giovedì 29 agosto 2013

VIA L'IMU, ARRIVA LA 'SERVICE TAX'

Sarà cancellata dal 2014 quando entrerà in vigore la 'service tax', l'imposta sui servizi comunali che sarà riscossa dai Comuni ed e' costituita da due componenti: la gestione dei rifiuti urbani e la copertura dei servizi indivisibili. La prima componente, chiamata 'Tari', sarà dovuta da chi occupa, a qualunque titolo, locali o aree suscettibili di produrre rifiuti urbani. Le aliquote, commisurate alla superficie, saranno parametrate dal Comune con ampia flessibilità ma comunque nel rispetto del principio comunitario 'chi inquina paga' e in misura tale da garantire la copertura integrale del servizio. La seconda componente, battezzata 'Tasi', sarà carico di chi occupa i fabbricati. Il Comune potrà scegliere come base imponibile o la superficie o la rendita catastale. Il Comune avrà adeguati margini di manovra nell'ambito dei limiti fissati dalle legge statale. La capacità fiscale sarà preservata e l'autonomia nella fissazione delle aliquote sarà limitata verso l'alto per evitare di accrescere la capacità fiscale e quindi il carico sui contribuenti, applicando aliquote massime complessive.

mercoledì 19 giugno 2013

In arrivo sull'Italia la Superluna!

Il prossimo 23 giugno 2013 la Luna raggiungerà il massimo punto di avvicinamento alla terra e sembrerà più grande. Tornerà a essere così 'bella' solo nell'agosto del prossimo anno. In caso di tempo sereno basterà poco per poterla osservare. Fondamentale sarà posizionarsi in una zona poco illuminata, per esempio un campo. 
Il fenomeno accade quando il satellite terrestre raggiunge il punto di maggior vicinanza dalla Terra il cosiddetto perigeo. Alle 7 del mattino di domenica, la Luna si troverà a soli 356.991 km di distanza dal nostro pianeta. Due settimane dopo, il 7 luglio, la luna sarà già all'apogeo, il punto più lontano, a 406.490 km dalla Terra.
In occasione di questi eventi, i media utilizzano appellativi a cui negli ultimi tempi si è anche adattata la NASA: parliamo del termine “superluna”, che ha avuto origine sul sito web dell’astrologo Richard Nolle. Sebbene quello di questo mese rappresenti un evento importante, non si tratterà di record. Una superluna ancora più vicina è stata osservata il 19 marzo 2011, quando il nostro satellite si trovava a circa 356.577 km di distanza da noi. L’ultimo perigeo significativo si verificò nel 1993, quando la distanza tra noi e la Luna fu di soli 357.210 km. L’evento del 10 Agosto 2014, che sarà molto simile a quello a cui ci apprestiamo ad assistere, precederà quello del 28 Settembre 2015, quando la Luna avrà una distanza ancora inferiore: in quella data ne saremo separati “soltanto” da 356.509 chilometri.
 LA LUNA ROSA – La leggera differenza della distanza lunare dal nostro pianeta, non sarà sufficiente ad innescare estremi effetti mareali, tuttavia, le normali oscillazioni saranno particolarmente accentuate. La Luna sembrerà rosa infatti il perigeo lunare sarà raggiunto quando i raggi solari saranno già influenti, per cui la tonalità di colore non sarà quella rossastra a cui siamo comunemente abituati, ma più lieve, e quindi sul rosa. In definitiva, l’occhio umano non sarà in grado di distinguere le differenze apparenti del nostro satellite dovute ad una variazione della sua distanza, ma potrà cercare di scorgere l’illusione che il nostro cervello provoca in presenza di ostacoli naturali o artificiali presenti nei pressi dell’orizzonte, facendo apparire la Luna molto più grande di quanto non lo sia in realtà.

venerdì 24 maggio 2013

6 mesi in più di bonus!

Super-sconto per tutto il 2013 sulle ristrutturazioni. L'aumento della detrazione fiscale al 50% previsto dal decreto sviluppo del giugno 2012, che doveva scadere il 30 giugno prossimo verrà prorogato al 31 dicembre. Ci saranno 6 mesi in più per eseguire interventi edilizi di vario genere sulle abitazioni e ottenere il rimborso (rateizzato in 10 anni) della metà della spesa. Il governo ha approvato il testo del decreto che estende il bonus maggiorato - assieme all'altro del 55% per il risparmio energetico - fino a fine anno. Per ovviare ai problemi di copertura finanziaria è probabile che sarà escluso da questo sconto chi gode già di altre agevolazioni fiscali sull'immobile.

Oltre a regalare 14 punti percentuali in più di sconto fiscale (dal 36 al 50%), il decreto svliuppo ha anche raddoppiato il tetto di spesa ammesso alla detrazione, da 48mila a 96mila euro. In pratica la detrazione massima consentita triplica:
prima era il 36% di 48.000, cioè 17.280 euro;
ora è il 50% di 96.000, cioè 48.000 euro.

Allo scadere del periodo di "promozione", il 1° gennaio 2014 (salvo ulteriori proroghe), il bonus fiscale tornerà alla vecchia aliquota (36%) e al precedente tetto di spesa (48mila euro).

LE ALTRE NOVITA'

La detrazione per le ristrutturazioni edilizie è una decana delle agevolazioni. Introdotta dalla legge 449/1997, gode ancora di ottima salute e continua a essere largamente apprezzato dai contribuenti. E ora il vantaggio fiscale è aumentato. Negli ultimi anni sono state introdotte alcune novità ed è stata semplificata la procedura per ottenere il bonus:

la comunicazione di inizio lavori al Centro operativo di Pescara (per tutta Italia) non è più obbligatoria;
il costo della manodopera non deve più essere riportato in fattura come voce separata;
sui bonifici effettuati per pagare lavori la banca applica una ritenuta fiscale del 4% anziché del 10% (per il contribuente non cambia nulla, la novità riguarda le imprese edili che si vedranno accreditata una somma con una minore decurtazione);
in caso di vendita di un immobile ristrutturato, la detrazione delle rate residue può restare al venditore o essere trasferita al compratore, su decisione delle parti. L'opzione deve essere espressa col rogito notarile. Prima l'agevolazione veniva obbligatoriamente trasferita all'acquirente (e la regola vale ancora per gli atti stipulati prima del 16 settembre 2011).

LE REGOLE DEL BONUS

 Che cos'è









 
 Uno sconto dall'Irpef pari al 50% delle spese sostenute per la ristrutturazione:
 • importo max di spesa: € 96.000,
 • importo max di detrazione: € 48.000 (cioè il 50% di 96.00).

 L'importo dev'essere indicato nella dichiarazione dei redditi a partire dall'anno
 successivo ed è detraibile in:
  10 anni per tutti i contribuenti con meno di 75 anni di età;
  5 anni per i contribuenti con meno di 80 anni;
  3 anni per i contribuenti con più di 80 anni.

 Sui lavori e i materiali è inoltre prevista, di regola, l'aliquota Iva agevolata al 10%.
 Beneficiari




 
 Tutte le persone fisiche che:
 • ristrutturano un immobile posseduto a qualsiasi titolo (cioè i proprietari ma
 anche chi è in affitto o in usufrutto) entro il 31 dicembre 2012;
 • acquistano un immobile ristrutturato da imprese di costruzione o cooperative
 entro il 30 giugno 2013 (ma la ristrutturazione dev'essere conclusa sempre entro il
 31 dicembre 2012).
 Attività
 e spese
 ammesse





 Tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, risanamento
 conservativo, ristrutturazione edilizia, per quanto riguarda le seguenti spese:
 • progettazione, consulenza, perizie;
 • esecuzione dei lavori;
 • acquisto dei materiali;
 • messa in regola degli impianti elettrici e degli impianti a metano;
 • relazione di conformità dei lavori;
 • imposte e altri costi burocratici (Iva, imposta di bollo, concessioni, autorizzazioni
 e denuncia di inizio lavori);
 • oneri di urbanizzazione.
 Procedura









 Nessun adempimento preventivo, essendo stato abolito l'obbligo di inviare la
 comunicazione al Centro operativo di Pescara. Occorre però sempre essere in possesso
 degli altri documenti eventualmente necessari per l'attività edilizia (Dia/Scia,
 concessione edilizia ecc.), da esibire in caso di verifica.

 Tutti i pagamenti all'impresa che svolge i lavori devono avvenire tramite bonifico
 bancario
dal quale risulti la specifica causale del versamento e il codice fiscale di
 entrambe le parti (le banche hanno appositi moduli per questo tipo di bonifico).

 E' importante conservare:
  le fatture o le ricevute fiscali per gli acquisti e le prestazioni detraibili;
  le ricevute dei bonifici come prova del pagamento.


venerdì 17 maggio 2013

Water Stop, la segnaletica del futuro è ad acqua.

Quello che vedete nelle immagini potrebbe essere il futuro delle nostre strade. L'idea arriva dall'Australia e più precisamente dal Sydney Harbour Tunnel dove c'è un grave problema: i guidatori dei camion ignorano talvolta il segnale di massima altezza. Le conseguenze sono ovvie quanto quanto gravi: la segnaletica alta viene distrutta e nei casi peggiori si verificano tamponamenti a catena che portano alla chiusura del tunnel per giorni e giorni.
La locale azienda di gestione del tunnel si è allora rivolta ad una società australiana denominata Laservision e specializzata in presentazioni mediante laser. In questo caso all'azienda non è stato chiesto di realizzare un'animazione pubblicitaria, ma un segnale stradale tanto singolare quanto efficace, denominato Softstop e brevettato dall'azienda dal 2011. Si tratta in sostanza di un convenzionale segnale di Stop di grandissime dimensioni (è largo quanto il tunnel stesso), in grado di apparire improvvisamente, e che sembra appeso su una superficie simile a un muro.
In realtà, il segnale è generato con una proiezione laser su una specie di "cascata" verticale di acqua, che viene attivata automaticamente se il sistema rileva, mediante sensori, un veicolo di dimensioni più alte del dovuto. I rilevatori sono collocati ben prima dell'ingresso nel tunnel: il camionista viene infatti preventivamente avvertito attraverso dei segnali luminosi lampeggianti di varie dimensioni ma più convenzionali; il Softstop interviene istantaneamente all'ingresso del tunnel se i precedenti segnali vengono ignorati, e rimane attivo per circa 1 o 2 minuti.
Trattandosi di un segnale "d'acqua", chi non riuscisse a fermarsi esattamente prima del segnale non rischia un impatto contro una struttura solida: i dissuasori e i segnali di chiusura del tunnel vengono collocati solo in un secondo momento, se è il caso. Il sistema può essere anche attivato in altri casi di emergenza: ad esempio, per non fare entrare i veicoli dentro il tunnel in caso di incidente, oppure di incendio.
Nel caso del Sydney Harbour Tunnel si tratta di una condizione non rara: oltre 30 milioni di veicoli attraversano la galleria ogni anno, con oltre 10.500 incidenti dovuti non solo all'altezza dei camion, ma anche a tamponamenti, incendi o perdita di carburante. I problemi dovuti alla chiusura del tunnel sono ingenti per la comunità, perché è una via di accesso privilegiata per raggiungere sia le zone commerciali del centro di Sydney che la periferia esterna: quindi il curioso Stop su un "muro d'acqua" può rivelarsi veramente di grande utilità. Chissà se arriverà mai anche in Italia.

lunedì 13 maggio 2013

Storia e origini della festa della mamma.

La festa della mamma è una ricorrenza civile diffusa in tutto il mondo. In Italia cadeva regolarmente l'8 maggio, fin quando non si decise di fissarla alla seconda domenica di maggio, come negli Stati Uniti.

Costituisce una festa molto antica, legata al culto delle divinità della fertilità degli antichi popoli politeisti, che veniva celebrato proprio nel periodo dell'anno in cui il passaggio della natura dal freddo e statico inverno al pieno dell'estate dei profumi e dei colori (e della prosperità nelle antiche civiltà contadine) era più evidente. Con l'andare del tempo questa festività dal tono religioso si è evoluta in una festa commerciale, talvolta anche in sagra.
Negli Stati Uniti nel maggio 1870, Julia Ward Howe, attivista pacifista e abolizionista (della schiavitù), propose di fatto l'istituzione del Mother's Day (Giorno della madre), come momento di riflessione contro la guerra. Nello stesso anno negli Stati Uniti ci fu la proposta di Anna M. Jarvis. Anna era molto legata alla madre, un'insegnante della Andrews Methodist Church di Grafton,nel West Virginia.
Dopo la morte della madre, Anna si impegnò inviando lettere a ministri e membri del congresso affinché venisse celebrata una festa nazionale dedicata a tutte le mamme. Questa festa doveva rappresentare un segno d'affetto di tutti nei confronti della propria madre mentre questa era ancora viva.
Grazie alla sua tenacia e determinazione, la prima festa della mamma fu celebrata a Grafton e l'anno dopo a Filadelfia: era il 10 maggio 1908.
Anna Jarvis scelse come simbolo di questa festa il garofano, fiore preferito dalla madre: rosso per le mamme in vita, bianco per le mamme scomparse.
Fu ufficializzata nel 1914 dal presidente Woodrow Wilson con la delibera del Congresso di festeggiarla la seconda domenica di maggio, come espressione pubblica di amore e gratitudine per le madri e speranza per la pace. La festa si è diffusa in molti Paesi del mondo, ma cambiano le date in cui è festeggiata.
In Italia fu celebrata per la prima volta nel 1957 da don Otello Migliosi ad Assisi, nel piccolo borgo di Tordibetto di cui era parroco. Migliosi la celebrò la seconda domenica di Maggio. In Norvegia viene celebrata la seconda domenica di febbraio , in Argentina la seconda di ottobre ; in Francia la festa della mamma cade l'ultima domenica di maggio ed è celebrata come compleanno della famiglia.
In molti Paesi la ricorrenza è stata imitata dalla civiltà occidentale: in Africa, ad esempio, alcuni Stati istituirono la festa della mamma ispirandosi al concetto britannico della stessa. In generale i simboli di questa festa sono il rosso, il cuore e la rosa, che più di ogni altro fiore rappresenta l'amore e la bellezza e sa testimoniare l'affetto e la riconoscenza dei figli.

Vi riportiamo il Calendario date Festa della Mamma per i prossimi 10 anni:
Data della Festa della Mamma 2010: 09 maggio 2010
Data della Festa della Mamma 2011: 08 maggio 2011
Data della Festa della Mamma 2012: 13 maggio 2012
Data della Festa della Mamma 2013: 12 maggio 2013
Data della Festa della Mamma 2014: 11 maggio 2014
Data della Festa della Mamma 2015: 10 maggio 2015
Data della Festa della Mamma 2016: 08 maggio 2016
Data della Festa della Mamma 2017: 14 maggio 2017
Data della Festa della Mamma 2018: 13 maggio 2018
Data della Festa della Mamma 2019: 12 maggio 2019
Data della Festa della Mamma 2020: 10 maggio 2020

giovedì 9 maggio 2013

Mal di schiena in auto? Ecco 5 trucchi per combatterlo.

Mal di schiena: tre parole, ma più significati. Perché si può soffrire di cervicalgia (collo), lombalgia (ai fianchi), o dolore a una o entrambe le spalle. Un guaio che non dà tregua, si stima, a 15-20 milioni di italiani, con diversi livelli di intensità. E che può comparire anche in auto, oppure peggiorare dopo un viaggio in macchina. Eppure, basta seguire qualche semplice accorgimento per combatterlo.
1. Una postura prolungata nel tempo è solo dannosa, anche se comodissima: ogni tanto, occorre spostare sedere e schiena di qualche millimetro, modificando leggermente le regolazioni del sedile. E comunque, nei lunghi viaggi, serve fermarsi per 15 minuti ogni due ore. D’obbligo sgranchire le articolazioni facendo due passi in un’area di servizio, se si è in autostrada.
2. Il sedile è a un’altezza tale da consentire la massima visibilità della strada: questo consente al collo e tutta la colonna vertebrale di mantenere una posizione confortevole. Se si riesce a premere a fondo i pedali di frizione e acceleratore, allora la posizione è ok: nessuno scivolamento in avanti del bacino e della schiena.
3. Come regolare lo schienale? Facile: le spalle non si staccano dal sedile durante le manovre, quando le braccia fanno ruotare il volante; solo in questo caso, la posizione è corretta. Per quanto la presa del volante, la posizione raccomandata è quella delle “9 e 15”: si sterza agevolmente senza costringere le braccia a effettuare dannosi movimenti ripetuti a fine corsa.
4. Il poggiatesta va posizionato alla stessa altezza della testa del conducente e a una distanza di circa sette centimetri dalla stessa. In caso di tamponamento, si riducono le conseguenze del “colpo di frusta”, che si scarica sulle strutture nervose del collo. Regolare gli specchietti retrovisori e laterali per utilizzarli con il minimo movimento della testa e del tronco.
5. Alla larga anche dal “colpo della strega” dell’automobilista: una sublussazione dell’ultima vertebra lombare e della prima sacrale, per il sollevamento di una valigia da mettere nel baule. Soluzione: sollevare il peso piegando le ginocchia e mai restando rigidi, altrimenti tutto lo sforzo si concentra sulla schiena, e possono essere dolori veri...

lunedì 6 maggio 2013

E' morto Giulio Andreotti.

Si è spento a Roma all'età di 94 anni Giulio Andreotti. Da tempo malato, era stato Presidente del Consiglio sette volte. Leader storico della Democrazia Cristiana, partecipò alla stesura della Costituzione insieme ai 'padri nobili' della Patria. Senatore a vita, fu ministro degli Esteri, della Difesa, delle Finanze e dell'Industria.
Domani, secondo quanto si apprende da fonti vicine al Quirinale, si svolgeranno i funerali di Stato ma Patrizia Chilelli, storica segretaria del presidente, al suo fianco dal 1989, ha annunciato all'Adnkronos che "non ci saranno funerali di Stato né camera ardente. Le esequie saranno celebrate nella sua parrocchia con gli stretti familiari". Poi ha aggiunto: "Un grande uomo che mi ha insegnato tanto. Solo chi gli è stato davvero a fianco ha potuto capire l'uomo, non solo il politico".

lunedì 22 aprile 2013

In arrivo nuova banconota da 5 euro.

E' iniziato il conto alla rovescia per il debutto del nuovo taglio da 5 euro, che inaugurerà la seconda serie di banconote denominata 'Europa'. A distanza di dodici anni dal suo debutto nel vecchio Continente, l'Euro si rinnova e lo fa scegliendo il volto della fanciulla che diede il nome al Continente in cui è nata la valuta unica.
La nuova serie di monete cartacee, la seconda dell'era dell'euro, è stata infatti chiamata "Europa". Si parte con il nuovo biglietto da 5 euro e successivamente, su più anni, si proseguirà all'introduzione in maniera crescente degli altri tagli, da 10 euro, 20, 50, 100, 200 (che esiste già oggi anche se praticamente nessuno lo ha mai visto) e 500 euro.

Elementi di sicurezza
Tutte le nuove banconote riporteranno nella filigrana e nell'ologramma il ritratto di 'Europa'. E' uno degli aspetti dei progressi tecnologici realizzati nel settore negli ultimi dieci anni, inseriti nella nuova serie di banconote che consentiranno di perfezionare la sicurezza con tre nuove caratteristiche: la filigrana con ritratto, appunto, l'ologramma con ritratto e il numero verde smeraldo. Le nuove banconote costituiscono una evoluzione: mostreranno gli stessi disegni della prima serie (ispirata al tema "Epoche e stili") e gli stessi colori dominanti, anche i nuovi elementi di sicurezza hanno comportato modifiche.

Il mito greco
Europa era figlia di Agenore, re di Tiro, antica città fenicia. Zeus se ne innamorò e inventò uno dei suoi molteplici travestimenti: ordinò a Ermes di guidare i buoi del padre di Europa verso quella spiaggia. Zeus quindi prese le sembianze di un toro bianco, le si avvicinò e si stese ai suoi piedi. Europa salì sul dorso del toro, e questi la portò attraverso il mare fino all'isola di Creta.
Europa divenne la prima regina di Creta. Ebbe da Zeus tre figli, tra i quali Minosse, che vennero in seguito adottati da suo marito Asterione re di Creta.
Dopo la morte di Asterione, Minosse diventa re di Creta. In onore di Minosse e di sua madre, i Greci diedero il nome "Europa" al continente che si trova a nord di Creta.

Cosa succede alla vecchia serie
Le nuove banconote saranno facilmente distinguibili dai biglietti della prima serie, assicura la Bce. Inizialmente la prima serie circolerà insieme alle nuove banconote, ma sarà progressivamente ritirata dalla circolazione e infine dichiarata fuori corso. La data in cui cesserà di avere corso legale sarà annunciata con largo anticipo. Ma i biglietti della prima serie manterranno il rispettivo valore a tempo indeterminato, e potranno essere cambiati presso le Banche centrali dell'Eurosistema in qualsiasi momento.

'Nuovovoltoeuro'
Per richiamare l'attenzione dei cittadini sul lancio della nuova serie, nel 2013 la Bce e le Banche centrali nazionali condurranno una campagna di informazione attraverso vari canali in tutta l'area dell'euro.
Intanto è stato lanciato un nuovo portale internet (www.nuovovoltoeuro.eu), dedicato alla serie ispirata a Europa e alle sue avanzate caratteristiche di sicurezza. Il sito fornisce ulteriori informazioni e file scaricabili sui nuovi elementi di sicurezza, immagini della prima serie di biglietti in euro e di persone che utilizzano contante, nonché riprese filmate sulla produzione delle banconote in euro.

mercoledì 17 aprile 2013

Tecnicamente esaurito il pesce dei mari italiani.

Si chiama "Fish Dependence Day", si legge fine dello stock ittico. Dal 15 aprile, infatti, mangeremo solo pesce d'importazione, mentre dal 4 luglio si esauriranno anche le riserve europee. E la tendenza lascia poco spazio all'ottimismo: rispetto allo scorso anno, la disponibilità nazionale di pesce si è esaurita con una settimana di anticipo rispetto al 2012.

Ovvero, immaginando di portare in tavola esclusivamente pescato italiano, a partire da questa settimana non avremmo nulla da mettere nel piatto. A lanciare l'allarme sulla fine delle scorte nazionali è il rapporto di Ocean2012, un coordinamento di 200 organizzazioni che si battono per trasformare la Politica europea della Pesca per fermare la pesca eccessiva.
 
In sostanza, sottolinea Ocean2012, ''le scorte nazionali si esauriscono sempre prima, costringendo materialmente i consumatori a dipendere dalle importazioni di pesce per il proprio fabbisogno. Per l'Italia il grado di autosufficienza è sceso dal 32,8% al 30,2% negli ultimi due anni. E nonostante un consumo leggermente inferiore, il nostro Paese è di fatto sempre più dipendente dal pesce proveniente da acque non-europee. L'Italia rimane dipendente dal pesce extracomunitario per sostenere circa il 70% dei suoi consumi''.

''Abbiamo 104 giorni di 'autonomia ittica' all'anno. Un vero paradosso per il nostro paese, circondato da 8000 km di costa e che un tempo godeva di un mare sano e pescoso - sottolinea Serena Maso, coordinatrice nazionale di Ocean2012 -. La popolazione mondiale cresce, il consumo di pesce pro capite aumenta (+3,6% l'anno) e i pescherecci diventano sempre più potenti. Si pesca perciò troppo, a un ritmo più veloce del tasso di riproduzione degli stock ittici.

Il collasso del pesce azzurro è già stato più volte annunciato da Greenpeace, in particolare nell'Adriatico, dove acciughe e sardine stanno scomparendo. "È colpa del crescente numero di imbarcazioni autorizzate dal governo a pescare queste popolazioni ittiche, anche grazie all'artificio delle licenze di pesca sperimentale, che di sperimentale hanno ben poco" sostiene l'associazione ambientalista. Come quelle che da anni consentono la pesca con il metodo della "volante a coppia", che cattura pesci sotto taglia, compromettendo quindi la capacità riproduttiva della specie.

Tonno in trappola
Una sorte analoga sembra essere riservata al tonno rosso Mediterraneo, specie ormai sull’orlo del collasso, come emerge dalle stime che denunciano una riduzione del suo stock di circa l’80%. Il tonno costituisce una parte fondamentale della dieta di milioni di persone e nella versione 'in scatola' è certamente il pesce più consumato al mondo.
Sul tema della sostenibilità del tonno conservato in scatola Greenpeace pubblica un rapporto dal titolo eloquente: "Tonno in trappola. Difendiamolo dalla pesca insostenibile" che passa al setaccio le principali marche di tonno vendute in Italia e dà a ciascuna un voto di sostenibilità. I risultati sono abbastanza sconfortanti, ma vale farci caso davanti al bancone del supermercato.

giovedì 4 aprile 2013

Evasori mondiali: ecco i primi nomi italiani.

4 aprile 2013- Per l'Italia l'Espresso pubblica in esclusiva l'inchiesta realizzata dal media network di Washington.
 Il settimanale, nel numero in edicola venerdì, presenta le prime quattro storie di italiani che hanno un ruolo in due colossali conglomerati di società offshore creati nei paradisi fiscali delle Cook Islands e delle British Virgin Islands.
 La prima riguarda Gaetano Terrin, all'epoca commercialista dello studio Tremonti: «Un trust delle Cook Islands, paradiso fiscale della Polinesia – è l'anticipazione del periodico – che ha come custode Gaetano Terrin, all'epoca commercialista dello studio Tremonti.
Una società offshore nelle Isole Vergini che indica come beneficiario Fabio Ghioni, hacker dello scandalo Telecom. Un complesso sistema finanziario legato a tre famiglie lombarde di imprenditori e gioiellieri.
 Infine un trust che riporta come direttori i commercialisti milanesi Oreste e Carlo Severgnini, che hanno incarichi professionali nei più importanti gruppi italiani».

Grandi evasori, spunta il nome di Fabio Ghioni.

Trentotto testate internazionali si apprestano a rivelare i nomi dei grandi evasori e le carte segrete delle società nei paradisi fiscali Fabio sulla base del lavoro svolto sotto il coordinamento del Icij, il consorzio internazionale dei giornalisti d'inchiesta con sede a Washington. Media partner italiano dell'operazione è L'Espresso, che elenca nel prossimo numero in uscita in edicola i nomi di 200 italiani presenti nel database e racconta quattro storie di italiani protagonisti di due rilevanti conglomerati di società offshore, il Commonwealth Trust Limited delle Isole Vergini britanniche e il Portcullis Trustnet con base a Singapore e operativo alle isole Cayman, Cook e Samoa.
Si tratta di Gaetano Terrin, all'epoca commercialista dello studio Tremonti; Fabio Ghioni, hacker dello scandalo Telecom; un sistema finanziario legato a tre famiglie lombarde di imprenditori e gioiellieri; un trust che riporta come direttori i commercialisti milanesi Oreste e Carlo Severgnini.

Ghioni insieme all'eurodeputato Tiziano Motti
Proprio Fabio Ghioni, ex capo della sicurezza informatica di Telecom finito in carcere per 8 mesi con l'accusa di incursioni illecite, è la mente del progetto lanciato al Parlamento Europeo dall'europarlamentare reggiano dell'Udc Tiziano Motti, la LogBox che prevede un'archiviazione dati di due anni con criteri che vorrebbero, nelle intenzioni di Motti, assicurare diritti e libertà fondamentali del cittadino.

martedì 2 aprile 2013

Sì, al farmaco low cost!

Vuole essere la farmacia dei poveri e guidare, idealmente, la “rivolta” mondiale per la produzione di farmaci salvavita low cost. E ieri l’India ha messo a segno un punto in questa direzione. La Corte Suprema di New Delhi ha respinto un ricorso presentato dal colosso svizzero Novartis relativo al brevetto di un medicinale anti cancro copiato dalle aziende farmaceutiche indiane e venduto a un prezzo inferiore. Secondo i giudici, il farmaco Glivec, che serve a trattare una rara forma di leucemia, non è una “invenzione”, ma quello che gli addetti ai lavori chiamano evergreening, una pratica usata da “big pharma” per rinverdire un vecchio prodotto e rimetterlo sul mercato con un nuovo brevetto dopo che il primo era scaduto.

"Questo - sostiene Novartis - scoraggia la ricerca di farmaci innovativi". Parlando da Mumbai, Ranjit Shahani, vice presidente e managing director, ha ricordato che la sentenza rischia di "ostacolare i progressi medici nelle patologie per le quali non sono ancora disponibili opzioni terapeutiche efficaci". La Novartis ricorda inoltre che la sua terapia è gratuita per il 95% dei pazienti indiani nell'ambito di iniziative benefiche. Un mese di trattamento con il Glivec costa circa 2.600 dollari, mentre la “copia” è venduta a 175 dollari.

A novembre la Corte di appello indiana ha revocato il brevetto su un farmaco per l'epatite C della Roche. Il 5 marzo, la Bayer ha perso un ricorso contro la versione low cost di un altro costoso farmaco anti cancro (Nexavar). E la Roche a settembre aveva perso una battaglia legale con la concorrente indiana Cipla per l’anticancro Tarceva. Un anno fa il governo indiano aveva autorizzato un'azienda locale a produrre il generico di un anticancro della Bayer, ancora sotto brevetto, per farlo acquistare a prezzi più bassi.

martedì 19 marzo 2013

Non solo Cipro, "prelievo del 15% anche in Italia".

"PRELIEVO DEL 15% ANCHE IN ITALIA" - Non solo Cipro. "Anche l'Italia dovrebbe applicare un prelievo del 15% sulle attività finanziarie". Ad affermarlo è Joerg Kraemer, capo economista della tedesca Commerzbank. Il provvedimento che Nicosia sta discutendo non solo non è disdicevole: è anche replicabile, in Paese come l'Italia dove la ricchezza privata in rapporto al Pil è superiore a quella tedesca. Kramer cita uno studio della Bce, secondo cui la disponibilità finanziaria netta degli italiani sarebbe pari al 173% del Pil. Nella Germania considerata la ricca locomotiva europea, la somma equivale al 124% del prodotto interno lordo.

Cosa significa? Che, secondo Kramer, gli italiani avrebbero riserve sufficienti a pagare parte del proprio debito. Subito. Per questo, ha suggerito l'economista, "un'aliquota fiscale del 15% su conti correnti, fondi comuni, depositi postali, azioni e Bot sarebbe probabilmente sufficiente a spingere il debito del governo italiano al di sotto del livello critico del 100 per cento del Pil". Un provvedimento simile a quello che potrebbe presto essere in vigore a Cipro, dove il governo sta studiando una rimodulazione del prelievo forzoso.

lunedì 18 marzo 2013

Il fisco entra in banca: si parte a ottobre.

Mancava solo il decreto di attuazione per aprire definitivamente le porte delle banche al fisco. E ora è pronto. L'Agenzia delle Entrate sta per varare il provvedimento che mette a punto la super-anagrafe dei rapporti finanziari. Il trasferimento dei dati comincerà il 31 ottobre. Confluiranno nei computer dell'Agenzia, oltre a tutti i nostri estratti conto a partire dal 2011, anche i depositi titoli, i movimenti delle carte di credito, gli accessi alle cassette di sicurezza e gli acquisti di oro.

La "sentenza capitale" per il segreto bancario era stata scritta alla fine 2011 dall'art. 11 della cosiddetta manovra "salva Italia", che nell'ambito della lotta all'evasione fiscale ha reso automatico il controllo delle movimentazioni finanziarie. Il Garante per la privacy era intervenuto sollevando perplessità sulla sicurezza della trasmissione informatica ma la piattaforma tecnologica è stata adeguata alle richieste e l'Authority ha dato il via libera lo scorso novembre. Con quest'ultimo provvedimento operativo l'operazione può definitivamente partire.

Il calendario

La trasmissione dei dati seguirà questa tempistica:

• entro il 31 ottobre 2013: tutti i rapporti attivi nel 2011;
• entro il 31 marzo 2014: tutti i rapporti attivi nel 2012;
• entro il 20 aprile di ogni anno successivo: tutti i rapporti attivi nel'anno precedente.

Chi deve trasmettere:
L'obbligo di trasmissione non spetta al singolo contribuente ma agli intermediari finanziari, cioè banche, Poste italiane, società finanziarie e di investimento, società di gestione del risparmio (Sgr) e società di investimento a capitale variabile (Sicav).

Cosa deve essere trasmesso:
Dovranno arrivare al fisco i dati identificativi di ciascun rapporto con una persona fisica o giuridica (con gli eventuali cointestatari) contraddistinta da un codice univoco e i saldi o i valori al 1° gennaio e al 31 dicembre dell'anno di riferimento.

Più in dettaglio, i principali rapporti e dati che dovranno essere inviati all'Agenzia delle Entrate sono:

Conti correnti o conti deposito: saldo contabile d'inizio e fine anno e importo totale addebiti e accrediti nel corso dell'anno;
Deposito titoli: controvalore dei titoli rilevato contabilmente alla fine dell'anno di riferimento e del precedente, l'importo totale degli acquisti di titoli, fondi ecc. effettuati nel corso dell'anno e l'importo totale dei disinvestimenti;
Carte di credito o di debito: utilizzo del plafond di spesa alla fine dell'anno e del precedente, importo totale degli acquisti effettuati e, nel caso di carte prepagate, l'importo totale delle ricariche o delle carte acquistate;
Fondi comuni di investimento: ammontare del contratto di gestione, importo totale delle sottoscrizioni di quote nell'anno e dei rimborsi;
Certificati di deposito e buoni fruttiferi: totale degli importi facciali, importo totale delle accensioni e delle estinzioni nel corso dell'anno (escluse quelle transitate su un deposito titoli);
Cassette di sicurezza: numero degli accessi nel corso dell'anno;
Compravendita di oro e metalli preziosi: valore totale degli acquisti e delle vendite.
Operazioni extra-conto: valore complessivo.

Sono escluse le operazioni tramite conto corrente postale di importo unitario inferiore a 1.500 euro.

L'obiettivo - vale la pena ricordarlo - è recuperare una parte dei 120 miliardi di euro che vengono sottratti al fisco ogni anno (in media 3mila per ogni contribuente italiano). Una cifra che da sola basterebbe a pagare gli interessi su tutto il nostro debito pubblico.

mercoledì 6 marzo 2013

Alwaleed infuriato con Forbes: ha sottostimato la sua ricchezza.

(Fonte: Teleborsa) - E' guerra aperta tra Alwaleed bin Talal e Forbes.

Secondo il principe e miliardario saudita, la classifica degli uomini più ricchi del mondo stilata dalla prestigiosa rivista americana avrebbe sottostimato la propria ricchezza. Forse volutamente, dal momento che i "dati errati sembrano essere stati progettati per penalizzare gli investitori e le istituzioni in Medio Oriente".

Forbes, che ogni anno stila l'attesa lista dei Paperoni, ha collocato il nipote del re saudita al 26° posto con un patrimonio stimato di 20 miliardi di dollari, circa 15,4 miliardi di euro.
Davanti a lui, che possiede investimenti in tutte le maggiori multinazionali, tra le quali la News Corp e gli hotel Savoy, figurano altri personaggi apparentemente molto meno ricchi, quali per esempio i fondatori di Google Larry Page e Sergey Brin.


Il portavoce di Alwaleed ha precisato che la sua vera ricchezza ammonta a 29,6 miliardi di dollari e che il giusto posto del principe è nella top ten di Forbes.

Non è mancata una vera e propria lettera di protesta indirizzata al direttore della rivista Steve Forbes, nel quale si accusa il giornale di avere avuto "pregiudizi intenzionali" nella valutazione, e sopratutto di aver tenuto conto dei rumors secondo i quali "l'aggiotaggio sarebbe lo sport nazionale saudita, data la mancanza di Casinò".

La conclusione è che fino a che non verranno operate le opportune rettifiche, Alwaleed collaborerà con Bloomberg Billionaires, che invece ha valutato la sua fortuna attorno ai 28 miliardi di dollari.




martedì 5 marzo 2013

I più ricchi d'Italia e del mondo.

L'annuale classifica della rivista americana Forbes elenca gli uomini più ricchi del mondo. Fra i primi 100 paperoni figurano gli italiani Ferrero, Leonardo Del Vecchio e Miuccia Prada. Silvio Berlusconi è 'solo' 194mo con 6,2 miliardi di dollari.

A livello globale Carlos Slim si conferma l'uomo più ricco di mondo con una fortuna di 73 miliardi di dollari. Al secondo posto Bill Gates con 67 miliardi di dollari e al terzo lo spagnolo Amancio Ortega, il re di 'Zara', con 57 miliardi di dollari.

ITALIA

1. Michele Ferrero e famiglia
Patrimonio: 15,7 miliardi di euro
Età: 87 anni
Azienda: Ferrero
Posizione nella classifica dei miliardari Forbes 2013 (mondiale): 23
Posizione nella classifica dei miliardari Forbes 2013 (italiana): 1



2. Leonardo Del Vecchio
Patrimonio: 11,8 miliardi di euro
Età: 77 anni
Azienda: Luxottica
Posizione nella classifica dei miliardari Forbes 2013 (mondiale): 49
Posizione nella classifica dei miliardari Forbes 2013 (italiana): 2



3. Miuccia Prada
Patrimonio: 9,5 miliardi di euro
Età: 63 anni
Azienda: Prada
Posizione nella classifica dei miliardari Forbes 2013 (mondiale): 78
Posizione nella classifica dei miliardari Forbes 2013 (italiana): 3



4. Giorgio Armani
Patrimonio: 6,5 miliardi di euro
Età: 78
Azienda: Giorgio Armani spa
Posizione nella classifica dei miliardari Forbes 2013 (mondiale): 131
Posizione nella classifica dei miliardari Forbes 2013 (italiana): 4



5. Patrizio Bertelli
Patrimonio: 5,1 miliardi di euro
Età: 67
Azienda: Prada
Posizione nella classifica dei miliardari Forbes 2013 (mondiale): 175
Posizione nella classifica dei miliardari Forbes 2013 (italiana): 5






MONDO

 

1. Carlos Slim Helù
Patrimonio: 73 miliardi di dollari
Età: 73
Nazione: Messico
Residenza: Messico
Azienda: Telmex, América Móvil
Posizione nella classifica dei miliardari Forbes 2012 (mondiale): 1





2. Bill Gates
Patrimonio: 67 miliardi di dollari
Età: 57
Nazione: USA
Residenza: Usa
Azienda: Microsoft
Posizione nella classifica dei miliardari Forbes 2012 (mondiale): 2




3. Amancio Ortega
Patrimonio: 57 miliardi di dollari
Età: 77
Nazione: Spagna
Residenza: Spagna
Azienda: Zara
Posizione nella classifica dei miliardari Forbes 2012 (mondiale): 3





4. Warren Buffett
Patrimonio: 53,5 miliardi di dollari
Età: 83
Nazione: Usa
Residenza: Usa
Azienda: Berkshire Hathaway
Posizione nella classifica dei miliardari Forbes 2012 (mondiale): 4





5. Lawrence Ellison
Patrimonio: 43 miliardi di dollari
Età: 69
Nazione: Usa
Residenza: Usa
Azienda: Oracle Corporation
Posizione nella classifica dei miliardari Forbes 2012 (mondiale): 5


lunedì 25 febbraio 2013

Cud 2013, in arrivo il 28 febbraio.

Entro questo mese i dipendenti e pensionati riceveranno la certificazione dei redditi del 2012. Ecco a cosa serve: le istruzioni dell'Agenzia delle Entrate.
Pochi giorni al primo appuntamento dell'anno con la dichiarazione dei redditi: entro il 28 febbraio i datori di lavoro e gli enti pensionistici devono consegnare ai dipendenti/ pensionati il modello Cud (scarica il pdf). che rappresenta la "base" per le loro successive dichiarazioni (modello 730 o Unico). Ma non sempre: se il contribuente non ha altri redditi da dichiarare - o non ha spese da detrarre - non deve fare altro.

Nell'imminenza della consegna l'Agenzia delle Entrate ha dato alcuni chiarimenti sui dati da inserire nel Cud. Vediamo più in dettaglio cosa deve contenere, come va consegnato e in quali casi il contribuente non ha altri obblighi dichiarativi verso il fisco.
 Cos'è
Il Cud è la certificazione unica dei redditi di lavoro dipendente e di pensione che il datore di lavoro o l’ente previdenziale rilasciano ai propri dipendenti o pensionati.
 Cosa
 contiene 
• I redditi di lavoro dipendente o assimilati (ad esempio i compensi di soci di  cooperative o dei sacerdoti) e di pensione corrisposti nell’anno precedente e assoggettati a tassazione (a titolo di imposta o soggetti a tassazione separata).
• Le relative ritenute di acconto effettuate dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico e versate al fisco.
• Le detrazioni effettuate (ad per lavoro dipendente, per carichi di famiglia o
canoni di locazione).
• I dati previdenziali e assistenziali del lavoratore e l’importo dei contributi a carico del lavoratore versati o dovuti all’Inps e all’ex-Inpdap (ente previdenziale dei dipendenti pubblici).
 Cosa
 non
 contiene
• I redditi esenti: i datori/enti non sono obbligati a indicare nel Cud i redditi da loro corrisposti che non incidono sulle imposte dovute dal contribuente (nuova annotazione BQ).
• Le spese deducibili o detraibili di cui il datore/ente non può essere al corrente (es.
spese mediche o per la ristrutturazione della casa).
 Quando va
 consegnato 
Il Cud deve essere entro il 28 febbraio dell’anno successivo a quello in cui sono stati corrisposti i redditi o, in caso di cessazione del rapporto di lavoro, entro 12 giorni dalla richiesta del dipendente.
 Come va
 consegnato
Il datore/ente di lavoro deve consegnare il Cud in duplice copia in forma cartacea o in formato elettronico a patto che il destinatario abbia gli strumenti necessari per ricevere e stamparlo (può essere consegnato solo su carta al dipendente che ha cessato il rapporto di lavoro o agli eredi).
 Quando
 basta
 il Cud
Se il contribuente non ha percepito altri redditi che devono essere assoggettati a tassazione (per esempio, compensi per collaborazioni o redditi da locazione) non è obbligato a presentare altre dichiarazioni. Questo sempre a condizione che il datore di lavoro abbia eseguito correttamente il conguaglio delle imposte.
 Quando
 conviene
 il 730/Unico
In alcuni casi però la successiva dichiarazione dei redditi (modello 730 o Unico), pur non obbligatoria, può essere conveniente per il contribuente. Serve infatti a portare in deduzione o detrazione alcune spese sostenute. E' il caso, per l'appunto, di quegli oneri che possono essere sottratti alla base imponibile (es. donazioni o assegni all'ex coniuge) o dall'imposta da pagare (es. interessi sui mutui, spese sanitarie, rette scolastiche, ristrutturazioni edilizie).
 8 e 5
 per mille
Il contribuente che non presenta ulteriori dichiarazioni può esprimere la propria scelta per la destinazione dell’8 per mille e del 5 per mille utilizzando l’apposita scheda allegata al Cud.

Operato d'urgenza il capo della Polizia Manganelli.

Il capo della polizia Antonio Manganelli è stato ricoverato domenica pomeriggio nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale San Giovanni di Roma dopo essere stato sottoposto ad un intervento di neurochirurgia per la rimozione di un ematoma cerebrale. L'operazione - secondo quanto scritto in un bollettino medico diffuso in serata - ha avuto successo e le condizioni cliniche del paziente sono giudicate "soddisfacenti".
Nulla è stato riferito riguardo alla prognosi, che in casi del genere resta riservata per alcuni giorni. Manganelli, secondo quanto si è appreso, è stato colto da malore nel primo pomeriggio ed è stato portato al San Giovanni in ambulanza. Gli accertamenti radiodiagnostici ai quali il Capo della Polizia è stato sottoposto hanno evidenziato - secondo quanto è trapelato dallo stretto riserbo dei medici - la rottura di un vaso intracranico, con la formazione di un ematoma intracerebrale.
Il paziente è stato subito portato in sala operatoria dove l'equipe neurochirurgica guidata dal dottor Claudio Fiore, direttore del reparto di neochirurgia, ha provveduto a rimuovere l'ematoma. Successivamente Manganelli è stato trasferito in terapia intensiva, dove le sue condizioni sono ora costantemente monitorate. Alte cariche dello Stato - da quanto si è appreso - si sono messe in contatto con la Direzione dell'ospedale per avere notizie sulle condizioni del Capo della polizia.

martedì 19 febbraio 2013

ORIENTAMENTO PER LE ELEZIONI

Per chi è molto confuso, come me, dico che non possiamo astenerci dal prendere posizione e dare un giudizio anche mediante lo strumento democratico fondamentale del voto. Ma a condizione che la scelta sia guidata dai criteri che sintetizzo: rispetto assoluto di ogni vita umana; costruzione di un rapporto giusto fra Stato, società civile e persona; salvaguardia dell’incomparabilità del matrimonio, famiglia e loro promozione; priorità del lavoro in un mercato non di competizione, ma di mutuo vantaggio; affermazione di una vera libertà di educazione.

* Se con giudizio maturo riteniamo che nessun programma politico rispetti tutti e singoli i suddetti beni umani, diamo la nostra preferenza a chi secondo coscienza riteniamo meno lontano da essi,
considerati nel loro insieme e secondo la loro oggettiva gerarchia.

lunedì 18 febbraio 2013

Antimissile e antisatellite. Ecco le armi (vere e ipotetiche) per difendersi dai meteoriti.

I russi hanno deviato o distrutto con armi misteriose il meteorite che ha investito la Russia Centrale con una pioggia di schegge? Fonti militari anonime russe hanno riferito ai media locali che il meteorite è stato individuato e fatto esplodere con un "missile a salve", cioè probabilmente un missile privo di testata esplosiva ma, alla velocità a cui viaggiava il meteorite, sufficiente a provocare l'esplosione del corpo celeste.
Secondo Russia Today ci sono state nove esplosioni, la prima a una distanza di 55 chilometri da terra, che hanno causato il panico tra la popolazione. I primi testimoni avevano pensato all'esplosione di un aereo in volo. Poi la pioggia di schegge ha investito il suolo, danneggiando almeno 297 case, sei ospedali e 12 scuole.
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Il fenomeno non ha causato un innalzamento dei livelli di radiazioni, che sono rimasti nei parametri abituali ma la Nasa ha stimato che l'energia rilasciata (che avrebbe fatto più danni delle schegge) è stata pari a quella provocata da un ordigno atomico di 500 kilotoni (pari a mezzo milione di tonnellate di tritolo), ben 30 volte la potenza dell'atomica esplosa a Hiroshima. Le autorità della regione russa di Cheliabinsk, negli Urali, hanno stimato danni per più di 22 milioni di euro. Oltre 1200 i feriti.
Le indiscrezioni circa l'impiego di missili per deviare o più probabilmente frammentare il meteorite restano difficili da provare ma non certo improbabili. Il meteorite rilevato dai telescopi dell'Accademia Russa delle Scienze si stima pesasse 10 tonnellate e, ancora secondo la Nasa, sarebbe esploso a 20 chilometri da terra, mentre viaggiava a una velocità di 18 chilometri al secondo.
L'agenzia Ria Novosti riferisce invece di tre esplosioni quando il meteorite si trovava tra i 55 e i 20 chilometri dal suolo. Notizie non verificabili ma che lasciano ipotizzare che il meteorite sia stato colpito da uno o più missili terra-aria per ridurre gli effetti dell'impatto in base alla valutazione che una pioggia di schegge provochi meno danni di un masso di 10 tonnellate che si abbatte al suolo alla velocità 18 chilometri al secondo.
Impossibile per ora stabilire se il meteorite sia esploso da solo o a causa di missili ma in questo secondo caso le armi utilizzate potrebbero essere i sistemi S-400 per la difesa aerea e contro i missili balistici o i più avanzati S-500 appena entrati in servizio, ma anche missili antisatellite simili allo statunitense RIM-161 Standard 3 utilizzato dagli americani nel 2008 pera battere un satellite malfunzionante.
Russi, cinesi e statunitensi hanno sviluppato da tempo missili in grado di uscire dall'atmosfera e neutralizzare, con esplosioni o la sola forza cinetica dell'urto, i satelliti avversari. Nell'ottobre scorso Pechino ha testato il suo nuovo vettore anti-satellite Dong Ning-2.
I russi dovrebbero disporre ancora di missili antisatellite Naryad e negli anni scorsi fonti ufficiali hanno ammesso la realizzazione di nuove armi anti-satellite in risposta a quanto messo in campo da cinesi e americani. Nel gennaio 2010 il comandante delle forze spaziali russe, Oleg Ostapenko, disse alla Itar Tass che la Russia stava sviluppando «veicoli spaziali per le ispezioni alle stazioni orbitanti e l'attacco».
Forse nuovissime armi ipersoniche, probabilmente qualcosa di simile allo statunitense HTV-2 (Hypersonic Technology Vehicle), progettato a forma di freccia e che in fase di sperimentazione ha raggiunto i 25 mila chilometri all'ora. O al missile Advanced Hypersonic Weapon (AHW) che, con prestazioni meno spinte del velivolo/freccia, copre 4.300 chilometri in meno di 30 minuti.
Mezzi sviluppati dal Pentagono nell'ambito del programma Prompt Global Strike (attacco globale immediato) per colpire in modo devastante e in meno di un'ora ogni punto del globo. Forse anche un meteorite.