mercoledì 15 luglio 2009

God save Silvio

Scandalizza i benpensanti, fa vendere i tabloid, scalda il popolo. La stampa scopre “l’effetto Diana” in politica
di Richard Newbury

Si dice che una foto della principessa Diana in copertina faccia vendere ai giornali il 30 per cento in più. Berlusconi non deve lamentarsi per le 7 righe appena del briefing americano per la stampa al G8, perché tutti quanti già sanno chi è il Cavaliere, e pare che faccia vendere i giornali tanto quanto Lady D: una circostanza che sicuramente gli fa piacere tanto quanto una vittoria del Milan nella Champions League. Per i posteri la cattiva pubblicità non esiste. I soli politici italiani del Dopoguerra che vantano fama internazionale sono Craxi, Berlusconi e forse Andreotti, e non a caso: i motivi sono sia positivi che negativi. Berlusconi e le sue scappatelle senili contribuiscono, come le capriole della famiglia reale britannica, all’allegria delle nazioni, non da ultimo per lo stato di indignazione ipocrita a cui il primo ministro italiano riduce quei fari dell’opinione liberal che sono il Guardian e il New York Times.

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