martedì 19 aprile 2011

Frena la corsa del petrolio, timori sulla domanda e sulla ripresa.



L'Arabia Saudita taglia la produzione per "un eccesso di offerta sul mercato". Secondo gli analisti ci sono segnali di rallentamento dell'economia mondiale.


Sulle sorti della ripresa economica globale si stanno addensando delle nubi. L’outlook negativo di Standard & Poors’ sulla tenuta dei conti pubblici Usa ha contribuito ad alimentare il pessimismo.
A ciò si aggiungono i timori sulla tenuta della domanda di greggio, segno inequivocabile di un rallentamento della produzione industriale. Ieri, infatti, l’Arabia Saudita ha deciso di ridurre la produzione di petrolio. Un fatto che normalmente farebbe impennare le quotazioni, invece ieri i Wti per consegna a maggio ha chiuso a 107,12 dollari al barile (- 2,3%), il Brent per giugno a 121,61 (-1,5%).


L’Agenzia internazionale per l’energia (Aie) ha affermato che i consumi negli Usa e in Cina stanno mostrando qualche cedimento in reazione alla salita dei prezzi e dopo che la banca d’investimento Goldman Sachs – da sempre rialzista sul petrolio – sta consigliando ai suoi clienti di posizionarsi sulla vendita.

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