lunedì 30 novembre 2009

Lo scandalo a luci rosse (e nere)

Il video hard della Mussolini e Roberto Fiore sarebbe stato offerto a Palazzo Chigi agli inizi di settembre al costo di un milione di euro. Lo scandalo a luci rosse, o meglio, a luci nere prende contorni sempre più scabrosi e per certi versi simili al caso Marrazzo. Con una grossa differenza che non è sfuggita ai più attenti: nel caso del video-Mussolini, l'atteggiamento di Palazzo Chigi è stato meno "informale": anziché avvertire la diretta interessata dell'esistenza di queste immagini compromettenti (come fatto nel caso Marrazzo), è stata contattata la magistratura e ora la Procura di Roma indaga per tentata estorsione. Il video, della cui esistenza ormai quasi nessuno dubita più, sarebbe stato consegnato mediante lettera il cui mittente, scrive il Corriere "è stato individuato e perquisito. Ora si tenta di scoprire chi si sia mosso dietro questa vicenda". Il misterioso mittente si cela dietro l'acronimo A.C., un tizio (che si dice essere nella mailing list di Forza Nuova) in difficoltà economiche che sperava in un "aiuto di Silvio Berlusconi" per riappianare i buchi nelle sue casse. A.C. non avrebbe fatto (almeno per ora) agli inquirenti il nome dell'autore del video. limitandosi a definirsi solo "un intermediario". Ora emerge che il soggetto in questione si sia qualificato come produttore televisivo, che abbia avuto guai con la giustizia per truffa e che sia nel giro di Corona.
In pochi mesi due ricatti a sfondo sessuale (al netto delle vicende D'Addario, Topolanek, Noemi, etc. etc.) e una mano che sembra essere piuttosto simile. Qualcuno dalla Capitale ricorda i casi di spionaggio che videro in qualche modo coinvolto l'ex governatore del Lazio Storace proprio contro i principali avversari politici di quel momento. Ma la vicenda, i cui contorni sono ancora avvolti nel torbido, fa venire in mente una domanda: a chi giova tutto questo scompiglio? A voi la risposta.

Incredibile attacco mediatico contro Berlusconi.

Nota del presidente del Consiglio e leader del Pdl, Silvio Berlusconi:
"Dalla lettura dei quotidiani dei giorni precedenti e anche di oggi appare evidente a ogni persona onesta e di buon senso che ci troviamo di fronte all’attacco più incredibile e ignobile che mi sia stato rivolto nel corso di questi ultimi anni, da quando ho deciso di dedicarmi con tutte le mie forze al bene del mio Paese. Se c’è una persona che per indole, sensibilità, mentalità, formazione, cultura e impegno politico, e lontanissima dalla mafia, questa persona sono io. Se c’è un partito che in questi anni più si è distinto nel contrastare la criminalità organizzata, questo partito è stato Forza Italia e oggi è il Popolo della Libertà, se c’è un governo che più di tutti ha fatto della lotta alla mafia uno dei suoi obiettivi più netti e coerenti, questo è il mio governo, che sono certo sarà ricordato anche come il governo che ha lanciato la sfida più determinata alla mafia nella storia della nostra Repubblica. Questo è il terreno civile e politico sul quale intendo anche contrastare la campagna di stampa del gruppo La Repubblica-Espresso, che chiamerò a rispondere sul piano penale e civile dei danni arrecati alla dignità della mia persona, della mia famiglia e dell’azienda Fininvest".

domenica 29 novembre 2009

Rinomina automatica Coordinatori Cittadini nel PDL

CIRCOLARE COORDINAMENTO REGIONALE LOMBARDIA
Milano, li 24 novembre 2009
Carissimi, in data 23 novembre il Coordinamento Regionale della Lombardia ha assunto alcune disposizioni organizzative ad effetto immediato, di cui riteniamo doveroso darvi comunicazione formale.
Entro il mese di dicembre, da parte di chiunque fosse interessato a proporsi, dovranno tassativamente pervenire al Coordinamento Regionale – direttamente o per tramite dei Coordinatori e Vice Coordinatori provinciali le richieste di candidatura per le elezioni regionali della prossima primavera. A partire dal mese di gennaio, di conseguenza, non saranno più accettate indicazioni di disponibilità di candidatura.
• Qualora fra i nomi proposti comparissero dirigenti del Popolo della Libertà che ricoprono incarichi all’interno dell’organigramma del Coordinamento lombardo (in qualità di Coordinatori Provinciali o Vice, responsabili di Settore Regionale o del movimento giovanile), tali nomine andranno considerate “congelate” a partire dal mese di gennaio 2010, momento in cui si procederà a una surroga temporanea, fino al reintegro degli stessi, come da ratifica ab origine, alla chiusura della campagna elettorale.
• Per quanto riguarda i Coordinatori comunali e circoscrizionali, si è stabilito – sempre per il periodo che da oggi ci condurrà alla celebrazione delle elezioni regionali - alla semplice ed automatica rinomina di quanti rivestivano i medesimi ruoli per Forza Italia e Alleanza Nazionale prima della nascita del PdL. Nel caso in cui vi fossero realtà territoriali in cui sia riscontrabile una presenza significativa dei partiti cosiddetti “minori”, si provvederà alla valutazione di un eventuale allargamento dei coordinamenti che includa anche un rappresentante degli stessi. Ad elezioni regionali avvenute, si procederà alla definitiva indicazione dei Coordinatori comunali e circoscrizionali del partito.
Tali predisposizioni vanno evidentemente in una direzione di trasparenza e di equilibrio verso quanti saranno impegnati in una competizione preferenziale, ai quali l’organismo politico regionale deve necessariamente garantire i presupposti per un’eguale rappresentatività e visibilità mediatica.

Certi di aver interpretato il vostro pensiero, porgiamo i più cordiali saluti.

Il Vice Coordinatore On. Massimo Corsaro
Vicario Il Coordinatore On. Guido Podestà

venerdì 27 novembre 2009

Stop alle "bionde" in auto.

La sigaretta distrae più del cellulare. Almeno mentre si guida un auto. La commissione lavori pubblici del Senato è partita da questo studio della Società italiana di tabaccologia, che dimostra che per accendere una sigaretta al volante occorrono quasi cinque secondi, che possono essere fatali. L’idea è del senatore leghista Piergiorgio Stiffoni: «La sigaretta riduce il livello di attenzione. E al volante questo può uccidere".
Troppe precauzioni? I dati recenti Aci-Istat dimostrano che oltre 40mila incidenti stradali nel 2008 sono stati provocati da guida distratta. Non si sa quanti per essersi accesi una sigaretta, ovvio. Però la proposta leghista è al momento condivisa anche dall'opposizione.
Il divieto dovrebbe essere un emendamento alla riforma del codice della strada, Multa di 250 euro, che si raddoppiano se a bordo ci sono minori, più cinque punti in meno di patente.


venerdì 20 novembre 2009

NOTA ORGANIZZATIVA CAMPAGNA ADESIONI.

Cari Amici,
in merito alla giornata in oggetto, desideriamo informarvi che:
- Le bandiere per i gazebo saranno a disposizione dei coordinamenti provinciali a partire da giovedì 19 novembre, verranno consegnate 2 bandiere per ogni gazebo indicato nell’elenco che è stato inviato alla segreteria regionale organizzativa.
- MODALITA’ DI RACCOLTA ADESIONI
1. Nei gazebo dovranno essere distribuiti i moduli pervenuti nei giorni scorsi dall’Ufficio adesioni nazionale;
2. Sarà possibile compilare il modulo di adesione direttamente al gazebo in questo caso sarà necessario anche compilare il modulo di autocertificazione (file pdf in allegato) in sostituzione alla fotocopia del documento di identità;
3. il bollettino postale DOVRA’ ESSERE CONSEGNATO al richiedente che dovrà provvedere personalmente al versamento dell’adesione presso gli uffici postali;
4. I moduli di adesione raccolti dovranno essere consegnati all’Ufficio Regionale Adesioni TASSATIVAMENTE ENTRO LUNEDI’ 23 novembre ’09.
- Il Coordinamento Regionale ha convocato per Venerdì 20 novembre la conferenza stampa di presentazione della manifestazione.
Se intendete organizzare conferenza stampa sul territorio, Vi invitiamo a volerle comunicare all’ufficio stampa regionale (Carlo Cattaneo 02-28389318 – Francesca Pini 331-6917447 – ufficiostampa.lombardia@pdl.it).
Cordiali saluti.

GAZEBO IN PROVINCIA:
Mantova: sabato 21 dalle ore 10.00 alle ore 13.00 Piazza Mantegna.
Asola: sabato 21 dalle ore 8.30 alle ore 13.00 Piazza XX Settembre.
Bozzolo: sabato 21/11 dalle ore 8.30 alle ore 18.00 Piazza Europa.
Castelbelforte: domenica 22dalle ore 9.00 alle ore 13.00 Piazza Garibaldi.
Castelgoffredo: sabato 21 dalle ore 8.30 alle ore 13.00 Piazza Mazzini.
Castiglione delle Stiviere: sabato 21 dalle ore 8.30 alle ore 18.00 piazza San Luigi.
Curtatone: domenica 22 dalle ore 8.30 alle ore 18.00 piazza delle Grazie.
Goito: domenica 22 dalle ore 8.30 alle ore 18.00 piazza Gramsci.
Ostiglia: sabato 21 dalle ore 9.30 alle ore 13.00 via Gnocchi Viani.
Piubega: sabato 21 dalle ore 8.30 alle ore 14.00 via Roma.
Poggio Rusco: sabato 21 dalle ore 8.30 alle13.00 corso Matteotti.
San Benedetto Po: sabato 21 dalle ore 8.30 alle ore 18.00 piazza T. Folengo.
Suzzara: sabato 21 dalle ore 8.30alle ore 18.00 piazza Garibaldi.
Viadana: venerdì 20 dalle ore 8.30 alle ore 13.00 e sabato 21 dalle ore 8.30 alle ore18.00 portici di Via Verdi.
Virgilio: martedì 24 dalle ore 8.30 alle ore 14.00 piazza A. Moro.

PS: i bollettini postali sono esenti dalla normale tassa di €1,10 !!! Quindi occhio!

mercoledì 18 novembre 2009

Grande Silvio! Non mollare mai!

"Vedo con stupore che si stanno moltiplicando e diffondendo notizie che continuano a fare apparire come imminente un ricorso alle elezioni anticipate. Non ho mai pensato niente di simile". Lo ha affermato, in una nota, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. "Il mandato che abbiamo ricevuto dagli elettori e’ di governare per i cinque anni della legislatura, ed e’ questo l’impegno che stiamo gia’ portando avanti con determinazione e che intendiamo concludere nell’interesse del Paese. La maggioranza che sostiene il governo e’ solida anche al di la’ di una dialettica interna che comunque ne accentua le capacita’ ideative. Grazie a questo sostegno e alla fiducia che ci manifesta ogni giorno oltre il 60% degli italiani completeremo le riforme di cui l’Italia ha bisogno".

martedì 17 novembre 2009

PDL, gazebo in piazza per il tesseramento.

NEL WEEKEND AL VIA CAMPAGNA ADESIONI:

La prima riunione del tavolo big del PDL Lombardia si è svolta a pranzo, in una saletta riservata degli Orti di Leonardo, a Palazzo delle Stelline, ma ce ne saranno altre, due volte al mese, un lunedì ogni quindici giorni, per arrivare alle elezioni del 2010 conquistando terreno anche sulla Lega. «Ci siamo trovati per impostare la campagna elettorale» spiega il candidato, Roberto Formigoni.

Prima decisione: gazebo in piazza sabato 21 novembre per far partire la campagna di tesseramento al PDL. Ci sono già le tariffe e cioè 20 euro per l’adesione e 50 per l’associazione. Chi aderisce, avrà diritto di voto nelle iniziative future del partito; chi si associa, potrà sia votare che essere votato. "È il primo momento ufficiale di apertura del nuovo partito alla gente" affermano il coordinatore cittadino di Milano Luigi Casero e il vice coordinatore Marco Osnato. Il PDL ha avuto il suo battesimo elettorale con ottimi risultati e ha visto la sua nascita negli organismi istituzionali, Parlamento, Regioni, Consigli Comunali e Provinciali. Ora, finalmente, i cittadini potranno iscriversi!
Il Tavolo Regionale si avvia con otto membri: accanto al presidente della Regione, Roberto Formigoni, e al coordinatore regionale, Guido Podestà, il vicario del PDL lombardo, Massimo Corsaro, e poi il coordinatore nazionale, Ignazio La Russa, il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, il sottosegretario alle Infrastrutture, Mario Mantovani, i coordinatori cittadini, Luigi Casero e Maurizio Lupi.
Un gruppo di lavoro di cui fanno parte le varie anime del PDL, messo insieme con l’obiettivo di arrivare a decisioni il più possibile condivise, anche su questioni spinose come il listino e la legge elettorale. Sarà proposto lo sbarramento al 4 per cento e rivista la composizione del listino. Come commenta Corsaro, «è importante che non ci sia nessuno che possa dire: io non ero d’accordo». Assente Gian Carlo Abelli. «Tre di area CL sarebbero troppi» spiega Corsaro.
Durante l’incontro si è parlato di alleanze, perché al centro dell’attenzione ci sono i rapporti con la Lega e con l’Udc. «La posizione di tutto il PDL lombardo è che l’Udc corra con noi se sarà alleata del PDL in tutte le Regioni» riassume Formigoni, che spera ancora in un accordo complessivo in tutta Italia. Il PDL locale non vede certo di buon grado un’alleanza con l’Udc che porterebbe via spazio nelle candidature e in giunta.In discussione anche le fibrillazioni tra Pdl e Lega a Lecco e a Como. A Lecco la giunta a guida leghista è caduta, ed è arrivato il commissario, a causa delle dimissioni di ventuno consiglieri tra i quali cinque esponenti della maggioranza. Anche a Como si parla di elezioni anticipate.Insomma, a livello locale la situazione è più complessa che a livello nazionale, dove i nodi sono in via di soluzione. Silvio Berlusconi, in un’intervista che è un’anticipazione del libro di Bruno Vespa, conferma il ticket tra PDL e Lega: a un candidato del PDL sarà legato un vice leghista. Ricetta buona anche per la Lombardia.

Attenti, il fisco vi tiene d'occhio!

Non più con la lenza ma con la rete. L'accertamento del reddito sulla base dei beni di lusso si estende a tutti i contribuenti.
Dichiarate un certo reddito e ne spendete il doppio? Attenti, il fisco vi tiene d'occhio. E non più "random", cioè se solo avete la sfortuna di incappare nei controlli a campione della Finanza, ma "scientificamente", con un metodo applicato alla maggior parte dei contribuenti. Non soltanto i nababbi, dunque, ma anche i redditi medi.
Stiamo parlando del redditometro di massa, lo strumento di accertamento induttivo del reddito sulla base dei consumi e degli stili di vita, esteso in maniera automatica alla generalità dei contribuenti.

Controlli per tutti:
Finora infatti lo strumento veniva applicato solo in casi di indagini approfondite (circa lo 0,1% delle dichiarazioni dei redditi). In questi casi si esaminano anche le spese insolite come viaggi esotici, rette scolastiche, acquisti di opere d'arte ecc. Se per due esercizi consecutivi il reddito dichiarato è inferiore di oltre il 25% dal reddito necessario per sostenere quel tenore di vita avviene la cosiddetta "inversione dell'onere della prova": sta al contribuente cioè dimostrare che l'anomalia non è frutto d'evasione.
Ma l'informatizzazione della pubblica amministrazione rende tutto più facile per il fisco (e più rischioso per l'evasore). L'incrocio dei dati provenienti da diverse banche dati pubbliche, come i registri immobiliari, automobilistici o nautici, consentono di ricostruire facilmente la situazione reddituale e patrimoniale di tutti i contribuenti.

Attenti a quelle spese:
Ecco un esempio di beni e spese indicativi della capacità reddituale delle persone fisiche:
-abitazioni principali e secondarie (anche in locazione);
-autoveicoli e altri mezzi di trasporto a motore (sparisce a classificazione in base alla cilindrata, sostituita da quella del costo reale);
-imbarcazioni da diporto;
-aerei ed elicotteri privati;
-collaboratori familiari (maggiordomi, colf, ecc.);
-cavalli da corsa;
-assicurazioni di ogni tipo (escluse le polizze auto, sulla vita e contro gli infortuni).
Il reddito presunto si ottiene moltiplicando il valore di ciascun bene per un coefficiente predeterminato. Il reddito così calcolato viene confrontato col reddito dichiarato e se quest'ultimo è inferiore di più di un quarto per due anni consecutivi scatta l'accertamento vero e proprio del fisco.

lunedì 16 novembre 2009

Il Papa: "La fame segno estremo di povertà"

"Oggi più di 17mila bambini moriranno di fame. Uno ogni 5 secondi. Sei milioni all’anno. Dobbiamo agire". Con queste parole , il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon, ha aperto i lavori del vertice mondiale sulla sicurezza alimentare, organizzato per dare nuovo impulso alla lotta contro fame e malnutrizione che colpisce 1,02 miliardi di persone. Anche papa Benedetto XVI ha condannato il "lucro economico" e "il ricorso a certe forme di sovvenzioni che perturbano gravemente il settore agricolo". Quindi l'invito a ripensare "gli attuali meccanismi della sicurezza alimentari" che stanno rivelando tutta la loro "debolezza".

Il discorso di Benedetto XVI: Il numero delle persone che soffrono la fame sta subendo una "drammatica crescita", nonostante la terra sia in grado di "sufficientemente nutrire tutti i suoi abitanti", e questo dimostra come non vi sia alcuna relazione di "causa-effetto tra la crescita della popolazione e la fame". Secondo Benedetto XVI, le cause della fame vanno invece ricercate "nell'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari, la diminuzione di disponibilità economiche delle popolazioni più povere, il limitato accesso al mercato e al cibo". Il Santo Padre ha, poi, invitato a fermare "egoismo" e speculazioni sul cibo: basta "modelli alimentari orientati al solo consumo" che "consentono alla speculazione di entrare persino nei mercati dei cereali per cui il cibo viene considerato alla stregua di tutte le altre merci". Benedetto XVI ha condannato, poi, la "distruzione di derrate alimentari in funzione del lucro economico" e "il ricorso a certe forme di sovvenzioni che perturbano gravemente il settore agricolo", invitando gli Stati a ripensare "gli attuali meccanismi della sicurezza alimentari" che stanno rivelando tutta la loro "debolezza".

Berlusconi: "Fissare tempi" - Secondo l premier Silvio Berlusconi, è venuto il momento di "decidere le date e le modalità" dell’impegno di 20 miliardi di dollari contro la povertà promessi al G8 dell’Aquila. Diouf nello scorso vertice aveva chiesto di passare dalle parole ai fatti, oggi il premier ha assicurato di aver fatto suo quell’invito: "Ho messo al centro del G8 dell’Aquila i fatti: abbiamo così messo a punto un programma per 20 miliardi di dollari nei prossimi tre anni. Secondo Berlusconi, infatti, è venuto il momento di "decidere le date del versamento e le modalità" della sua applicazione "per aiutare soprattutto i piccoli produttori e aumentare la produttività". Il Cavaliere, che ha rinunciato al suo intervento parlando solo per una manciata di secondi, si è quindi calato nei panni di presidente del summit esaminando i punti all’ordine del giorno.

giovedì 12 novembre 2009

VALDUCCI: Per noi il futuro è oggi.

Intervento di Mario Valducci, deputato Pdl e Presidente Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni. -11 novembre 2009 ore 18:11-
Fare un partito non è così difficile, io lo so bene. Difficile è radicarlo, renderlo un movimento rappresentativo. Quando Silvio Berlusconi è salito sul predellino quel momento è stato la conclusione di un processo lungo, iniziato il 26 gennaio del 1994 col discorso della discesa in campo di Berlusconi. Il Popolo della Libertà è figlio diretto di Forza Italia. Reca in sé la stessa carica rivoluzionaria che parte dal basso, dal popolo. Un popolo che chiedeva una rappresentanza comune e Silvio Berlusconi l’ha capito per primo. Gli ha dato forma concreta a partire dal 2 dicembre 2006 con la grande manifestazione di Piazza San Giovanni in Roma. Don Sturzo diceva "le rivoluzioni sono figlie di idee e sentimenti prima che di interessi", e questo è quello che sta accadendo oggi. Idee e sentimenti di un popolo di cittadini si uniscono per dar luogo alla grande casa dei liberali e dei moderati. Questo poteva solo accadere da questa parte.
Sappiamo che servono nuove forme di partecipazione. Un movimento politico del terzo millennio non può nascere con le regole dei partiti del secolo delle ideologie. In 15 anni di gloriosa storia Forza Italia ha avuto al massimo 400.000 iscritti. Rispetto a una media di 10 milioni di elettori sono il 4 per cento. E se andiamo a vedere ancora meglio quei 400mila si sono iscritti perché a chiederglielo sono state 20-30mila persone, lo 0,2-0,3 per cento. Un partito non può essere governato dallo 0,3 per cento del proprio elettorato. Serve un partito a due velocità. La prima è propria del partito tradizionale, contempla gli iscritti, ed è quella della politica vissuta in prima persona, indispensabile per far funzionare il partito stesso e le istituzioni, è il luogo per selezionare e formare la classe dirigente. La seconda velocità è propria di un partito che potremmo definire all’americana, dove chi si registra non è interessato a impegnarsi in prima persona nella vita politica, però vuole dire la sua ed è interessato a intervenire sulle grandi scelte: il candidato sindaco, il leader; e sui grandi temi politici: il testamento biologico, la scuola, la pianificazione del territorio. Per la consultazione si può usare sia internet, sia i gazebo: questo è un parlamento a cielo aperto! Un partito così organizzato sarebbe capace di consolidare il consenso e di contribuire in modo determinante ad aumentarlo, attraverso anche gli strumenti di comunicazione che la tecnologia ci mette a disposizione. E in questo contesto forse possiamo inserire le primarie, sperimentarle.
Un movimento politico deve avere la cosiddetta "vision", immaginare il futuro che vuole dare al Paese che vuole amministrare. Ciò può avvenire solo tenendo fede ai punti fermi del nostro programma: l’abbattimento del carico fiscale attraverso la guerra agli sprechi e l’uso delle nuove tecnologie; la realizzazione di tutte le infrastrutture che migliorino la mobilità di persone e merci; la riforma della Costituzione con il passaggio dalla Repubblica parlamentare a quella presidenziale con l’eliminazione del bicameralismo perfetto e la riduzione del numero dei parlamentari; la riforma della giustizia con la separazione delle carriere prevista con riforma costituzionale. Il Popolo della Libertà ha il dovere di creare le condizioni per l’Italia della meritocrazia con scuole e università più efficienti, con una migliore integrazione tra il momento della formazione e quello dell’inserimento nel mondo del lavoro. Difendere le nostre tradizioni, la nostra storia come nel caso del crocefisso nei luoghi pubblici. Insomma, un’Italia più moderna con spirito conservatore nelle tradizioni. Proprio come vuole essere il Popolo della Libertà.

martedì 10 novembre 2009

BERLUSCONI: Libertà, bisogno insopprimibile dell'animo umano.

"L’anniversario del Muro di Berlino segna non solo la fine del comunismo sovietico ma soprattutto la vittoria della libertà come bisogno insopprimibile dell’animo umano.
In ogni epoca storica e sotto qualunque regime politico l’uomo ha sempre desiderato di essere libero, come espressione della propria natura e della propria umana dignità. La storia in fondo è la storia della libertà, la ricerca continua dello spirito di prevalere sulla violenza, sulla forza, sui soprusi, sul potere fine a se stesso. Anche nei momenti più bui della storia, quando la dignità dell’uomo viene calpestata e offesa oltre ogni limite, la fiamma della libertà è stata alimentata dalla testimonianza di quegli uomini e di quelle donne che per essa hanno saputo rinunciare anche alla propria vita.
Anche ora, in molti continenti in cui dominano regimi autoritari e sanguinari, l’anelito insopprimibile alla libertà si fa strada attraverso l’esempio di quei giovani che rinnovano agli occhi del mondo intero la forza della verità e della libertà. Questi esempi ci ricordano che la libertà non è data una volta per tutte, e che solo quando ci manca, come quando ci manca l’aria, avvertiamo il valore che essa ha per la nostra vita e per l’intera società. Per questo, soprattutto dopo la crisi delle ideologie totalitarie del Novecento, e dopo la sconfitta del comunismo che è stata l’ideologia che più di ogni altra si è diffusa nel mondo e che ha dominato più a lungo nel corso della storia, dobbiamo avere cura dei traguardi di libertà e di civiltà che abbiamo conquistato.
In particolare dobbiamo avere coscienza che la libertà non è sinonimo di egoismo, di individualismo, non significa libertà di fare ciò che più ci aggrada e ciò che è possibile fare grazie ai progressi della scienza e della tecnica. La libertà è vera libertà quando è relazione con gli altri, quando rivendica non solo i legittimi diritti, ma si fa carico dei doveri nei confronti dell’intera società. La libertà esplica tutte le sue potenzialità quando diventa relazione, quando diventa responsabilità, quando diventa solidarietà verso chi soffre e verso chi ha bisogno di noi, non solo all’interno dei confini nazionali, ma anche al di là dei nostri confini nei confronti degli altri popoli. Questo è il nostro sentimento della libertà".

mercoledì 4 novembre 2009

COSTITUITO IL COORDINAMENTO PROVINCIALE !!!

Finalmente è nato il Coordinamento Provinciale di Mantova!
Trenta i nomi: 7 ex An, 18 ex Fi. Entrano anche i cespugli.
Fuori Foschini e Paganella.
Posti anche per Comunione e liberazione, Nuovo Psi, circoli dell’Utri e gruppo della Mussolini.

E adesso, il Pdl mantovano è fatto. Dopo i cinque vice che con il coordinatore Carlo Maccari e il suo vicario Giancarlo Serafini compongono l’esecutivo provinciale, ecco i nomi degli altri 23 membri che costituiscono il coordinamento provinciale. Trenta persone scelte con il bilancino (dopo lunghe trattative interne a ciascun partito condotte sull’asse Milano-Mantova-Roma) tra gli ex di Forza Italia, gli ex di An e i cosiddetti «cespugli» che da sempre vivono all’ombra dei due colossi del centrodestra. E adesso, l’ultimo passaggio per strutturare il nuovo partito sarà la nomina dei vari coordinatori comunali (escluso quello di Mantova, Rose, già operativo da tempo) da parte dei 30.
Esclusi: tutte le sensibilità sono state riconosciute, fanno sapere seppur in via ufficiosa dal Pdl, anche se non mancano le esclusioni eccellenti. Prima fra tutte quelle dei socialisti che si riconoscono nella corrente dei Riformatori azzurri e il cui rappresentante Giovanni Martinelli respinge l’idea di essere rappresentanto da Carlo Motterani. Fuori sono rimasti anche il gruppo di Angelo Foschini e quello di democrazia e partecipazione messo in piedi da alcuni sindaci del centrodestra quali Paganella di Castiglione e Pellizzer di Monzambano. Alla fine, i 30 posti sono stati così suddivisi: 7 ex An, 18 ex Fi e 5 cespugli.
Ex An: con il cordinatore Carlo Maccari e con Alessandro Zambello, uno dei cinque vice, entrano il sindaco di Virgilio Alessandro Beduschi, il capogruppo del Pdl in Comune a Mantova Marco Cavarocchi, il consigliere provinciale Giovanni Zangobbi, guidzzolese, il vice presidente dell’Aler nonchè assessore a Castiglione delle Stiviere Marco Galli e il quistellese Andrea Ferraroni.
Ex Fi: i diciotto posti sono stati suddivisi tra le varie anime degli ex forzisti. Il senatore Giancarlo Serafini è il coordinatore vicario con un ruolo super partes per quanto riguarda il «peso» delle varie correnti. Ai lucchiniani sono andati sette rappresentanti; sono lo stesso Enzo Lucchini, vice presidente del consiglio regionale, Roberto Cheli (entrambi nominati vice), Franco Nodari di Castiglione, il sindaco di Moglia Mario Bavutti, Stefania Concordati e Stefano Gialdi. Gli arioliani sono quattro: Romano Arioli, presidente dell’Aler, Giacomo Coppi, consigliere comunale ad Ostiglia, Erri Nodari, consigliere comunale a Castiglione e Anita Marchetti, sindaco di Goito. I Popolari europei sono tre: Nicola Sodano (il referente) tra i vice coordinatori e capogruppo del Pdl in Provincia, Nunzio Belluzzi di Castiglione, responsabile provinciale dei seniores del Pdl e Sergio Benatti, ex coordinatore provinciale di Forza Italia di Castellucchio. Comunione e liberazione è rappresentata da Arnaldo De Pietri, ex consigliere comunale a Mantova, l’area socialista da Carlo Motterani, anche lui con un passato di consigliere a Mantova oltre che nell’cda dell’azienda porti, e i circoli Dell’Utri da Annalisa Baroni.
I piccoli: nel coordinamento provinciale hanno trovato rappresentanza anche i cinque cespugli: Cattolici moderati con Gilberto Sogliani, Azione sociale della Mussolini con Ronni Caleffi di Revere, l’ex gruppo Giovanardi con Mario Perani, ex deputato della Dc, il gruppo Baccini con il castiglionese Antonino D’Alessandria, il Nuovo Psi di Caldoro con Mauro Alzini di Asola.

COLGO L'CCASIONE DI AUGURARE A TUTTI I NEO NOMINATI BUON LAVORO!

martedì 3 novembre 2009

Strasburgo: no ai crocifissi nelle classi. Il governo annuncia ricorso.

Il simbolo cattolico costituisce per i giudici della corte europea "una violazione della libertà". E si apre subito la polemica. Gelmini: corte ideologizzata, è nostra tradizione. Carfagna: la croce non lede la libertà, il burqa sì.
La Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo boccia i crocifissi nelle aule. Secondo la sentenza su un ricorso presentato da una donna di origine finlandese e cittadina italiana, il simbolo cattolico costituisce "una violazione del diritto dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni" e una violazione "della libertà di culto degli alunni". Una sentenza che ha provocato immediate reazioni dal mondo politico e cattolico.
GELMINI: CORTE IDEOLOGIZZATA
In attesa delle motivazioni della sentenza si sono scatenate subito le polemiche e il governo ha annunciato ricorso. "Nel nostro Paese - afferma il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini - nessuno vuole imporre la religione cattolica e tantomeno la si vuole imporre attraverso la presenza del crocifisso. E` altrettanto vero che nessuno, nemmeno qualche corte europea ideologizzata, riuscirà a cancellare la nostra identità". "La presenza del crocifisso in classe non significa adesione al cattolicesimo ma è un simbolo della nostra tradizione. La storia d`Italia - continua Gelmini - passa anche attraverso simboli, cancellando i quali si cancella una parte di noi stessi. La nostra Costituzione inoltre riconosce, giustamente, un valore particolare alla religione cattolica. Non vorrei che alcune norme a cui si rifanno i giudici della Corte di Strasburgo fossero in contrasto con il nostro dettato costituzionale".
CARFAGNA: NON LEDE LIBERTA', BURQA SI
"E' giusto che il governo presenti ricorso contro la sentenza della Corte europea" perchè il crocifisso nelle aule "non lede la libertà" delle persone, mentre "il burqa sì". E' questo il commento del ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, secondo cui "il crocifisso non è soltanto un simbolo religioso, ma testimonia una tradizione millenaria, dei valori condivisi dall`intera società italiana".

LA SENTENZA
Ecco il testo:
"La presenza del crocifisso, che è impossibile non notare nelle aule scolastiche potrebbe essere facilmente interpretata dagli studenti di tutte le età come un simbolo religioso. Avvertirebbero così di essere educati in un ambiente scolastico che ha il marchio di una data religione". Tutto questo "potrebbe essere incoraggiante per gli studenti religiosi, ma fastidioso per i ragazzi che praticano altre religioni, in particolare se appartengono a minoranze religiose o sono atei". Ancora, la Corte "non è in grado di comprendere come l'esposizione, nelle classi delle scuole statali, di un simbolo che può essere ragionevolmente associato con il cattolicesimo, possa servire al pluralismo educativo che è essenziale per la conservazione di una società democratica così come è stata concepita dalla Convenzione europea dei diritti umani, un pluralismo che è riconosciuto dalla Corte costituzionale italiana".

Pdl, nominati i cinque vice: l’esecutivo è al completo.

Presto anche il coordinamento provinciale.
Sogliani dei cattolici moderati escluso dalla stanza dei bottoni .
Il Pdl ha nominato ieri i cinque vice coordinatori provinciali. Quattro posti sono andati ad esponenti dell’ex Forza Italia, uno all’ex «aennino» Alessandro Zambello di Viadana. Gli ex azzurri sono: Enzo Lucchini, vice presidente del consiglio regionale, Roberto Cheli di Castiglione delle Stiviere (ex componente del consiglio di amministrazione di Tea, la mutiutility del Comune di Mantova), Nicola Sodano, capogruppo del Pdl in consiglio provinciale e Romano Arioli, presidente dell’Aler. I cinque si affiancheranno al coordinatore provinciale Carlo Maccari e al vicario Giancarlo Serafini per costituire l’esecutivo provinciale del Pdl. Da notare che l’area di Lucchini ha due rappresentanti (oltre al consigliere regionale anche Cheli); i popolari europei uno (Sodano) così come gli arioliani (lo stesso Arioli). In settimana, martedì o mercoledì, verranno resi noti i nomi degli altri 23 che comporranno il coordinamento provinciale. Secondo la proporzione stabilita a livello nazionale, 16 saranno i posti per gli ex Forza Italia e 7 quelli per gli ex An. Indiscrezioni vorrebbero che nei 23 ci siano, per An, il capogruppo in Comune a Mantova Marco Cavarocchi e il sindaco di Virgilio Alessandro Beduschi, oltre ad un esponente di Azione sociale, il movimento della Mussolini. Per Forza Italia entrerebbero Gilberto Sogliani per i cattolici moderati (indispettito, però, per non essere stato inserito nell’esecutivo) e Carlo Motterani per i socialisti Riformatori azzurri. Tutte le sensibilità sarebbero rappresentate, tranne lo spezzone dei Riformatori azzurri che fa capo a Carlo Boninsegna. (s.m.)

domenica 1 novembre 2009

Ristrutturazioni ed energia, le agevolazioni.

36% e 55%, due numeri magici per l'edilizia. Sono le percentuali di detrazione per le ristrutturazioni e gli interventi per il risparmio energetico.

Sarà che l'edilizia in Italia, dagli anni '50 a oggi, è sempre stata considerata un volano per la crescita economica. Sarà che è un modo per far emergere il "nero", molto diffuso in questo settore. Sta di fatto che quando si tratta di interventi sui fabbricati il fisco si addolcisce. Due le principali detrazioni previste:
-quella ormai storica del 36% per le ristrutturazioni edilizie,
-quella più recente del 55% per il risparmio energetico nelle abitazioni.
Ecco in sintesi le caratteristiche delle due agevolazioni e i requisiti per ottenerle.

Detrazione del 36% per le ristrutturazioni edilizie
Beneficiari: tutte le persone fisiche che possiedono un immobile a qualsiasi titolo (cioè i proprietari ma anche chi è in affitto o in usufrutto).
Attività e spese ammesse: tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia. Nell'ambito di questa attività sono ammesse le seguenti spese fino a un massimo di 48.000 euro:
-progettazione, consulenza, perizie ed esecuzione dei lavori;
-acquisto dei materiali;
-messa in regola degli impianti elettrici e degli impianti a metano;
-relazione di conformità dei lavori;
-imposte e altri costi burocratici (Iva, imposta di bollo, concessioni, autorizzazioni e denuncia di inizio lavori);
-oneri di urbanizzazione.
Agevolazione: detrazione dall'Irpef del 36% delle spese sostenute (quindi fino a un massimo di 17.280 euro, che è il 36% di 48.000 euro). L'importo dev'essere indicato nella dichiarazione dei redditi a partire dall'anno successivo ed è detraibile in:
-10 anni per tutti i contribuenti fino a 75 anni di età;
-5 anni per i contribuenti fino a 80 anni;
-3 anni per i contribuenti con più di 80 anni.
Sui lavori è prevista inoltre l'aliquota Iva agevolata al 10%.
Procedura: occorre compilare un apposito modulo per la comunicazione di inizio lavori e inviarlo al Centro Operativo di PescaraVia Rio Sparto, 21 – 65100.
Occorre inoltre essere provvisti degli altri documenti eventualmente necessari (Dia, concessione edilizia ecc.).
Tutti i pagamenti all'impresa che svolge i lavori devono avvenire tramite bonifico bancario dal quale risulti la specifica causale del versamento e il codice fiscale di entrambe le parti (in genere le banche hanno appositi moduli per questo tipo di bonifici)
E' importante conservare:
le fatture o le ricevute fiscali per gli acquisti e le prestazioni detraibili;
le ricevute dei bonifici come prova del pagamento.

Detrazione del 55% per il risparmio energetico
Beneficiari: gli stessi che beneficiano della detrazione del 36% per le ristrutturazioni edilizie.
Attività e agevolazioni ammesse: rientrano nello sgravio fiscale del 55% delle spese sostenute tutti gli interventi per:
-la "riqualificazione energetica" degli edifici esistenti, cioè gli interventi che incidono sulla prestazione energetica dell’edificio realizzando una maggior efficienza.
-Detrazione massima: 100.000 euro (55% della spesa massima di 181.818,18 euro;
-l'isolamento termico degli edifici esistenti o parte di essi (singoli appartamenti) cioè le superfici opache verticali e orizzontali (coperture e pavimenti) e le finestre e gli infissi.
-Detrazione massima: 60.000 euro (55% di 109.090,90 euro);
-l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua.
-Detrazione massima: 60.000 euro;
-la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione, pompe di calore e impianti geotermici a bassa entalpia e relativo sistema di distribuzione.
-Detrazione massima: 30.000 euro (55% di 54.545,45 euro).
Quanto al periodo di detraibilità:
-le spese sostenute nel 2008 possono essere ripartite su un arco di tempo da 3 a 10 anni, a scelta del contribuente;
-le spese sostenute a partire dal 2009 sono detraibili solo in 5 anni.
Procedura:
-per i lavori che si concludono entro il 31 dicembre 2009 va inviata una comunicazione all’Enea entro 90 giorni dal termine dei lavori;
-per i lavori che terminano dopo il 31 dicembre andrà invece fatta la comunicazione all'Agenzia delle Entrate entro il 31 marzo 2010 utilizzando l'apposito modello. Rimane sempre l’obbligo della comunicazione all’Enea entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori.
Anche in questo caso tutti i pagamenti dei lavori devono avvenire tramite bonifico bancario. (A.D.M.)