Trentotto testate internazionali si apprestano a rivelare i nomi dei grandi evasori e le carte segrete delle società nei paradisi fiscali Fabio sulla base del lavoro svolto sotto il coordinamento del Icij, il consorzio internazionale dei giornalisti d'inchiesta con sede a Washington. Media partner italiano dell'operazione è L'Espresso, che elenca nel prossimo numero in uscita in edicola i nomi di 200 italiani presenti nel database e racconta quattro storie di italiani protagonisti di due rilevanti conglomerati di società offshore, il Commonwealth Trust Limited delle Isole Vergini britanniche e il Portcullis Trustnet con base a Singapore e operativo alle isole Cayman, Cook e Samoa.
Si tratta di Gaetano Terrin, all'epoca commercialista dello studio Tremonti; Fabio Ghioni, hacker dello scandalo Telecom; un sistema finanziario legato a tre famiglie lombarde di imprenditori e gioiellieri; un trust che riporta come direttori i commercialisti milanesi Oreste e Carlo Severgnini.
Si tratta di Gaetano Terrin, all'epoca commercialista dello studio Tremonti; Fabio Ghioni, hacker dello scandalo Telecom; un sistema finanziario legato a tre famiglie lombarde di imprenditori e gioiellieri; un trust che riporta come direttori i commercialisti milanesi Oreste e Carlo Severgnini.
Proprio Fabio Ghioni, ex capo della sicurezza informatica di Telecom finito in carcere per 8 mesi con l'accusa di incursioni illecite, è la mente del progetto lanciato al Parlamento Europeo dall'europarlamentare reggiano dell'Udc Tiziano Motti, la LogBox che prevede un'archiviazione dati di due anni con criteri che vorrebbero, nelle intenzioni di Motti, assicurare diritti e libertà fondamentali del cittadino.
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