martedì 31 luglio 2012

le novità della spending review.

Dall'aumento dell'Irpef nelle Regioni in deficit nella sanità alle tasse per gli universitari fuoricorso o con reddito basso. Dalle nuove regole sulle prescrizioni di farmaci generici al tetto per gli stipendi dei manager delle società non quotate partecipate dallo Stato. Sono le novità principali del decreto spending review che, dopo un breve ma faticoso percorso in commissione Bilancio, ha ottenuto il via libera del Senato con la fiducia sul maxiemendamento del governo. Il provvedimento - che ha incorporato il decreto sulle dismissioni - passa ora alla Camera, per un esame sprint e 'blindato', con l'obiettivo di un ok definitivo in settimana.
Queste le nuove misure più rilevanti approvate in Senato:
IRPEF REGIONI IN ROSSO. Rischio nuove tasse nelle Regioni in deficit nella sanità (Sicilia, Calabria, Campania, Puglia, Abruzzo, Molise, Lazio e Piemonte). Possono anticipare al 2013, invece del 2014, la maggiorazione dell'addizionale regionale sull'Irpef, che potrà salire fino all'1,1%.
STUDENTI FUORICORSO. Aumenti in arrivo per le tasse degli universitari fuoricorso, che potranno anche raddoppiare per quelli con reddito alto. Le tasse potranno aumentare fino a +25% per i fuoricorso con reddito familiare sotto i 90mila euro, fino a +50% con reddito tra 90mila e 150mila euro, e fino a +100% con un reddito oltre i 150mila euro.
UNIVERSITARI A REDDITO BASSO. Un calmiere per le tasse universitarie pagate dagli studenti con basso reddito. Dal 2013 per chi ha un reddito familiare sotto i 40mila euro l'aumento delle tasse non potrà superare l'incremento dell'inflazione.
FARMACI DI MARCA. I medici avranno l'obbligo di indicare nella ricetta il principio attivo, ma anche la "facoltà" di indicare medicinali 'griffati'. Questa indicazione facoltativa diventa vincolante per il farmacista se viene inserita, "corredata di una sintetica motivazione, la clausola di non sostituibilità".
STIPENDI MANAGER. Previsto un tetto di 300mila euro per gli stipendi dei manager e dei dipendenti delle società non quotate partecipate dallo Stato, compresa la Rai.
FARMACIE. Resta l'aumento dello sconto sui medicinali dovuto dalle farmacie al Servizio sanitario nazionale, ma viene ridotto al 2,25% dal 3,65%. Confermato anche l'incremento della quota che le aziende farmaceutiche devono pagare alle Regioni, ma diminuisce dal 6,5% al 4,1%. Dal 2013 scatterà un nuovo sistema di remunerazione della filiera.
RICERCA. Eliminato il taglio dei fondi alla ricerca da 30 milioni di euro per il 2012. Salvataggio temporaneo per la Arcus e la fondazione Valore Italia, che sopravviveranno fino a gennaio del 2013.
RIORDINO PROVINCE. Gli enti dovranno essere ridotti ma con un "riordino" e non una "soppressione". Restano i requisiti minimi di popolazione e territorio, che eliminano le amministrazioni più piccole, e per i Comuni che vogliono cambiare Provincia dovrà esserci contiguità territoriale. Entro 90 giorni ogni Regione dovrà trasmettere al governo una proposta di riordino.
FONDI A COMUNI E PROVINCE. Arrivano 800 milioni per i Comuni: 300 milioni presi da un fondo già destinato alle amministrazioni locali e 500 milioni da un fondo dell'Agenzia delle entrate che serve anche per i rimborsi fiscali alle imprese. Dallo stesso fondo dell'agenzia fiscale saranno attinti 100 milioni per ridurre il debito delle Province.
PREFETTURE E CITTA' METROPOLITANE. Raddoppiano i risparmi che dovranno essere garantiti dalla riorganizzazione delle Prefetture, mentre per le città metropolitane saranno create delle Conferenze ad hoc incaricate di definirne lo statuto.
ENTI AUTONOMIE LOCALI. Salta l'obbligo per le autonomie locali di tagliare o accorpare enti e agenzie, ma resta l'obiettivo di ridurne la spesa almeno del 20%. Escluse dai tagli le istituzioni che gestiscono servizi socio-assistenziali, educativi e culturali.
SOCIETA' IN-HOUSE. Cancellato l'automatismo per la vendita delle società in-house degli enti locali. Il meccanismo automatico per la privatizzazione o messa in liquidazione delle società sarà sostituito da una procedura che consente una verifica sul ruolo e le attività di queste aziende pubbliche.
AGENZIE FISCALI. Arrivano 13,8 milioni di euro per rafforzare gli organici delle agenzie fiscali dopo la riduzione dei dirigenti.
CARABINIERI E GDF. Carabinieri, Guardia di finanza, Capitanerie di porto e Polizia penitenziaria non subiranno i tagli sul numero degli ufficiali e sulle promozioni.
VIMINALE E FARNESINA. Per il personale del ministero dell'Interno e per i diplomatici e i dirigenti del ministero degli Esteri il termine per la riduzione degli organici viene spostato al 30 aprile 2013, sei mesi in più rispetto al 31 ottobre 2012 stabilito per tutti.
AUTHORITY. Si salva dai tagli la Covip, mentre resta l'eliminazione dell'Isvap, le cui funzioni passano al nuovo Ivarp, gestito dalla Banca d'Italia. Per Palazzo Koch saranno valide le misure di austerity su auto blu, buoni pasto, ferie e permessi, canoni di locazione e consulenze degli ex dipendenti.
INTERCETTAZIONI. Nuovo taglio di 5 milioni di euro per le risorse dedicate alle intercettazioni telefoniche. Ne beneficiano però gli uffici giudiziari sul territorio, che così dovranno fare tagli per 30 milioni e non più per 35 milioni.
PENSIONI INSEGNANTI. Non saranno applicate le nuove regole pensionistiche della riforma Fornero per gli insegnanti che entro il 31 agosto matureranno i requisiti per andare in pensione dal primo settembre 2013.
TERREMOTO EMILIA-ROMAGNA. Arrivano 6 miliardi per aiutare i territori colpiti dal sisma al Nord. Per i Comuni e per il commissariato regionale c'è la possibilità di fare assunzioni a tempo determinato per affrontare le emergenze. Fondi per 23 milioni anche per l'Abruzzo, per la raccolta dei rifiuti.
SCIOPERI SERVIZI PUBBLICI. Multe raddoppiate per le proteste dei lavoratori nei servizi pubblici essenziali fatte in violazione della legge sullo sciopero.
ENTI CINEMA. Si salvano dalla spending review, mantenendo la "loro fisionomia autonoma", il Centro sperimentale di cinematografia, la Cineteca nazionale e l'Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi.
ARSENALE VENEZIA. La proprietà dell'Arsenale passa al Comune di Venezia, che ne assicura "l'inalienabilità, l'indivisibilità e la valorizzazione attraverso l'affidamento della gestione e dello sviluppo alla Arsenale Spa".

venerdì 27 luglio 2012

Ma chi era Loris D'ambrosio?

E' morto improvvisamente per un infarto a 65 anni il consigliere del presidente della Repubblica Loris D'Ambrosio, di recente al centro delle polemiche per le intercettazioni delle sue conversazioni con l'ex ministro Nicola Mancino con riferimento all'inchiesta Stato-Mafia. Lo ha annunciato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, "stringendosi a tutti i famigliari e al mondo della magistratura e del diritto". "Atroce è il mio rammarico - ha dichiarato - per una campagna violenta e irresponsabile di insinuazioni e di escogitazioni ingiuriose cui era stato di recente pubblicamente esposto". "Esprimiamo cordoglio e rispetto - ha subito commentato Antonio Di Pietro, presidente Idv - ma respingiamo con fermezza al mittente ogni strumentalizzazione che ne viene fatta, quasi a voler far credere che la colpa sia di chi ha criticato il suo operato e non di chi ha tentato di sfruttare il suo ruolo". "Insieme con l'angoscia per la perdita gravissima che la presidenza della Repubblica e la magistratura italiana subiscono - ha quindi denunciato il capo dello Stato - atroce è il mio rammarico per una campagna violenta e irresponsabile di insinuazioni e di escogitazioni ingiuriose cui era stato di recente pubblicamente esposto, senza alcun rispetto per la sua storia e la sua sensibilità di magistrato intemerato, che ha fatto onore all'amministrazione della giustizia del nostro Paese".

mercoledì 25 luglio 2012

Record di investimenti in Italia di fotovoltaico

L’Italia segna un nuovo record e, questa volta, non è negativo. Nel 2011 il mercato del fotovoltaico nel nostro paese è stato il più attivo con vendite di impianti solari di circa 540 megawatt.
È questo il dato che emerge dal rapporto The solar portfolio hunters: focus on the acquisition and valuation of solar assett pubblicato da Bloomberg new Energy finance.
Lo scorso anno, gli investimenti globali in progetti fotovoltaici hanno raggiunto circa nove miliardi di euro (10,8 miliardi di dollari) per una potenza complessiva di 3,9 Gigawatt con una crescita del 122% rispetto ai valori del 2010.
I progetti completati o in costruzione hanno pesato sul totale per 2,8 Gw, mentre i rimanenti 1,1 Gw riguardano i progetti che hanno ottenuto i permessi, ma che non sono ancora stati costruiti.
Tra gli operatori più importanti segnalati nel report c’è Terna che ha venduto ben 224 megawatt, seconda solo all’operatore di rete statunitense First solar che ne ha venduti più del doppio (550 Mw).
Un trend da segnalare è il calo del costo dell’energia prodotta da impianti fotovoltaici che si è ridotto del 30% nel 2011. Questo è il risultato di un mercato sempre più competitivo, soprattutto nella fase di produzione, dove la concorrenza asiatica è molto agguerrita. E' questo il motivo che ha portato alla riduzione del prezzo medio degli impianti del 70% e, di conseguenza, quello del costo di produzione dell’energia.
Ma non pare che la situazione sarà duratura e i dati lo confermano. «Per il prossimo anno – ha dichiarato Pietro Radoia, solar analyst di Bloomberg new energy finance – le previsioni di crescita sono previste al ribasso in conseguenza della riduzione degli aiuti pubblici a causa della crisi economica che sta attraversando soprattutto l'Europa».

martedì 24 luglio 2012

Mangiare gelato rende felici

Da una ricerca IGI-Eurisko emerge che il momento della giornata preferito dagli italiani per gustare un buon gelato è durante il pomeriggio, come spuntino, per gli adulti, e merenda, per bambini e ragazzi (62%). A seguire troviamo il gelato consumato la sera dopo cena (40%) e come dessert (13%). Mentre il 7% degli italiani durante la bella stagione sceglie di consumare un gelato come sostituto del pasto a pranzo.
Ovviamente, l'antidepressivo per eccellenza è il cioccolato. E poi, suggeriscono gli psicologi, amarena, pistacchio e i gusti esotici per rilassarsi, caffè o tiramisu come energizzanti, panna per ritrovare il buonumore. La crema è il gusto preferito dagli innamorati e chi è felice, in pace con se stesso, ama mescolare senza problemi i gusti più disparati. Anche la grandezza del gelato ha un suo significato: un gelato in coppetta si addice a chi vuole un momento tutto per sè, un attimo di riposo, di pausa dallo stress quotidiano. Chi sceglie il cono, invece, vuole condivisione, compagnia, evasione e cerca conferme negli altri. Lo stecco, infine, è per i più coraggiosi, chi è abituato a vivere forti emozioni e non vuole perdere tempo.

lunedì 23 luglio 2012

Vivere con 5 euro al giorno. Ecco come si fa!

Buongiorno! Mi chiamo Stefania abito in provincia di Cremona ho 37 anni, faccio la casalinga tuttofare ho 3 bimbi di 9, 4, 2 anni ed un marito operaio metalmeccanico. Viviamo con 5 euro al giorno, questo badget comprende: cibo, vestiti, farmacia, scarpe, detergenza personale e casalinga, materiali scolastici, e piccoli regalini ai bimbi…
COME FACCIO???? http://natural-mente-stefy.blogspot.com/ questo è il mio blog, sono cose davvero facili, piccoli accorgimenti quotidiani che se presi come abitudine arrivano spontanei, mi faccio tanto in casa, quasi tutto. Mi piacerebbe molto potere dare spunti nuovi ed aiutare le persone in difficoltà. La televisione orami è piena di persone che testimoniano la loro difficoltà, siamo in piena crisi e qualcosa ognuno può fare per stare meglio. Vi scrivo non per protagonismo o perchè vorrei essere citata io. Il mio blog ho notato che interessa molto e che nel mio piccolo qualcuno si sta già aiutando, da solo sta mettendo in pratica i miei piccoli consigli! Io faccio cosmesi, detersivi, pane, pizze, focacce, tappeti, borse, bigiotteria, insomma di tutto, in casa e con materiale di recupero cosi da inquinare meno, avere prodotti di qualità con il minimo di spesa economica.
grazie mille
rossini stefania, cremona

Il manuale della blogger low cost più famosa d'Italia
Vivere in 5 con 5 euro al giorno...pensate che non sia possibile? Stefania Rossini, donna tuttofare, madre di tre figli, un solo stipendio (quello del marito, metalmeccanico) e un mutuo da pagare, ci indica una strada per risparmiare e vivere in modo più sobrio, ma con gioia! Una strada fatta di semplici accorgimenti e praticabile da chiunque abbia voglia di mettersi un po' in gioco, senza stravolgere la propria esistenza.
In questo piccolo manuale di decrescita felice impareremo a creare un orto urbano, a preparare gustose ricette con le verdure che vi cresceranno, a riutilizzare creativamente gli indumenti dismessi (ma non solo: nulla si spreca, tutto può rinascere a nuova vita!), ad autoprodurre in modo economico i detersivi per la pulizia della casa, i detergenti per la persona e anche i prodotti per la cosmesi, a realizzare borse, collane, orecchini e molto altro, a fare la spesa – se proprio è necessario – in modo più attento, consapevole e responsabile.
Riscopriremo l'economia del baratto (non tanto per scambiare oggetti, ma per condividere valori, saperi e solidarietà) e vedremo come è possibile economizzare anche là dove sembra più difficile (su luce, gas, acqua).
Questo libro è un inno al fare piuttosto che al comprare, all'essere piuttosto che all'avere, ed è soprattutto un invito a ricercare il «ben-essere» nostro e della Madre Terra.

venerdì 20 luglio 2012

il social lending fa concorrenza alle banche.

In inglese social lending, in forma ibrida prestito peer-to-peer, in italiano prestito tra privati.
Si affaccia nel nostro Paese qualche anno fa, come sistema per ottenere liquidità tra privati e oggi sta assumendo le connotazioni di un vero e proprio modello finanziario.

Le ragioni del successo sono evidenti: le banche, a corto di liquidità, erogano prestiti con difficoltà, imponendo sovente condizioni difficili; il prestito tra privati mette in contatto direttamente creditore e contraente, i tassi del prestito sono mediamente inferiori di due punti percentuali rispetto a quelli degli istituti di credito e il servizio è aperto anche ai lavoratori atipici, cioè persone assunte con contratto a progetto o a tempo determinato. Viceversa, chi presta denaro percepisce una quota di interessi più favorevole rispetto a quella proposta dal mercato bancario (quasi il doppio rispetto ai conti deposito e ai Btp) e considera il sistema una forma di investimento assai remunerativa.

COME FUNZIONA
Il prestito tra privati non è un sistema “fai da te”. Si tratta di un servizio erogato online da società accreditate, attraverso piattaforme vigilate da Banca d'Italia, che predispongono strumenti di sicurezza per tutelarsi da rischi di insolvenza e per recuperare eventuali crediti inevasi. Ogni utente che richiede un prestito viene classificato in base al livello di affidabilità, in modo del tutto simile a quello assegnato dalle banche: più il livello è basso e più i tassi di interesse dovrebbero essere alti per compensare il rischio assunto dal contraente.
Chi stabilisce il valore del tasso? La quota viene decisa attraverso un meccanismo di asta online in cui chi dà denaro fissa il proprio obiettivo di rendimento e colloca la propria offerta, tenendo conto della rischiosità prevista per le varie tipologie di debitori. Per ridurre il rischio di insolvenza inolte, il sistema 'spalma' il credito erogato tra diversi soggetti creditori (30 o 50 a seconda della società intermediaria).
La possibilità di incontro tra la domanda di prestiti e l'offerta di denaro liquido rimane aperta 24 ore al giorno e i tempi per ottenere un prestito possono essere brevissimi (soprattutto se confrontati con la prassi bancaria).
I creditori non possono conoscere in nessun caso il nome dei debitori, ma nel loro profilo trovano i dettagli del progetto per il quale è richiesto il finanziamento. Si alimenta così l'aspetto 'emozionale' del social lending: le persone sono coscienti di come viene impiegato il loro denaro.

GLI OPERATORI E I NUMERI
Zopa, nata da un franchising con l'omonima società britannica, è stata la prima piattaforma ad avviare il servizio in Italia, nel 2008. Costretta a sospendere l'attività da Bankitalia, riapre i battenti online la scorsa primavera, con nuovo imprimatur, col nome di Smartika. Da un paio d'anni in Italia opera anche Prestiamoci. Secondo le cifre riportate da Il Sole 24 Ore, Prestiamoci ha erogato 1,15 milioni di euro per un totale di 238 prestiti. Smartika da quando è difatti ripartita ha erogato finanziamenti superiori a 828mila euro per un totale di 131 prestiti.  Le insolvenze, secondo gli operatori del settore sono nell'orbita del 2-3%. Le società intermediarie prevedono una commissione sulla transazione, a carico di entrambi i soggetti (contraente e creditore).

martedì 17 luglio 2012

il caldo rende addirittura impossibile il lavoro...

“Antò, fa caldo”, citando un vecchio spot. Ma cosa sono i 40°C gradi italiani raggiunti nei periodi di massima calura estiva se confrontati con le temperature veramente hot del deserto? In alcuni luoghi il caldo rende addirittura impossibile il lavoro, o la sopravvivenza degli esseri umani e della vegetazione.
Avete mai provato a passeggiare per il deserto del Lut, in Iran, quando il termostato raggiunge quota 70°C? Ne dubitiamo fortemente. Quindi prima di lamentarvi per il troppo caldo portato da Minosse o dai vari anticicloni cui si è arbitrariamente deciso di dare una nome strambo, pensate a quei Paesi in cui l’afa e le temperature incandescenti rendono impossibile fare qualsiasi cosa. 
Il sito Foreign Policy, per mostrare ai propri lettori quello che stanno patendo negli Stati Uniti, ha pubblicato una lista dei posti più caldi del mondo. Si tratta in linea di massima di deserti che si trovano in Africa, Medio Oriente e Asia. Solo uno dei luoghi indicati è sito negli Usa e, ovviamente, ma soprattutto per fortuna, nessuno di questi si trova in Italia.
Attenti però,
il caldo può rendere nervosi.

Ecco l’elenco dei Paesi più caldi della terra.
1. Deserto del Lut, Iran, 70 °C 
2. Queensland, Australia, 68,9 °C
3. Turpan, Cina, 66,7 °C
4. El Azizia, Libia, 58° C
5. Death Valley, California, USA, 57° C 
6. Ghadames, Libia, 55 °C
7. Kebili, Tunisia, 55 °C
8. Timbuctu, Mali, 54 °C
9. Tirat Tsvi, Israele, 53,9 °C
10.
Wadi Halfa, Sudan, 52,8 °C

lunedì 16 luglio 2012

Imu, i primi conti!

A un mese dal versamento dell'acconto Imu si fanno i primi calcoli degli incassi. Il ministero dell'Economia ha pubblicato i dati dei versamenti della prima rata per provincia. Se si contano gli introiti in termini assoluti non ci sono grandi sorprese, guidano la classifica le metropoli: prima della lista Roma, unica che supera il miliardo di euro, seguita da Milano, con 680 milioni, Torino (428 milioni) e Napoli (317 milioni).

Più interessante, invece, il dato relativo all'Imu pro-capite. Dividendo i versamenti totali per il numero di residenti, risulta che la provincia in cui i contribuenti hanno pagato in media di più è
Aosta con 347 euro a testa, seguita da Savona (315 euro per abitante), Olbia-Tempio (287 euro) e Imperia
(246 euro). Roma è al 6° posto (con 236 euro) e Milano al 12° con (213 euro). Nella classifica individuale, cioè, sono in testa le province ad alta vocazione turistica con un consistente numero di seconde case per le quali l'aliquota è maggiore (aumentando fittiziamente il costo per residente in quanto molte di esse appartengono a non residenti).

La stangata della seconda rata
Ma il peggio deve ancora venire perché il saldo potrebbe essere ben più alto dell'acconto. Com'è noto, infatti, la prima rata di giugno è stata pagata con le aliquote base del:
4 per mille sulla prima casa,
7,6 per mille sulle seconde case,
perché molti comuni non hanno ancora approvato la loro aliquota definitiva. Le amministrazioni locali hanno tempo fino al 30 settembre per definirla con un margine di oscillazione del +/- 0,2% per la prima casa e del +/- 0,3% per le seconde case.

Questo significa che col saldo di dicembre, l'aliquota da applicare potrebbe raggiungere il:
6 per mille sulla prima casa,
10,6 per mille sulle seconde case.
Le nuove aliquote ovviamente andranno applicate non solo al saldo ma all'intero importo annuale dell'Imu, facendo lievitare l'importo da versare anche il doppio dell'acconto.

Un esempio di calcolo della seconda rata
Partendo da un esempio di calcolo già fatto per l'acconto, calcoliamo l'importo della seconda  rata dell'Imu di una prima e seconda casa a Milano, comune che ha approvato le seguenti aliquote definitive:
4 per mille sulla prima casa (invariata),
9,6 per mille sulle seconde case date in locazione,
10,6 per mille sulle seconde case sfitte.

A GIUGNO

1a casa
2a casa
 Valore imponibile
€ 159.600
€ 92.400
 Aliquote Imu base
0,4%
0,76%
  Imu lorda
€ 638,40
€ 702,24
 Detrazioni:
 • prima casa (€ 200)
 • 2 figli a carico (€ 50 x 2)
€ 300
--
 Imu netta
€ 338,40
€ 702,24
 Acconto (50% arrotondato)
€ 169
€ 351

A DICEMBRE
1a casa
2a casa
affittata
2a casa
sfitta
 Valore imponibile
€ 159.600
€ 92.400
€ 92.400
 Aliquote Imu definitive
0,4%
9,6%
1,06%
  Imu lorda
€ 638,40
€ 887,04
€ 979,44
 Detrazioni:
 • prima casa (€ 200)
 • 2 figli a carico (€ 50 x 2)
€ 300
--
--
 Imu netta
€ 338,40
€ 887,04
€ 979,44
 Saldo (= Imu netta - acconto)
€ 169
€ 536
€ 628
 Aumento rispetto all'acconto
--
€ 185 (+ 52,7%)
€ 277 (+78,9%)

Come si vede, a Milano (ma differenze simili sono prevedibili in molte città), mentre per la prima casa la seconda rata resta invariata, nel caso di seconde abitazioni si sfiora il raddoppio.

giovedì 12 luglio 2012

Silvio si ricandida!

Silvio Berlusconi di nuovo in campo come candidato premier. Il Cavaliere glissa con i cronisti ("non fatemi parlare...") ma poi partecipando ad una festa di compleanno spiega ai presenti che la decisione è quasi obbligata: "Vari imprenditori mi hanno detto che tutto il mondo imprenditoriale vuole il mio ritorno"; e ancora: "Non sono io a propormi, è la gente che me lo chiede". Berlusconi ha anche annunciato ai presenti che entro l'estate cambierà il nome al partito e che questa decisione dovrebbe essere ufficializzata in un consiglio nazionale. L'idea che il Cavaliere sia ancora una volta il candidato premier del Popolo della libertà in vista delle elezioni del 2013 ha mandato in fibrillazione un partito già in difficoltà. Diverse le reazioni sui quotidiani. La possibile ricandidatura di Berlusconi è la notizia di apertura dei giornali vicini al centrodestra. "Il pupo ha molta energia", titola Il Foglio di Giuliano Ferrara. "Cucù. Rieccolo", è la scelta di Libero per la prima pagina: "Non ci sono eredi, i sondaggi sono con lui", si legge sul quotidiano diretto da Maurizio Belpietro". Su Il Giornale della famiglia Berlusconi spazio ai sondaggi che avrebbero convinto l'ex premier a scendere nuovamente in campo. "Il ticket Berlusconi-Alfano con un progetto politico che richiami le origini di Forza Italia e una squadra di giovani dirigenti" varrebbe il 28% dei consensi.

mercoledì 11 luglio 2012

Al G20 di Cannes Berlusconi umiliato

Dal G20 di Cannes, l'ultimo di Silvio Berlusconi premier, con un clima "sgradevolissimo e prossimo all'umiliazione" per l'Italia e i suoi rappresentanti, al G20 di Los Cabos dove il governo italiano di Mario Monti aveva di nuovo un ruolo nella soluzione della crisi dell'Eurozona. E' in questo cambio di clima che il premier Mario Monti vede il primo risultato del suo governo, ottenuto "più rapidamente di quanto io prevedessi".
Il paragone, spiega Monti intervenendo all'assemblea dell'Abi, "è tra il G20 di Cannes nel quale tutte le testimonianze mi dicono che Berlusconi è stato sottoposto a una pressione sgradevolissima e per lui e il suo Paese prossima all'umiliazione, e nell'intenzione dei 'prementi' non privi di motivi oggettivi". Una pressione che "avrebbe portato l'Italia a cedere buona parte della sua discrezionalità" con il "tentativo di messa sotto protezione"; e l'ultimo G20, quello di Los Cabos di tre settimane fa, "dove chi rappresnetava l'Italia grazie agli sforzi degli italiani si trovava ad avere un ruolo presso gli interlocutori europei e mondiali per cercare di risolvere la crisi dell'Eurozona".
"L'Italia ha iniziato un percorso di guerra durissimo" ha continuato il presidente del Consiglio. "Un percorso di guerra - ha sottolineato - contro i pregiudizi diffusi e contro le più ciniche valutazioni". L'Italia è ancora in recessione è quest'anno il Pil dovrebbe calare di quasi il 2%, ha detto dal canto suo il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco aggiungendo, però, che lo spread Btp-Bund molto elevato come in questo periodo non è giustificato dai fondamentali dell'economia italiana.