martedì 27 aprile 2010

Bocchino lancia la sfida a Cicchitto e si candida a presidente gruppo Pdl.

Italo Bocchino ha annunciato che si candiderà alla presidenza del gruppo del Pdl della Camera sfidando Fabrizio Cicchitto "per dare la possibilità alla minoranza di contare le proprie forze" e "conseguentemente di rivendicare gli spazi corrispondenti al suo peso". Così ha scritto il dimissionario vicepresidente vicario dei deputati del Pdl, in una lettera al presidente Cicchitto. Secondo Bocchino il destino del presidente del gruppo è legato a quello del vicario e quindi le dimissioni dell'uno dovrebbero comportare anche le dimissioni dell'altro. Immediata è stata la replica di Cicchitto: "L'articolo 8 del regolamento del gruppo non lega affatto il destino del presidente e del vicepresidente vicario".
Bocchino ha chiesto anche un incontro al premier Silvio Berlusconi affinché "si possa dar vita ad un chiarimento politico che faciliti il difficile percorso che il gruppo dovrà fare". Nella lettera il deputato finiano ha domandato la convocazione di un'assemblea del gruppo al più presto per il rinnovo dei vertici. "Prima di convocare congiuntamente l'assemblea del gruppo - ha scritto Bocchino - ti prego di favorire un mio incontro con il presidente Berlusconi anche alla presenza del coordinatore Verdini affinché si possa dar vita ad un chiarimento politico che faciliti il difficile percorso che il gruppo dovrà fare". "Se per davvero l'onorevole Bocchino, vice capogruppo dimissionario del Pdl alla Camera, intende candidarsi a presidente dello stesso gruppo 'per consentire alla minoranza di esercitare il suo ruolo', allora lo farò anch'io" ha dichiarato Roberto Menia, sottosegretario di Stato all'Ambiente ed esponente finiano. "Non so quale consenso egli pensi di avere - ha proseguito Menia - ma non ha certo il mio né quello di molti che con lealtà seguono Fini e con altrettanta lealtà sostengono il governo Berlusconi e non si prestano al gioco delle tre carte".

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