venerdì 17 maggio 2013

Water Stop, la segnaletica del futuro è ad acqua.

Quello che vedete nelle immagini potrebbe essere il futuro delle nostre strade. L'idea arriva dall'Australia e più precisamente dal Sydney Harbour Tunnel dove c'è un grave problema: i guidatori dei camion ignorano talvolta il segnale di massima altezza. Le conseguenze sono ovvie quanto quanto gravi: la segnaletica alta viene distrutta e nei casi peggiori si verificano tamponamenti a catena che portano alla chiusura del tunnel per giorni e giorni.
La locale azienda di gestione del tunnel si è allora rivolta ad una società australiana denominata Laservision e specializzata in presentazioni mediante laser. In questo caso all'azienda non è stato chiesto di realizzare un'animazione pubblicitaria, ma un segnale stradale tanto singolare quanto efficace, denominato Softstop e brevettato dall'azienda dal 2011. Si tratta in sostanza di un convenzionale segnale di Stop di grandissime dimensioni (è largo quanto il tunnel stesso), in grado di apparire improvvisamente, e che sembra appeso su una superficie simile a un muro.
In realtà, il segnale è generato con una proiezione laser su una specie di "cascata" verticale di acqua, che viene attivata automaticamente se il sistema rileva, mediante sensori, un veicolo di dimensioni più alte del dovuto. I rilevatori sono collocati ben prima dell'ingresso nel tunnel: il camionista viene infatti preventivamente avvertito attraverso dei segnali luminosi lampeggianti di varie dimensioni ma più convenzionali; il Softstop interviene istantaneamente all'ingresso del tunnel se i precedenti segnali vengono ignorati, e rimane attivo per circa 1 o 2 minuti.
Trattandosi di un segnale "d'acqua", chi non riuscisse a fermarsi esattamente prima del segnale non rischia un impatto contro una struttura solida: i dissuasori e i segnali di chiusura del tunnel vengono collocati solo in un secondo momento, se è il caso. Il sistema può essere anche attivato in altri casi di emergenza: ad esempio, per non fare entrare i veicoli dentro il tunnel in caso di incidente, oppure di incendio.
Nel caso del Sydney Harbour Tunnel si tratta di una condizione non rara: oltre 30 milioni di veicoli attraversano la galleria ogni anno, con oltre 10.500 incidenti dovuti non solo all'altezza dei camion, ma anche a tamponamenti, incendi o perdita di carburante. I problemi dovuti alla chiusura del tunnel sono ingenti per la comunità, perché è una via di accesso privilegiata per raggiungere sia le zone commerciali del centro di Sydney che la periferia esterna: quindi il curioso Stop su un "muro d'acqua" può rivelarsi veramente di grande utilità. Chissà se arriverà mai anche in Italia.

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