo, che sono certo sarà ricordato anche come il governo che ha lanciato la sfida più determinata alla mafia nella storia della nostra Repubblica. Questo è il terreno civile e politico sul quale intendo anche contrastare la campagna di stampa del gruppo La Repubblica-Espresso, che chiamerò a rispondere sul piano penale e civile dei danni arrecati alla dignità della mia persona, della mia famiglia e dell’azienda Fininvest".

domenica 29 novembre 2009

Rinomina automatica Coordinatori Cittadini nel PDL

CIRCOLARE COORDINAMENTO REGIONALE LOMBARDIA
Milano, li 24 novembre 2009
Carissimi, in data 23 novembre il Coordinamento Regionale della Lombardia ha assunto alcune disposizioni organizzative ad effetto immediato, di cui riteniamo doveroso darvi comunicazione formale.
Entro il mese di dicembre, da parte di chiunque fosse interessato a proporsi, dovranno tassativamente pervenire al Coordinamento Regionale – direttamente o per tramite dei Coordinatori e Vice Coordinatori provinciali le richieste di candidatura per le elezioni regionali della prossima primavera. A partire dal mese di gennaio, di conseguenza, non saranno più accettate indicazioni di disponibilità di candidatura.
• Qualora fra i nomi proposti comparissero dirigenti del Popolo della Libertà che ricoprono incarichi all’interno dell’organigramma del Coordinamento lombardo (in qualità di Coordinatori Provinciali o Vice, responsabili di Settore Regionale o del movimento giovanile), tali nomine andranno considerate “congelate” a partire dal mese di gennaio 2010, momento in cui si procederà a una surroga temporanea, fino al reintegro degli stessi, come da ratifica ab origine, alla chiusura della campagna elettorale.
• Per quanto riguarda i Coordinatori comunali e circoscrizionali, si è stabilito – sempre per il periodo che da oggi ci condurrà alla celebrazione delle elezioni regionali - alla semplice ed automatica rinomina di quanti rivestivano i medesimi ruoli per Forza Italia e Alleanza Nazionale prima della nascita del PdL. Nel caso in cui vi fossero realtà territoriali in cui sia riscontrabile una presenza significativa dei partiti cosiddetti “minori”, si provvederà alla valutazione di un eventuale allargamento dei coordinamenti che includa anche un rappresentante degli stessi. Ad elezioni regionali avvenute, si procederà alla definitiva indicazione dei Coordinatori comunali e circoscrizionali del partito.
Tali predisposizioni vanno evidentemente in una direzione di trasparenza e di equilibrio verso quanti saranno impegnati in una competizione preferenziale, ai quali l’organismo politico regionale deve necessariamente garantire i presupposti per un’eguale rappresentatività e visibilità mediatica.

Certi di aver interpretato il vostro pensiero, porgiamo i più cordiali saluti.

Il Vice Coordinatore On. Massimo Corsaro
Vicario Il Coordinatore On. Guido Podestà

venerdì 27 novembre 2009

Stop alle "bionde" in auto.

La sigaretta distrae più del cellulare. Almeno mentre si guida un auto. La commissione lavori pubblici del Senato è partita da questo studio della Società italiana di tabaccologia, che dimostra che per accendere una sigaretta al volante occorrono quasi cinque secondi, che possono essere fatali. L’idea è del senatore leghista Piergiorgio Stiffoni: «La sigaretta riduce il livello di attenzione. E al volante questo può uccidere".
Troppe precauzioni? I dati recenti Aci-Istat dimostrano che oltre 40mila incidenti stradali nel 2008 sono stati provocati da guida distratta. Non si sa quanti per essersi accesi una sigaretta, ovvio. Però la proposta leghista è al momento condivisa anche dall'opposizione.
Il divieto dovrebbe essere un emendamento alla riforma del codice della strada, Multa di 250 euro, che si raddoppiano se a bordo ci sono minori, più cinque punti in meno di patente.


venerdì 20 novembre 2009

NOTA ORGANIZZATIVA CAMPAGNA ADESIONI.

Cari Amici,
in merito alla giornata in oggetto, desideriamo informarvi che:
- Le bandiere per i gazebo saranno a disposizione dei coordinamenti provinciali a partire da giovedì 19 novembre, verranno consegnate 2 bandiere per ogni gazebo indicato nell’elenco che è stato inviato alla segreteria regionale organizzativa.
- MODALITA’ DI RACCOLTA ADESIONI
1. Nei gazebo dovranno essere distribuiti i moduli pervenuti nei giorni scorsi dall’Ufficio adesioni nazionale;
2. Sarà possibile compilare il modulo di adesione direttamente al gazebo in questo caso sarà necessario anche compilare il modulo di autocertificazione (file pdf in allegato) in sostituzione alla fotocopia del documento di identità;
3. il bollettino postale DOVRA’ ESSERE CONSEGNATO al richiedente che dovrà provvedere personalmente al versamento dell’adesione presso gli uffici postali;
4. I moduli di adesione raccolti dovranno essere consegnati all’Ufficio Regionale Adesioni TASSATIVAMENTE ENTRO LUNEDI’ 23 novembre ’09.
- Il Coordinamento Regionale ha convocato per Venerdì 20 novembre la conferenza stampa di presentazione della manifestazione.
Se intendete organizzare conferenza stampa sul territorio, Vi invitiamo a volerle comunicare all’ufficio stampa regionale (Carlo Cattaneo 02-28389318 – Francesca Pini 331-6917447 – ufficiostampa.lombardia@pdl.it).
Cordiali saluti.

GAZEBO IN PROVINCIA:
Mantova: sabato 21 dalle ore 10.00 alle ore 13.00 Piazza Mantegna.
Asola: sabato 21 dalle ore 8.30 alle ore 13.00 Piazza XX Settembre.
Bozzolo: sabato 21/11 dalle ore 8.30 alle ore 18.00 Piazza Europa.
Castelbelforte: domenica 22dalle ore 9.00 alle ore 13.00 Piazza Garibaldi.
Castelgoffredo: sabato 21 dalle ore 8.30 alle ore 13.00 Piazza Mazzini.
Castiglione delle Stiviere: sabato 21 dalle ore 8.30 alle ore 18.00 piazza San Luigi.
Curtatone: domenica 22 dalle ore 8.30 alle ore 18.00 piazza delle Grazie.
Goito: domenica 22 dalle ore 8.30 alle ore 18.00 piazza Gramsci.
Ostiglia: sabato 21 dalle ore 9.30 alle ore 13.00 via Gnocchi Viani.
Piubega: sabato 21 dalle ore 8.30 alle ore 14.00 via Roma.
Poggio Rusco: sabato 21 dalle ore 8.30 alle13.00 corso Matteotti.
San Benedetto Po: sabato 21 dalle ore 8.30 alle ore 18.00 piazza T. Folengo.
Suzzara: sabato 21 dalle ore 8.30alle ore 18.00 piazza Garibaldi.
Viadana: venerdì 20 dalle ore 8.30 alle ore 13.00 e sabato 21 dalle ore 8.30 alle ore18.00 portici di Via Verdi.
Virgilio: martedì 24 dalle ore 8.30 alle ore 14.00 piazza A. Moro.

PS: i bollettini postali sono esenti dalla normale tassa di €1,10 !!! Quindi occhio!

mercoledì 18 novembre 2009

Grande Silvio! Non mollare mai!

"Vedo con stupore che si stanno moltiplicando e diffondendo notizie che continuano a fare apparire come imminente un ricorso alle elezioni anticipate. Non ho mai pensato niente di simile". Lo ha affermato, in una nota, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. "Il mandato che abbiamo ricevuto dagli elettori e’ di governare per i cinque anni della legislatura, ed e’ questo l’impegno che stiamo gia’ portando avanti con determinazione e che intendiamo concludere nell’interesse del Paese. La maggioranza che sostiene il governo e’ solida anche al di la’ di una dialettica interna che comunque ne accentua le capacita’ ideative. Grazie a questo sostegno e alla fiducia che ci manifesta ogni giorno oltre il 60% degli italiani completeremo le riforme di cui l’Italia ha bisogno".

martedì 17 novembre 2009

PDL, gazebo in piazza per il tesseramento.

NEL WEEKEND AL VIA CAMPAGNA ADESIONI:

La prima riunione del tavolo big del PDL Lombardia si è svolta a pranzo, in una saletta riservata degli Orti di Leonardo, a Palazzo delle Stelline, ma ce ne saranno altre, due volte al mese, un lunedì ogni quindici giorni, per arrivare alle elezioni del 2010 conquistando terreno anche sulla Lega. «Ci siamo trovati per impostare la campagna elettorale» spiega il candidato, Roberto Formigoni.

Prima decisione: gazebo in piazza sabato 21 novembre per far partire la campagna di tesseramento al PDL. Ci sono già le tariffe e cioè 20 euro per l’adesione e 50 per l’associazione. Chi aderisce, avrà diritto di voto nelle iniziative future del partito; chi si associa, potrà sia votare che essere votato. "È il primo momento ufficiale di apertura del nuovo partito alla gente" affermano il coordinatore cittadino di Milano Luigi Casero e il vice coordinatore Marco Osnato. Il PDL ha avuto il suo battesimo elettorale con ottimi risultati e ha visto la sua nascita negli organismi istituzionali, Parlamento, Regioni, Consigli Comunali e Provinciali. Ora, finalmente, i cittadini potranno iscriversi!
Il Tavolo Regionale si avvia con otto membri: accanto al presidente della Regione, Roberto Formigoni, e al coordinatore regionale, Guido Podestà, il vicario del PDL lombardo, Massimo Corsaro, e poi il coordinatore nazionale, Ignazio La Russa, il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, il sottosegretario alle Infrastrutture, Mario Mantovani, i coordinatori cittadini, Luigi Casero e Maurizio Lupi.
Un gruppo di lavoro di cui fanno parte le varie anime del PDL, messo insieme con l’obiettivo di arrivare a decisioni il più possibile condivise, anche su questioni spinose come il listino e la legge elettorale. Sarà proposto lo sbarramento al 4 per cento e rivista la composizione del listino. Come commenta Corsaro, «è importante che non ci sia nessuno che possa dire: io non ero d’accordo». Assente Gian Carlo Abelli. «Tre di area CL sarebbero troppi» spiega Corsaro.
Durante l’incontro si è parlato di alleanze, perché al centro dell’attenzione ci sono i rapporti con la Lega e con l’Udc. «La posizione di tutto il PDL lombardo è che l’Udc corra con noi se sarà alleata del PDL in tutte le Regioni» riassume Formigoni, che spera ancora in un accordo complessivo in tutta Italia. Il PDL locale non vede certo di buon grado un’alleanza con l’Udc che porterebbe via spazio nelle candidature e in giunta.In discussione anche le fibrillazioni tra Pdl e Lega a Lecco e a Como. A Lecco la giunta a guida leghista è caduta, ed è arrivato il commissario, a causa delle dimissioni di ventuno consiglieri tra i quali cinque esponenti della maggioranza. Anche a Como si parla di elezioni anticipate.Insomma, a livello locale la situazione è più complessa che a livello nazionale, dove i nodi sono in via di soluzione. Silvio Berlusconi, in un’intervista che è un’anticipazione del libro di Bruno Vespa, conferma il ticket tra PDL e Lega: a un candidato del PDL sarà legato un vice leghista. Ricetta buona anche per la Lombardia.

Attenti, il fisco vi tiene d'occhio!

Non più con la lenza ma con la rete. L'accertamento del reddito sulla base dei beni di lusso si estende a tutti i contribuenti.
Dichiarate un certo reddito e ne spendete il doppio? Attenti, il fisco vi tiene d'occhio. E non più "random", cioè se solo avete la sfortuna di incappare nei controlli a campione della Finanza, ma "scientificamente", con un metodo applicato alla maggior parte dei contribuenti. Non soltanto i nababbi, dunque, ma anche i redditi medi.
Stiamo parlando del redditometro di massa, lo strumento di accertamento induttivo del reddito sulla base dei consumi e degli stili di vita, esteso in maniera automatica alla generalità dei contribuenti.

Controlli per tutti:
Finora infatti lo strumento veniva applicato solo in casi di indagini approfondite (circa lo 0,1% delle dichiarazioni dei redditi). In questi casi si esaminano anche le spese insolite come viaggi esotici, rette scolastiche, acquisti di opere d'arte ecc. Se per due esercizi consecutivi il reddito dichiarato è inferiore di oltre il 25% dal reddito necessario per sostenere quel tenore di vita avviene la cosiddetta "inversione dell'onere della prova": sta al contribuente cioè dimostrare che l'anomalia non è frutto d'evasione.
Ma l'informatizzazione della pubblica amministrazione rende tutto più facile per il fisco (e più rischioso per l'evasore). L'incrocio dei dati provenienti da diverse banche dati pubbliche, come i registri immobiliari, automobilistici o nautici, consentono di ricostruire facilmente la situazione reddituale e patrimoniale di tutti i contribuenti.

Attenti a quelle spese:
Ecco un esempio di beni e spese indicativi della capacità reddituale delle persone fisiche:
-abitazioni principali e secondarie (anche in locazione);
-autoveicoli e altri mezzi di trasporto a motore (sparisce a classificazione in base alla cilindrata, sostituita da quella del costo reale);
-imbarcazioni da diporto;
-aerei ed elicotteri privati;
-collaboratori familiari (maggiordomi, colf, ecc.);
-cavalli da corsa;
-assicurazioni di ogni tipo (escluse le polizze auto, sulla vita e contro gli infortuni).
Il reddito presunto si ottiene moltiplicando il valore di ciascun bene per un coefficiente predeterminato. Il reddito così calcolato viene confrontato col reddito dichiarato e se quest'ultimo è inferiore di più di un quarto per due anni consecutivi scatta l'accertamento vero e proprio del fisco.

lunedì 16 novembre 2009

Il Papa: "La fame segno estremo di povertà"

"Oggi più di 17mila bambini moriranno di fame. Uno ogni 5 secondi. Sei milioni all’anno. Dobbiamo agire". Con queste parole , il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon, ha aperto i lavori del vertice mondiale sulla sicurezza alimentare, organizzato per dare nuovo impulso alla lotta contro fame e malnutrizione che colpisce 1,02 miliardi di persone. Anche papa Benedetto XVI ha condannato il "lucro economico" e "il ricorso a certe forme di sovvenzioni che perturbano gravemente il settore agricolo". Quindi l'invito a ripensare "gli attuali meccanismi della sicurezza alimentari" che stanno rivelando tutta la loro "debolezza".

Il discorso di Benedetto XVI: Il numero delle persone che soffrono la fame sta subendo una "drammatica crescita", nonostante la terra sia in grado di "sufficientemente nutrire tutti i suoi abitanti", e questo dimostra come non vi sia alcuna relazione di "causa-effetto tra la crescita della popolazione e la fame". Secondo Benedetto XVI, le cause della fame vanno invece ricercate "nell'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari, la diminuzione di disponibilità economiche delle popolazioni più povere, il limitato accesso al mercato e al cibo". Il Santo Padre ha, poi, invitato a fermare "egoismo" e speculazioni sul cibo: basta "modelli alimentari orientati al solo consumo" che "consentono alla speculazione di entrare persino nei mercati dei cereali per cui il cibo viene considerato alla stregua di tutte le altre merci". Benedetto XVI ha condannato, poi, la "distruzione di derrate alimentari in funzione del lucro economico" e "il ricorso a certe forme di sovvenzioni che perturbano gravemente il settore agricolo", invitando gli Stati a ripensare "gli attuali meccanismi della sicurezza alimentari" che stanno rivelando tutta la loro "debolezza".

Berlusconi: "Fissare tempi" - Secondo l premier Silvio Berlusconi, è venuto il momento di "decidere le date e le modalità" dell’impegno di 20 miliardi di dollari contro la povertà promessi al G8 dell’Aquila. Diouf nello scorso vertice aveva chiesto di passare dalle parole ai fatti, oggi il premier ha assicurato di aver fatto suo quell’invito: "Ho messo al centro del G8 dell’Aquila i fatti: abbiamo così messo a punto un programma per 20 miliardi di dollari nei prossimi tre anni. Secondo Berlusconi, infatti, è venuto il momento di "decidere le date del versamento e le modalità" della sua applicazione "per aiutare soprattutto i piccoli produttori e aumentare la produttività". Il Cavaliere, che ha rinunciato al suo intervento parlando solo per una manciata di secondi, si è quindi calato nei panni di presidente del summit esaminando i punti all’ordine del giorno.

giovedì 12 novembre 2009

VALDUCCI: Per noi il futuro è oggi.

Intervento di Mario Valducci, deputato Pdl e Presidente Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni. -11 novembre 2009 ore 18:11-
Fare un partito non è così difficile, io lo so bene. Difficile è radicarlo, renderlo un movimento rappresentativo. Quando Silvio Berlusconi è salito sul predellino quel momento è stato la conclusione di un processo lungo, iniziato il 26 gennaio del 1994 col discorso della discesa in campo di Berlusconi. Il Popolo della Libertà è figlio diretto di Forza Italia. Reca in sé la stessa carica rivoluzionaria che parte dal basso, dal popolo. Un popolo che chiedeva una rappresentanza comune e Silvio Berlusconi l’ha capito per primo. Gli ha dato forma concreta a partire dal 2 dicembre 2006 con la grande manifestazione di Piazza San Giovanni in Roma. Don Sturzo diceva "le rivoluzioni sono figlie di idee e sentimenti prima che di interessi", e questo è quello che sta accadendo oggi. Idee e sentimenti di un popolo di cittadini si uniscono per dar luogo alla grande casa dei liberali e dei moderati. Questo poteva solo accadere da questa parte.
Sappiamo che servono nuove forme di partecipazione. Un movimento politico del terzo millennio non può nascere con le regole dei partiti del secolo delle ideologie. In 15 anni di gloriosa storia Forza Italia ha avuto al massimo 400.000 iscritti. Rispetto a una media di 10 milioni di elettori sono il 4 per cento. E se andiamo a vedere ancora meglio quei 400mila si sono iscritti perché a chiederglielo sono state 20-30mila persone, lo 0,2-0,3 per cento. Un partito non può essere governato dallo 0,3 per cento del proprio elettorato. Serve un partito a due velocità. La prima è propria del partito tradizionale, contempla gli iscritti, ed è quella della politica vissuta in prima persona, indispensabile per far funzionare il partito stesso e le istituzioni, è il luogo per selezionare e formare la classe dirigente. La seconda velocità è propria di un partito che potremmo definire all’americana, dove chi si registra non è interessato a impegnarsi in prima persona nella vita politica, però vuole dire la sua ed è interessato a intervenire sulle grandi scelte: il candidato sindaco, il leader; e sui grandi temi politici: il testamento biologico, la scuola, la pianificazione del territorio. Per la consultazione si può usare sia internet, sia i gazebo: questo è un parlamento a cielo aperto! Un partito così organizzato sarebbe capace di consolidare il consenso e di contribuire in modo determinante ad aumentarlo, attraverso anche gli strumenti di comunicazione che la tecnologia ci mette a disposizione. E in questo contesto forse possiamo inserire le primarie, sperimentarle.
Un movimento politico deve avere la cosiddetta "vision", immaginare il futuro che vuole dare al Paese che vuole amministrare. Ciò può avvenire solo tenendo fede ai punti fermi del nostro programma: l’abbattimento del carico fiscale attraverso la guerra agli sprechi e l’uso delle nuove tecnologie; la realizzazione di tutte le infrastrutture che migliorino la mobilità di persone e merci; la riforma della Costituzione con il passaggio dalla Repubblica parlamentare a quella presidenziale con l’eliminazione del bicameralismo perfetto e la riduzione del numero dei parlamentari; la riforma della giustizia con la separazione delle carriere prevista con riforma costituzionale. Il Popolo della Libertà ha il dovere di creare le condizioni per l’Italia della meritocrazia con scuole e università più efficienti, con una migliore integrazione tra il momento della formazione e quello dell’inserimento nel mondo del lavoro. Difendere le nostre tradizioni, la nostra storia come nel caso del crocefisso nei luoghi pubblici. Insomma, un’Italia più moderna con spirito conservatore nelle tradizioni. Proprio come vuole essere il Popolo della Libertà.

martedì 10 novembre 2009

BERLUSCONI: Libertà, bisogno insopprimibile dell'animo umano.

"L’anniversario del Muro di Berlino segna non solo la fine del comunismo sovietico ma soprattutto la vittoria della libertà come bisogno insopprimibile dell’animo umano.
In ogni epoca storica e sotto qualunque regime politico l’uomo ha sempre desiderato di essere libero, come espressione della propria natura e della propria umana dignità. La storia in fondo è la storia della libertà, la ricerca continua dello spirito di prevalere sulla violenza, sulla forza, sui soprusi, sul potere fine a se stesso. Anche nei momenti più bui della storia, quando la dignità dell’uomo viene calpestata e offesa oltre ogni limite, la fiamma della libertà è stata alimentata dalla testimonianza di quegli uomini e di quelle donne che per essa hanno saputo rinunciare anche alla propria vita.
Anche ora, in molti continenti in cui dominano regimi autoritari e sanguinari, l’anelito insopprimibile alla libertà si fa strada attraverso l’esempio di quei giovani che rinnovano agli occhi del mondo intero la forza della verità e della libertà. Questi esempi ci ricordano che la libertà non è data una volta per tutte, e che solo quando ci manca, come quando ci manca l’aria, avvertiamo il valore che essa ha per la nostra vita e per l’intera società. Per questo, soprattutto dopo la crisi delle ideologie totalitarie del Novecento, e dopo la sconfitta del comunismo che è stata l’ideologia che più di ogni altra si è diffusa nel mondo e che ha dominato più a lungo nel corso della storia, dobbiamo avere cura dei traguardi di libertà e di civiltà che abbiamo conquistato.
In particolare dobbiamo avere coscienza che la libertà non è sinonimo di egoismo, di individualismo, non significa libertà di fare ciò che più ci aggrada e ciò che è possibile fare grazie ai progressi della scienza e della tecnica. La libertà è vera libertà quando è relazione con gli altri, quando rivendica non solo i legittimi diritti, ma si fa carico dei doveri nei confronti dell’intera società. La libertà esplica tutte le sue potenzialità quando diventa relazione, quando diventa responsabilità, quando diventa solidarietà verso chi soffre e verso chi ha bisogno di noi, non solo all’interno dei confini nazionali, ma anche al di là dei nostri confini nei confronti degli altri popoli. Questo è il nostro sentimento della libertà".

mercoledì 4 novembre 2009

COSTITUITO IL COORDINAMENTO PROVINCIALE !!!

Finalmente è nato il Coordinamento Provinciale di Mantova!
Trenta i nomi: 7 ex An, 18 ex Fi. Entrano anche i cespugli.
Fuori Foschini e Paganella.
Posti anche per Comunione e liberazione, Nuovo Psi, circoli dell’Utri e gruppo della Mussolini.

E adesso, il Pdl mantovano è fatto. Dopo i cinque vice che con il coordinatore Carlo Maccari e il suo vicario Giancarlo Serafini compongono l’esecutivo provinciale, ecco i nomi degli altri 23 membri che costituiscono il coordinamento provinciale. Trenta persone scelte con il bilancino (dopo lunghe trattative interne a ciascun partito condotte sull’asse Milano-Mantova-Roma) tra gli ex di Forza Italia, gli ex di An e i cosiddetti «cespugli» che da sempre vivono all’ombra dei due colossi del centrodestra. E adesso, l’ultimo passaggio per strutturare il nuovo partito sarà la nomina dei vari coordinatori comunali (escluso quello di Mantova, Rose, già operativo da tempo) da parte dei 30.
Esclusi: tutte le sensibilità sono state riconosciute, fanno sapere seppur in via ufficiosa dal Pdl, anche se non mancano le esclusioni eccellenti. Prima fra tutte quelle dei socialisti che si riconoscono nella corrente dei Riformatori azzurri e il cui rappresentante Giovanni Martinelli respinge l’idea di essere rappresentanto da Carlo Motterani. Fuori sono rimasti anche il gruppo di Angelo Foschini e quello di democrazia e partecipazione messo in piedi da alcuni sindaci del centrodestra quali Paganella di Castiglione e Pellizzer di Monzambano. Alla fine, i 30 posti sono stati così suddivisi: 7 ex An, 18 ex Fi e 5 cespugli.
Ex An: con il cordinatore Carlo Maccari e con Alessandro Zambello, uno dei cinque vice, entrano il sindaco di Virgilio Alessandro Beduschi, il capogruppo del Pdl in Comune a Mantova Marco Cavarocchi, il consigliere provinciale Giovanni Zangobbi, guidzzolese, il vice presidente dell’Aler nonchè assessore a Castiglione delle Stiviere Marco Galli e il quistellese Andrea Ferraroni.
Ex Fi: i diciotto posti sono stati suddivisi tra le varie anime degli ex forzisti. Il senatore Giancarlo Serafini è il coordinatore vicario con un ruolo super partes per quanto riguarda il «peso» delle varie correnti. Ai lucchiniani sono andati sette rappresentanti; sono lo stesso Enzo Lucchini, vice presidente del consiglio regionale, Roberto Cheli (entrambi nominati vice), Franco Nodari di Castiglione, il sindaco di Moglia Mario Bavutti, Stefania Concordati e Stefano Gialdi. Gli arioliani sono quattro: Romano Arioli, presidente dell’Aler, Giacomo Coppi, consigliere comunale ad Ostiglia, Erri Nodari, consigliere comunale a Castiglione e Anita Marchetti, sindaco di Goito. I Popolari europei sono tre: Nicola Sodano (il referente) tra i vice coordinatori e capogruppo del Pdl in Provincia, Nunzio Belluzzi di Castiglione, responsabile provinciale dei seniores del Pdl e Sergio Benatti, ex coordinatore provinciale di Forza Italia di Castellucchio. Comunione e liberazione è rappresentata da Arnaldo De Pietri, ex consigliere comunale a Mantova, l’area socialista da Carlo Motterani, anche lui con un passato di consigliere a Mantova oltre che nell’cda dell’azienda porti, e i circoli Dell’Utri da Annalisa Baroni.
I piccoli: nel coordinamento provinciale hanno trovato rappresentanza anche i cinque cespugli: Cattolici moderati con Gilberto Sogliani, Azione sociale della Mussolini con Ronni Caleffi di Revere, l’ex gruppo Giovanardi con Mario Perani, ex deputato della Dc, il gruppo Baccini con il castiglionese Antonino D’Alessandria, il Nuovo Psi di Caldoro con Mauro Alzini di Asola.

COLGO L'CCASIONE DI AUGURARE A TUTTI I NEO NOMINATI BUON LAVORO!

martedì 3 novembre 2009

Strasburgo: no ai crocifissi nelle classi. Il governo annuncia ricorso.

Il simbolo cattolico costituisce per i giudici della corte europea "una violazione della libertà". E si apre subito la polemica. Gelmini: corte ideologizzata, è nostra tradizione. Carfagna: la croce non lede la libertà, il burqa sì.
La Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo boccia i crocifissi nelle aule. Secondo la sentenza su un ricorso presentato da una donna di origine finlandese e cittadina italiana, il simbolo cattolico costituisce "una violazione del diritto dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni" e una violazione "della libertà di culto degli alunni". Una sentenza che ha provocato immediate reazioni dal mondo politico e cattolico.
GELMINI: CORTE IDEOLOGIZZATA
In attesa delle motivazioni della sentenza si sono scatenate subito le polemiche e il governo ha annunciato ricorso. "Nel nostro Paese - afferma il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini - nessuno vuole imporre la religione cattolica e tantomeno la si vuole imporre attraverso la presenza del crocifisso. E` altrettanto vero che nessuno, nemmeno qualche corte europea ideologizzata, riuscirà a cancellare la nostra identità". "La presenza del crocifisso in classe non significa adesione al cattolicesimo ma è un simbolo della nostra tradizione. La storia d`Italia - continua Gelmini - passa anche attraverso simboli, cancellando i quali si cancella una parte di noi stessi. La nostra Costituzione inoltre riconosce, giustamente, un valore particolare alla religione cattolica. Non vorrei che alcune norme a cui si rifanno i giudici della Corte di Strasburgo fossero in contrasto con il nostro dettato costituzionale".
CARFAGNA: NON LEDE LIBERTA', BURQA SI
"E' giusto che il governo presenti ricorso contro la sentenza della Corte europea" perchè il crocifisso nelle aule "non lede la libertà" delle persone, mentre "il burqa sì". E' questo il commento del ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, secondo cui "il crocifisso non è soltanto un simbolo religioso, ma testimonia una tradizione millenaria, dei valori condivisi dall`intera società italiana".

LA SENTENZA
Ecco il testo:
"La presenza del crocifisso, che è impossibile non notare nelle aule scolastiche potrebbe essere facilmente interpretata dagli studenti di tutte le età come un simbolo religioso. Avvertirebbero così di essere educati in un ambiente scolastico che ha il marchio di una data religione". Tutto questo "potrebbe essere incoraggiante per gli studenti religiosi, ma fastidioso per i ragazzi che praticano altre religioni, in particolare se appartengono a minoranze religiose o sono atei". Ancora, la Corte "non è in grado di comprendere come l'esposizione, nelle classi delle scuole statali, di un simbolo che può essere ragionevolmente associato con il cattolicesimo, possa servire al pluralismo educativo che è essenziale per la conservazione di una società democratica così come è stata concepita dalla Convenzione europea dei diritti umani, un pluralismo che è riconosciuto dalla Corte costituzionale italiana".

Pdl, nominati i cinque vice: l’esecutivo è al completo.

Presto anche il coordinamento provinciale.
Sogliani dei cattolici moderati escluso dalla stanza dei bottoni .
Il Pdl ha nominato ieri i cinque vice coordinatori provinciali. Quattro posti sono andati ad esponenti dell’ex Forza Italia, uno all’ex «aennino» Alessandro Zambello di Viadana. Gli ex azzurri sono: Enzo Lucchini, vice presidente del consiglio regionale, Roberto Cheli di Castiglione delle Stiviere (ex componente del consiglio di amministrazione di Tea, la mutiutility del Comune di Mantova), Nicola Sodano, capogruppo del Pdl in consiglio provinciale e Romano Arioli, presidente dell’Aler. I cinque si affiancheranno al coordinatore provinciale Carlo Maccari e al vicario Giancarlo Serafini per costituire l’esecutivo provinciale del Pdl. Da notare che l’area di Lucchini ha due rappresentanti (oltre al consigliere regionale anche Cheli); i popolari europei uno (Sodano) così come gli arioliani (lo stesso Arioli). In settimana, martedì o mercoledì, verranno resi noti i nomi degli altri 23 che comporranno il coordinamento provinciale. Secondo la proporzione stabilita a livello nazionale, 16 saranno i posti per gli ex Forza Italia e 7 quelli per gli ex An. Indiscrezioni vorrebbero che nei 23 ci siano, per An, il capogruppo in Comune a Mantova Marco Cavarocchi e il sindaco di Virgilio Alessandro Beduschi, oltre ad un esponente di Azione sociale, il movimento della Mussolini. Per Forza Italia entrerebbero Gilberto Sogliani per i cattolici moderati (indispettito, però, per non essere stato inserito nell’esecutivo) e Carlo Motterani per i socialisti Riformatori azzurri. Tutte le sensibilità sarebbero rappresentate, tranne lo spezzone dei Riformatori azzurri che fa capo a Carlo Boninsegna. (s.m.)

domenica 1 novembre 2009

Ristrutturazioni ed energia, le agevolazioni.

36% e 55%, due numeri magici per l'edilizia. Sono le percentuali di detrazione per le ristrutturazioni e gli interventi per il risparmio energetico.

Sarà che l'edilizia in Italia, dagli anni '50 a oggi, è sempre stata considerata un volano per la crescita economica. Sarà che è un modo per far emergere il "nero", molto diffuso in questo settore. Sta di fatto che quando si tratta di interventi sui fabbricati il fisco si addolcisce. Due le principali detrazioni previste:
-quella ormai storica del 36% per le ristrutturazioni edilizie,
-quella più recente del 55% per il risparmio energetico nelle abitazioni.
Ecco in sintesi le caratteristiche delle due agevolazioni e i requisiti per ottenerle.

Detrazione del 36% per le ristrutturazioni edilizie
Beneficiari: tutte le persone fisiche che possiedono un immobile a qualsiasi titolo (cioè i proprietari ma anche chi è in affitto o in usufrutto).
Attività e spese ammesse: tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia. Nell'ambito di questa attività sono ammesse le seguenti spese fino a un massimo di 48.000 euro:
-progettazione, consulenza, perizie ed esecuzione dei lavori;
-acquisto dei materiali;
-messa in regola degli impianti elettrici e degli impianti a metano;
-relazione di conformità dei lavori;
-imposte e altri costi burocratici (Iva, imposta di bollo, concessioni, autorizzazioni e denuncia di inizio lavori);
-oneri di urbanizzazione.
Agevolazione: detrazione dall'Irpef del 36% delle spese sostenute (quindi fino a un massimo di 17.280 euro, che è il 36% di 48.000 euro). L'importo dev'essere indicato nella dichiarazione dei redditi a partire dall'anno successivo ed è detraibile in:
-10 anni per tutti i contribuenti fino a 75 anni di età;
-5 anni per i contribuenti fino a 80 anni;
-3 anni per i contribuenti con più di 80 anni.
Sui lavori è prevista inoltre l'aliquota Iva agevolata al 10%.
Procedura: occorre compilare un apposito modulo per la comunicazione di inizio lavori e inviarlo al Centro Operativo di PescaraVia Rio Sparto, 21 – 65100.
Occorre inoltre essere provvisti degli altri documenti eventualmente necessari (Dia, concessione edilizia ecc.).
Tutti i pagamenti all'impresa che svolge i lavori devono avvenire tramite bonifico bancario dal quale risulti la specifica causale del versamento e il codice fiscale di entrambe le parti (in genere le banche hanno appositi moduli per questo tipo di bonifici)
E' importante conservare:
le fatture o le ricevute fiscali per gli acquisti e le prestazioni detraibili;
le ricevute dei bonifici come prova del pagamento.

Detrazione del 55% per il risparmio energetico
Beneficiari: gli stessi che beneficiano della detrazione del 36% per le ristrutturazioni edilizie.
Attività e agevolazioni ammesse: rientrano nello sgravio fiscale del 55% delle spese sostenute tutti gli interventi per:
-la "riqualificazione energetica" degli edifici esistenti, cioè gli interventi che incidono sulla prestazione energetica dell’edificio realizzando una maggior efficienza.
-Detrazione massima: 100.000 euro (55% della spesa massima di 181.818,18 euro;
-l'isolamento termico degli edifici esistenti o parte di essi (singoli appartamenti) cioè le superfici opache verticali e orizzontali (coperture e pavimenti) e le finestre e gli infissi.
-Detrazione massima: 60.000 euro (55% di 109.090,90 euro);
-l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua.
-Detrazione massima: 60.000 euro;
-la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione, pompe di calore e impianti geotermici a bassa entalpia e relativo sistema di distribuzione.
-Detrazione massima: 30.000 euro (55% di 54.545,45 euro).
Quanto al periodo di detraibilità:
-le spese sostenute nel 2008 possono essere ripartite su un arco di tempo da 3 a 10 anni, a scelta del contribuente;
-le spese sostenute a partire dal 2009 sono detraibili solo in 5 anni.
Procedura:
-per i lavori che si concludono entro il 31 dicembre 2009 va inviata una comunicazione all’Enea entro 90 giorni dal termine dei lavori;
-per i lavori che terminano dopo il 31 dicembre andrà invece fatta la comunicazione all'Agenzia delle Entrate entro il 31 marzo 2010 utilizzando l'apposito modello. Rimane sempre l’obbligo della comunicazione all’Enea entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori.
Anche in questo caso tutti i pagamenti dei lavori devono avvenire tramite bonifico bancario. (A.D.M.)

giovedì 29 ottobre 2009

Famiglia, nuovi aiuti contro la crisi

Il governo al lavoro per introdurre misure a sostegno dei redditi. Tra le ipotesi, introduzione del quoziente familiare e agevolazioni per le madri lavoratrici.

Nel tempo segnato dalla Grande crisi, governo e parlamento stanno studiando nuove misure a sostegno dei redditi familiari. Le ipotesi sul tavolo sono numerose e vanno dal potenziamento degli asili nido, alla riformulazione del quoziente familiare, fino ad arrivare a un concorso a premi.

In sintesi ecco quali sono le proposte.
a) agevolazioni mamme lavoratrici. L’idea sarebbe quella di rimodulare l’orario di lavoro, affiancata da interventi a favore del reddito, come la distribuzione di voucher per asili nido, l’offerta di nuovi servizi per la cura dell’infanzia (potenziamento asili nido e diffusione di servizi tipo tagesmutter).Il pacchetto delle misure dovrebbe entrare in vigore entro fine anno e riguardare sia le lavoratrici assunte a tempo pieno sia per quelle in part-time.
b) fondo di credito per nuovi nati. Il provvedimento dovrebbe entrare in vigore entro la fine dell’anno e sarà rivolto alle famiglie con figli nati o adottati nel 2009, oltre che nel 2010 e nel 2011. Il fondo avrà la funzione da fungere da garanzia pubblica per i prestiti fino a 5mila euro, con un tasso non superiore al 50% del tasso medio rilevato trimestralmente dalla Banca d’Italia.
c) asili nido nelle pubbliche amministrazioni. Entro la fine dell’anno è prevista la pubblicazione del bando sperimentale per la realizzazione di asili nido nelle pubbliche amministrazioni.
d) moratoria mutui. Per le famiglie in difficoltà economica, rate sospese per tutto il 2010.
e) bonus bambino. La misura giace ancora in parlamento. Solo a livello locale si registrano interventi di questo tenore. Per esempio, nel Lazio il contributo è di 500 euro una tantum alla nascita, a patto che la madre sia residente in regione da almeno 12 mesi e abbia un reddito Isee non superiore ai 20mila euro.
f) quoziente familiare. I tecnici del Tesoro e il Parlamento stanno cercando di introdurre nuovi criteri per legare le detrazioni fiscali al cosiddetto quoziente familiare, cioè a un reddito calcolato in funzione al numero dei componenti familiari. Il sistema sarebbe in gradi di allentare la pressione fiscale per i nuclei familiari più numerosi.g) premio amico della famiglia. Un concorso a premi che mette in palio 3 milioni di euro ai soggetti – compresi gli enti locali fino a 15mila abitanti – che hanno attuato interventi a favore delle famiglie.

giovedì 22 ottobre 2009

Partita la Campagna Adesioni del PDL 2009/10



Gli iscritti, a seguito dell’accoglimento della loro richiesta, partecipano liberamente a tutte la attività de Il Popolo della Libertà e si distinguono in “ASSOCIATI”, i quali esercitano il diritto di elettorato attivo e passivo e possono essere designati o nominati a cariche interne al Popolo della Libertà (art. 4 dello Statuto) e “ADERENTI” che esercitano solo il diritto di elettorato attivo (art. 2 dello Statuto).

Tutti coloro che hanno un incarico elettivo negli enti locali o un incarico politico interno a Il Popolo della Libertà a qualsiasi livello, devono iscriversi come associati. Non è quindi possibile per le suddette categorie iscriversi come semplici aderenti.

Coloro che si iscrivono come ADERENTI, non possono usufruire della "Formula Famiglia" con la riduzione del 50% per i familiari. Tale modalità è prevista solo per gli associati purché all'interno della famiglia non ci sia un eletto a qualsiasi livello.

In deroga a quanto previsto dagli artt. 2 e 4 dello Statuto, hanno automaticamente diritto ad associarsi per l’anno 2009/2010 a Il Popolo della Libertà gli iscritti a Forza Italia degli anni 2007 e 2008, e di Alleanza Nazionale dell’anno 2008, che ne facciano esplicita richiesta e versino la relativa quota associativa” (VIII norma transitoria dello Statuto)

Coloro i quali hanno effettuato l’iscrizione a Il Popolo della Libertà come “aderenti” possono in qualunque momento effettuare il passaggio ad iscritto “associato”, versando l’integrazione della quota associativa nelle stesse modalità di pagamento previste per l’iscrizione.Adesione on-line con pagamento diretto attraverso carta di credito. Direttamente dal sito de Il Popolo della Libertà, sarà possibile effettuare l'iscrizione e il pagamento on-line utilizzando la carta di credito.