lunedì 10 settembre 2012

Arriva il casco invisibile: salva la testa senza rovinare l’acconciatura

Casco obbligatorio in bicicletta. Potrebbe essere realtà se le richieste di “salva i ciclisti” e “Fiab” saranno accolte dalle istituzioni. Del resto, negli ultimi dieci anni, sulle strade italiane hanno perso la vita 2.556 ciclisti.
Una decisione che però potrebbe non trovare consensi nel mondo dei fashion addicted. Per chi ha a cuore la propria testa – anche da un punto di vista estetico – è ora disponibile una nuova invenzione: il casco invisibile.
Il congegno funziona come un air bag ed è stato inventato da due studentesse svedesi, Anna Haupt e Terese Alstinat. Ci sono voluti 10 milioni di dollari e cinque anni di ricerca presso la Sweden’s Lund University, ma alla fine le due ragazze ce l’hanno fatta: Hövding è sul mercato e sta già riscuotendo un buon successo.
Il casco invisibile è dotato di batterie ricaricabili, un accelerometro e un giroscopio. Insieme, questi strumenti riconoscono il momento in cui sta per verificarsi l'urto e attivano un meccanismo che gonfia istantaneamente una membrana protettiva di nylon attorno alla testa del ciclista.
Hövding costa circa 500 euro, ma si può ottenere uno sconto se si accetta di posizionarvi una sorta “scatola nera” che registra i movimenti della bici prima e durante l’eventuale impatto. Questi dati verranno poi studiati dall’azienda per apportare eventuali miglioramenti al prodotto.
Al termine del suo ciclo di vita, ovvero quando il casco avrà superato la sua data di scadenza, potrà essere riconsegnato alla Hövding Sverige AB oppure potrà essere lasciato in un apposito contenitore per il riciclo. È da considerarsi un rifiuto elettronico (Raee), per questo è importante smaltirlo correttamente, perché è possibile recuperare i materiali elettrici che sono inclusi al suo interno.

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