giovedì 22 aprile 2010

Scintille Fini-Berlusconi. Congresso PDL entro fine anno.

Duro faccia a faccia tra Berlusconi e Fini alla Direzione nazionale del Pdl. Dopo l'intervento di Berlusconi, che ha aperto i lavori sottolineando le cose fatte dal governo, le cose da fare e la sua guida di un partito dove "può servire più confronto ma nessuno si impone", è arrivata la replica del presidente della Camera, che ha attaccato sulla Lega e sulla giustizia e ha ribadito, guardando in faccia Berlusconi: "Non sono un traditore, sono solo uno che dice in faccia le cose. Il premier lo ha interrotto per mettere subito in chiaro: "Non attribuire a me cose che non ho mai detto", e lo scontro tra i due è andato avanti a lungo, tra "Se vuoi fare critiche dimettiti da presidente della Camera" e la risposta piccata di Fini: "Che fai, mi cacci?". Secondo fonti parlamentari il presidente della Camera sarebbe già riunito con i suoi sostenitori, mentre la 'maggioranza' del partito sarebbe al lavoro per stendere una nuova formulazione del documento che potrebbe essere votato al termine dei lavori.Fini ha detto di non voler mettere in discussione la leadership di Berlusconi, "chiedo solo se è lecito organizzare all'interno del partito un'area politico-culturale" di chi esprime opinioni contrarie alla maggioranza, ma ho solo opinioni diverse su alcuni temi". Il presidente della Camera ha parlato del successo della Lega: "Al Nord siamo diventati una fotocopia della Lega è vero che la coalizione di centrodestra ha vinto le Regionali e che c'è stata una vittoria personale di Berlusconi, ma il Pdl cala e la Lega cresce". Sulla giustizia ha attaccato: la riforma non sia tesa a garantire sacche d'impunità. Lo so che non è così, ma l'impressione c'è. E ha concluso il suo discorso lanciando un preciso messaggio: il mio compito non è sabotare ma aiutare a migliorare".Dura l'immediata reazione del premier che ha ripreso la parola e ha dichiarato: "Il presidente della Camera mi ha detto che si è pentito di aver fondato il Pdl. Vuoi fare richieste e critiche? Allora falle da uomo politico e non da presidente della Camera". Fini, di tutta risposta, si è alzato in piedi e ha accennato ad andarsene, salvo poi ripensarci e tornare al suo posto.Nel suo intervento d'apertura Berlusconi ha parlato delle riforme fatte e ha indicato quelle da fare, "giustizia, riforme istituzionali e Costituzione, che richiederà un ampio consenso". Poi ha annunciato un "Congresso del Pdl entro l'anno che faccia il punto su quello abbiamo fatto e che faremo".

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Fini non è un traditore, molto di più

Anonimo ha detto...

sono con fini, peccato che non si e detta tutta la verita,per la prima volta erano vicini ha spiattelare tutto.La gente aspetta la verita da questi politici.

Gabriele Bandioli ha detto...

Io non la vedo così nera come la dipingono alcuni quotidiani.
Si tratta di un dissenso interno a un partito ed è,a mio avviso, fisiologico che ciò accada, soprattutto in un partito grande come quello del PDL.
La cosa che non mi è piaciuta è stato concedere in pasto al pubblico ludibrio problemi interni al partito o problemi tra gli stessi leaders del partito: Berlusconi e Fini.
Mi è toccato assistere ad uno show che potevano evitare di mettere in atto.
Io sono ancora della vecchia idea che i panni sporchi vanno lavati in casa...
Abbiamo vinto tutto, la sinistra è allo sbando perchè litigare davanti a tutte le televisioni del mondo? Davanti a tutti gli italiani?
Mi sembra che gli elettori si sono espressi con chiarezza alle ultime elezioni: vogliono vedere realizzate le riforme promesse, punto!
Gli equilibri di partito, che per amor di Dio sono sicuramente importanti per la stabilità del PDL, li risolvano nelle sedi opportune, non in TV.
In fine, siccome io sono sempre ottimista, se tutto ciò è servito per far promettere a Berlusconi il Congresso entro la fine dell'anno, ben vengano questi confronti pubblici. I Congressi sono il momento più democratico di un partito e il PDL ne ha assoluta necessità!