mercoledì 29 giugno 2011

Aggredito consigliere PDL

Lite in sala giunta a Mantova


La riunione in sala giunta tra i consiglieri di Lega e Pdl, che ha ritardato l’avvio del consiglio comunale, è stata molto tesa. Al di là della posta in palio (l’uscita dall’aula per protesta contro l’atteggiamento dei consiglieri dell’area Benedini sul parcheggio ex Comated), sul tavolo c’erano anche tensioni pregresse. E così, è scoppiato un violento litigio tra i due pidiellini Romano e Germiniasi. Il primo era stato accusato dal secondo di essere la talpa del gruppo che passa informazioni riservate ai giornali. «Romano mi ha messo le mani alla gola ma io non ho reagito. E tutti i consiglieri lo possono testimoniare» ha detto in serata un ancora scosso Germiniasi. Che sta valutando un’azione legale nei confronti del collega.

mercoledì 15 giugno 2011

lettera di una simpatizzante delusa.

Una domanda ai vertici del Pdl mantovano


Mi sia consentito porre una domanda ai vertici del partito del popolo della libertà di Mantova.


Come conseguenza del disastroso risultato conseguito alle recenti elezioni provinciali, della sconfitta subita in alcuni comuni della nostra provincia (Revere, Marcaria..) per quale motivo non si presentano dimissionari il Coordinatore e chi aveva compiti organizzativi diretti?


La Lega oggi è pure diventata il primo partito della coalizione, un fallimento totale.


Vige un principio oggettivo per chi ha dirette responsabilità che solo nella nostra provincia non si vuole applicare: il capo paga in solido con le proprie dimissioni.


Carlo Maccari è il Coordinatore provinciale, lo si evince dai quotidiani locali: bene, non ci risulta che abbia fatto l'autocritica propria di chi ha fallito ed anzi lo leggiamo colpevolizzare il candidato della Lega Nord Gianni Fava a cui va tutta la nostra solidarietà.


Da cittadina mantovana con grande perplessità e tristezza ho ravvisato la totale solitudine del sindaco Sodano dinnanzi alle fibrillazioni interne la sua maggioranza.


Elemento di grande destabilizzazione è stato Giampaolo Benedini, assessore ai voli pindarici. Pure qui una responsabilità storica diretta ce l'ha Carlo Maccari che dopo averlo sostenuto strenuamente come candidato sindaco i bene informati dicono che gli ha avrebbe pure fatto campagna elettorale a favore alle recenti provinciali.


Se così fosse (attendiamo smentite) egli non sarebbe in pieno conflitto d'interesse politico col suo partito? Si legga a tal riguardo la rivista che Maccari edita, "Il nocciolo", nelle due pagine centrali troverete un peana della lista Benedini competitrice del PDL. Come se Silvio Berlusconi tifasse per i cugini dell'inter in un bel finale di campionato.


Roba da matti.


Giulia Invernizzi

venerdì 10 giugno 2011

Pisapia presenta la giunta. Ma cosa c'entra Tabacci??

Ma è ancora vivo Tabacci? E' proprio vero che l'erba cattiva non muore mai! E' il "nuovo" che avanza...


Spazio a i giovani... Grande Pisapia!!


Il nuovo sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ha annunciato la composizione della sua Giunta fatta di sei donne e altrettanti uomini. Il suo vice sarà Maria Grazia Guida con deleghe a Educazione e Istruzione, Rapporti con il Consiglio comunale e Attuazione del programma. Daniela Benelli sarà assessore per l'Area metropolitana, il decentramento e i servizi civici. Chiara Bisconti ha ottenuto le deleghe per Benessere, Qualità della vita e Sport, mentre a Stefano Boeri vanno quelle per la cultura, l'Expo, la Moda e il Design.


Cinque assessori su dodici sono rappresentanti del Partito democratico. Ecco gli altri incarichi: Lucia Castellano sarà assessore alla Casa e ai Lavori pubblici, Franco D'Alfonso andrà al Commercio, alle Attività produttive e al Turismo. L'Urbanistica è stata assegnata a Lucia De Cesaris, la Sicurezza a Marco Granelli, le Politiche sociali e i Servizi per la salute a Pierfrancesco Majorino, la Mobilità e l'Ambiente a Pierfrancesco Maran, il Bilancio a Bruno Tabacci (???) e le Politiche per il lavoro, lo Sviluppo economico e l'Università a Cristina Tajani.


Il nuovo sindaco, Giuliano Pisapia, ha premesso di non avere "battuto i pugni" per imporsi davanti alle richieste dei partiti e negato riunioni fino a tarda notte con i suoi rappresentanti. "Non è nel mio stile e non ce n'è stato bisogno perché il rapporto con la città e i partiti è stato molto utile e sereno. Ho trovato una coalizione molto unita che, come in campagna elettorale, ha guardato agli interessi della città, prima che a quelli dei singoli. Ho ascoltato tutti e ho preso le mie decisioni in autonomia di cui mi prendo la responsabilità".


Il sindaco si è detto quindi "molto soddisfatto" della squadra e ha aggiunto di essere "fiero che in meno di dieci giorni, nonostante i tanti problemi già affrontati e risolti, posso presentare una giunta figlia di una grande stagione di partecipazione che ho vissuto da undici mesi a questa parte, da quando cioè è iniziata la mia campagna elettorale".


martedì 7 giugno 2011

stralcio intervista a Formigoni




Nuovo statuto PDL?


«Sarà il consiglio nazionale a cambiare lo statuto. Ho proposto che si proceda rapidamente all’elezione dei coordinatori cittadini e provinciali, visto che dal 2008 non abbiamo mai tenuto alcun congresso».


Primarie per i vertici del partito?


«Alfano mi ha rubato lo slogan “primarie per tutti”. Vedo che qualche altro amico di partito, come Mantovani, è più riluttante. È legittimo anche il suo pensiero, discutiamone. Ma le elezioni dei coordinatori devono avvenire entro luglio, al massimo la prima domenica di ottobre. È da tre anni che abbiamo promesso ai nostri sostenitori congressi congressi congressi».


Molti elettori del Pdl non sono andati a votare alle elezioni. Crede che si muoverebbero per le primarie?
«Le primarie sono uno scossone, danno il senso di un partito che ha capito quel che è avvenuto e che cambia profondamente. In tutto il mondo coinvolgere gli elettori nelle cose che riguardano il partito è il modo di farli sentire responsabili. Noi chiedevamo ai nostri elettori solo di venire a distribuire i volantini. I nostri iscritti si sono un po’ rotti. Bisogna coinvolgerli nelle scelte che contano».


lunedì 6 giugno 2011

Ritorna l'ICI: esente l'abitazione principale.

E’ previsto per il 16 giugno l’appuntamento con l’acconto Ici. L’importo da pagare è pari al 50% dell’imposta dovuta per l’intero anno, calcolata sulla base di aliquote e detrazioni del 2010.


Dal pagamento sono escluse le abitazioni principali, mentre restano soggette al tributo le abitazioni principali con categoria catastale A/1 (“Abitazioni in ville”), A/8 (“Abitazioni in ville”) e A/9 (“Castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici”).


Dunque a essere soggetti all’Ici sono poi tutti gli immobili abitativi diversi da quelli utilizzati come abitazione principale (concessi in locazione, utilizzati come seconde case ecc.) nonché tutti gli immobili non abitativi (uffici, negozi).


In caso di mancato versamento entro il 16 giugno, è possibile, se si paga entro il 16 luglio, applicare la nuova sanzione ridotta pari al 3% dell'imposta dovuta (la sanzione ordinaria è del 30%), più gli interessi. Se si paga entro un anno, si applica invece la nuova sanzione ridotta del 3,75%.


sabato 4 giugno 2011

Angelino Alfano indicato segretario politico del Pdl

L’Ufficio di presidenza del PDL ha indicato Angelino Alfano come segretario politico del nostro movimento.
Un Consiglio nazionale in questo mese sancirà la modifica dello Statuto che farà di Alfano ufficialmente la guida politica del Popolo della Libertà. Ai tre coordinatori Bondi, La Russa, Verdini, saranno affidate deleghe organizzative legate alla filosofia dei nostri valori, alla propaganda e all’organizzazione.


Silvio Berlusconi ha osservato che la nomina di Angelino Alfano a segretario politico nazionale del Pdl serve per ridare slancio al partito e per recuperare il consenso nell’elettorato: Alfano é giovane e ha fatto bene come ministro ed è ben voluto da tutti.


Angelino Alfano, che intende dimettersi "entro pochi giorni" da ministro della Giustizia, ha commentato:
"Da oggi si riparte e l’obiettivo è vincere le Politiche del 2013. Non sarà un percorso facile, ma chi ritiene di avere un percorso facile si illude. Con un sorriso ironico abbiamo preso atto che la sinistra, avendo vinto in due città - e il Pd con due candidati che non voleva - chiede le dimissioni del governo. E’ come se una squadra chiede di sospendere la partita mentre è in vantaggio al sessantacinquesimo minuto: noi contestiamo che lo siano, ma già questa cosa è paradossale".