lunedì 18 gennaio 2010

Grande Carlo! Siamo tutti con te.

LA POLITICA CHE NON MI PIACE.

In queste settimane, a Mantova in particolare, è in scena una commedia che io titolo: “La politica che non mi piace”.
Tutti contro tutti, personalismi incomprensibili, sovraesposizione mediatica per dire solo... ci sono.
In particolare sembra appassionare il dibattito tra il PdL, o meglio il sottoscritto e la Lega Nord.
Gli esponenti provinciali di questo partito, in rotta di collisione con il Sindaco di Castiglione delle Stiviere (secondo centro mantovano) hanno chiesto elezioni anticipate nella città aloisiana come condizione indispensabile per sedersi al tavolo delle trattative per la città di Mantova.
Io non so come possa essere intesa la proposta, se non come un ricatto.
Al quale, personalmente, ho dato parere negativo.
Con quale argomento i consiglieri comunali si sarebbero ripresentati alle elezioni? Quali colpe avrebbero potuto imputare al sindaco se tutti i provvedimenti sono stati approvati all’unanimità?
Come avrebbero inteso i cittadini castiglionesi la richiesta dei viadanesi Bottari e Fava di mandare l’amministrazione a carte quarantotto?
Insulti personali, anche in pubblica piazza sono, poi, stati, il corollario di un’azione che doveva trovare altre strade, altri metodi e modi.
Si vuole spettacolarizzare tutto, nella convinzione che il consenso che ne può derivare sia moltiplicato.
E parallelamente, quali sono le idee per Mantova? A qualcuno interessano?
Temo di no.

Allora nel ribadire che la Lega Nord è il naturale alleato del PdL anche a Mantova, provincia nella quale in tanti comuni va in onda positivamente l’alleanza, con convinzione e con l’appoggio di tanta parte della classe dirigente e della militanza di partito, dico che non esiste a nessuna latitudine della politica italiana che nelle trattative per costruire il governo di una città, si chieda in cambio la caduta di un’altro in altra città.
Abbiamo dato la disponibilità più ampia di discutere in modo franco e approfondito la situazione amministrativa a Castiglione, fino ad impegnarci per una verifica seria, ed ad apporre eventuali rimedi nel caso che qualcosa non avesse funzionato a dovere.
La risposta è stata negativa.

Tutto questo mi spiace. Molto.
Ma credo che sarebbe stato un grave errore politico assecondare una proposta del genere.
Il rispetto per gli elettori, per i cittadini deve essere massimo. Barattare tra loro destini di città così importanti avrebbe significato ignorare completamente la sovranità del mandato elettorale affidato ai consiglieri comunali. Avrebbe avviato un precedente pericolosissimo.
E se, poi, da un singolo caso fossimo arrivati ad un metodo generalizzato?
Per parlare di un comune bisogna abbatterne un’altro altrimenti non se ne fa nulla!
Abbiamo fatto anni a lamentarci che le decisioni importanti a volte ci vengono calate dall’altro, senza discussioni e confronto, e poi alla prima occasione si vorrebbe che ci comportassimo nello stesso modo, o anche peggio.

No. E’ una cosa che non mi interessa.
Rilanciamo un nuovo modo di fare politica. Un modo che metta al centro il cittadino ed i suoi bisogni, che usi i metodi di quella “maggioranza silenziosa”, che rappresenta la gran parte del nostro elettorato, concreta, del “fare” ed abbandoniamo la strada che scimmiotta il peggio del vecchio.
Il PdL è nato per questo.
Noi non possiamo tradire.

Carlo


dr. Carlo Maccari
Consigliere Regionale Segretario dell'Ufficio di Presidenza
Gruppo PdL
VIII Legislatura
http://www.carlomaccari.it/

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