venerdì 24 maggio 2013

6 mesi in più di bonus!

Super-sconto per tutto il 2013 sulle ristrutturazioni. L'aumento della detrazione fiscale al 50% previsto dal decreto sviluppo del giugno 2012, che doveva scadere il 30 giugno prossimo verrà prorogato al 31 dicembre. Ci saranno 6 mesi in più per eseguire interventi edilizi di vario genere sulle abitazioni e ottenere il rimborso (rateizzato in 10 anni) della metà della spesa. Il governo ha approvato il testo del decreto che estende il bonus maggiorato - assieme all'altro del 55% per il risparmio energetico - fino a fine anno. Per ovviare ai problemi di copertura finanziaria è probabile che sarà escluso da questo sconto chi gode già di altre agevolazioni fiscali sull'immobile.

Oltre a regalare 14 punti percentuali in più di sconto fiscale (dal 36 al 50%), il decreto svliuppo ha anche raddoppiato il tetto di spesa ammesso alla detrazione, da 48mila a 96mila euro. In pratica la detrazione massima consentita triplica:
prima era il 36% di 48.000, cioè 17.280 euro;
ora è il 50% di 96.000, cioè 48.000 euro.

Allo scadere del periodo di "promozione", il 1° gennaio 2014 (salvo ulteriori proroghe), il bonus fiscale tornerà alla vecchia aliquota (36%) e al precedente tetto di spesa (48mila euro).

LE ALTRE NOVITA'

La detrazione per le ristrutturazioni edilizie è una decana delle agevolazioni. Introdotta dalla legge 449/1997, gode ancora di ottima salute e continua a essere largamente apprezzato dai contribuenti. E ora il vantaggio fiscale è aumentato. Negli ultimi anni sono state introdotte alcune novità ed è stata semplificata la procedura per ottenere il bonus:

la comunicazione di inizio lavori al Centro operativo di Pescara (per tutta Italia) non è più obbligatoria;
il costo della manodopera non deve più essere riportato in fattura come voce separata;
sui bonifici effettuati per pagare lavori la banca applica una ritenuta fiscale del 4% anziché del 10% (per il contribuente non cambia nulla, la novità riguarda le imprese edili che si vedranno accreditata una somma con una minore decurtazione);
in caso di vendita di un immobile ristrutturato, la detrazione delle rate residue può restare al venditore o essere trasferita al compratore, su decisione delle parti. L'opzione deve essere espressa col rogito notarile. Prima l'agevolazione veniva obbligatoriamente trasferita all'acquirente (e la regola vale ancora per gli atti stipulati prima del 16 settembre 2011).

LE REGOLE DEL BONUS

 Che cos'è









 
 Uno sconto dall'Irpef pari al 50% delle spese sostenute per la ristrutturazione:
 • importo max di spesa: € 96.000,
 • importo max di detrazione: € 48.000 (cioè il 50% di 96.00).

 L'importo dev'essere indicato nella dichiarazione dei redditi a partire dall'anno
 successivo ed è detraibile in:
  10 anni per tutti i contribuenti con meno di 75 anni di età;
  5 anni per i contribuenti con meno di 80 anni;
  3 anni per i contribuenti con più di 80 anni.

 Sui lavori e i materiali è inoltre prevista, di regola, l'aliquota Iva agevolata al 10%.
 Beneficiari




 
 Tutte le persone fisiche che:
 • ristrutturano un immobile posseduto a qualsiasi titolo (cioè i proprietari ma
 anche chi è in affitto o in usufrutto) entro il 31 dicembre 2012;
 • acquistano un immobile ristrutturato da imprese di costruzione o cooperative
 entro il 30 giugno 2013 (ma la ristrutturazione dev'essere conclusa sempre entro il
 31 dicembre 2012).
 Attività
 e spese
 ammesse





 Tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, risanamento
 conservativo, ristrutturazione edilizia, per quanto riguarda le seguenti spese:
 • progettazione, consulenza, perizie;
 • esecuzione dei lavori;
 • acquisto dei materiali;
 • messa in regola degli impianti elettrici e degli impianti a metano;
 • relazione di conformità dei lavori;
 • imposte e altri costi burocratici (Iva, imposta di bollo, concessioni, autorizzazioni
 e denuncia di inizio lavori);
 • oneri di urbanizzazione.
 Procedura









 Nessun adempimento preventivo, essendo stato abolito l'obbligo di inviare la
 comunicazione al Centro operativo di Pescara. Occorre però sempre essere in possesso
 degli altri documenti eventualmente necessari per l'attività edilizia (Dia/Scia,
 concessione edilizia ecc.), da esibire in caso di verifica.

 Tutti i pagamenti all'impresa che svolge i lavori devono avvenire tramite bonifico
 bancario
dal quale risulti la specifica causale del versamento e il codice fiscale di
 entrambe le parti (le banche hanno appositi moduli per questo tipo di bonifico).

 E' importante conservare:
  le fatture o le ricevute fiscali per gli acquisti e le prestazioni detraibili;
  le ricevute dei bonifici come prova del pagamento.


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