Silvio Berlusconi, infatti, considera la proposta di Fini di dimettersi, una provocazione, soprattutto perché preceduta da un intervento che segnava di fatto il de profundis del berlusconismo. Tanto che, sfogandosi ad Arcore, il premier avrebbe rilevato i rischi di una crisi. Di più, messa in quei termini sarebbe "come mettermi davanti a un plotone di esecuzione", un plotone a suo dire composto da avversari politici e magistrati.
E d'altra parte i falchi Fli spingono per ottenere risposte dal premier entro due giorni, pena il passo formale del ritiro della delegazione e dello scenario più traumatico per il governo, il precipizio della crisi. Spinte contrapposte, insomma, in un clima di sospetti e di confusione fra e dentro le forze della maggioranza.
martedì 9 novembre 2010
Silvio non mollare!
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martedì, novembre 09, 2010
Pubblicato da
Gabriele Bandioli
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