mercoledì 19 marzo 2008

Elezioni Politiche 2008 - settima e ultima parte -

Elezioni politiche del 2008
FAQ sulla legge elettorale italiana vigente

19) Se voto per una lista non coalizzata al Senato (per esempio l’UDC o La Destra) e questa lista nella mia regione non raggiunge l’8% che fine fa il mio voto? Si “recupera” in qualche modo?
No, non si recupera. Non ci sono più i sistemi di “resti” della legge elettorale precedente; la legge del 2005 prevede il “riparto dei seggi esclusivamente su base regionale”, quindi i voti andati persi in una Regione non possono essere recuperati in un’altra Regione. Il voto dato a una lista non coalizzata che nella mia Regione non raggiunge l’8% va totalmente sprecato. È come se avessi votato scheda bianca o scheda nulla (salvo il fatto – ma è una scarsa consolazione, anzi la beffa aggiunta al danno – che il mio voto contribuisce a determinare il totale dei voti validi regionali su cui, precisamente, si calcolano l’8% e le altre soglie di sbarramento).

20) Se voto per una lista coalizzata che al Senato non raggiunge il 3% nella mia Regione - per esempio, voto per la Lega Nord e questa, nella mia Regione, non raggiunge il 3% - il mio voto va ugualmente sprecato?
No. Perché in ogni caso è un voto per la coalizione, e contribuisce eventualmente a far vincere la coalizione e certamente a determinare il numero dei suoi seggi regionali. C’è poi un meccanismo di recupero che potrebbe consentire a liste coalizzate di ottenere seggi anche se non raggiungono il 3%.

21) Ha senso dire, per esempio, “mi auguro una vittoria nazionale della coalizione Berlusconi, ma al Senato in Lombardia non voto per una lista della coalizione Berlusconi ma per una lista non coalizzata che mi è simpatica – La Destra o l’UDC – perché tanto in Lombardia i sondaggi danno alla coalizione Berlusconi una tale maggioranza da farmi concludere che vincerà comunque, anche senza il mio voto”?
Potrebbe avere un senso se si votasse per elezioni regionali. Ma qui non bisogna dimenticare che si tratta di elezioni politiche nazionali e che l’obiettivo non è “avere più senatori in Lombardia” ma “avere più senatori in Senato a Roma”. Dunque c’è una grande differenza se la coalizione Berlusconi in Lombardia, nell’ipotesi che vinca, vince con il 54,9%, con il 59% o con il 65%. Perché, se prende il 54.9%, porta a Roma il 55% dei senatori eletti in Lombardia. Ma se prende il 59% o il 65% prende più senatori in Lombardia, cioè più del 55% dei senatori eletti in Lombardia. Nella pratica due o tre senatori in più che, come si è visto nella precedente legislatura, nel conto nazionale in Senato a Roma possono fare la differenza.

Fine settima e ultima parte.

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