martedì 6 aprile 2010

Maroni: Priorità riforme, semipresidenzialismo e giustizia.

Riforma Costituzionale che "tocca alla Lega" fare, semipresidenzialismo alla francese, "subito" il taglio dei parlamentari. Il ministro dell'Interno Roberto Maroni elenca le priorità del Carroccio e anticipa in una intervista a Il Corriere della Sera quello che la Lega chiederà questa sera nel corso dell'incontro con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il premier da oggi aprirà infatti il percorso delle riforme, prima con l'incontro con Umberto Bossi, e domani con Gianfranco Fini, e con la riunione del'Ufficio di presidenza del Pdl. La Lega non chiede "né posti né nuovi assetti di governo", ma "che sia affidato a Umberto Bossi e Roberto Calderoli il compito di formulare una proposta di grande riforma della Costituzione disegnando il nuovo assetto costituzionale e federale. Credo - spiega il ministro dell'Interno - che la Lega lo meriti, che sia il riconoscimento del nostro straordinario successo. Siamo pronti e soprattutto abbiamo la capacità di farlo". Tra le priorità, Maroni elenca "Senato federale e nuova riforma del titolo quinto che va cambiato perché il sistema di competenze concorrenti tra Stato e Regioni ha creato un guazzabuglio con conflitti continui davanti alla Corte Costituzionale. Poche materie esclusive allo Stato, tutto il resto alle Regioni". E la riduzione dei parlamentari "si deve fare subito". Il modello di presidenzialismo è quello "alla francese - prosegue - Se sono chiare le competenze del Governo e delle Regioni, assegna il giusto potere a chi viene eletto direttamente dal popolo e deve poterlo esercitare". La sfida, dice Maroni, è fare approvare la riforma costituzionale "dai due terzi del Parlamento e riusciremo a vincerla. Noi apriremo il confronto con le opposizioni, con la società civile, con la magistratura". Il Pd "è per noi un interlocutore indispensabile". E in tema di giustizia, dice il ministro, "sono convinto che si debba arrivare ad una vera separazione delle carroiere e all'eliminazione del principio dell'obbligatorità dell'azione penale".

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